martedì 25 marzo 2014

La Chiesuola, troppi dubbi sulla centrale biogas: "Fermate quel progetto" AVVIATA UNA RACCOLTA FIRME

I residenti contro la realizzazione dell'impianto a due passi da una scuola

Timori, prima di tutto. Che l’impianto non sia poi così innocuo come si vorrebbe far credere. E che possa arrecare disagi continui alla popolazione. Alla Chiesuola hanno scoperto quasi per caso i progetti avallati dall’amministrazione comunale. C’è una centrale biogas che da qui a poco verrà costruita in via della cava, in mezzo ai campi, in una zona a vocazione esclusivamente agricola, e comunque a poche centinaia di metri in linea d’aria da una scuola elementare e dell’infanzia. Domani sera i cittadini che si sono riuniti in comitato si troveranno di nuovo per fare il punto sulle iniziative da mettere in campo per cercare di far cambiare idea all’amministrazione comunale. Che pure ha potere limitato, quando si tratta di centrali come queste. Il progetto prevede un impianto di poco superiore ai trecento chilowatt. Per alimentarlo servono migliaia di tonnellate di materiale organico.
L'ACCUSA DEL COMITATO “Una centrale a biogas – sostengono i promotori del Comitato, che hanno anche aperto un profilo facebook - avvelena la terra, l’acqua e l’aria. Distrugge il patrimonio agricolo dei territori e mette in pericolo la salute dei cittadini. In più è un investimento-truffa, interessante solo per gli speculatori che approfittano degli incentivi, e non produce occupazione”.
I VINCOLI NORMATIVI PER LA PRODUZIONE Il punto è che anche la legge non è particolarmente chiara sulle istruzioni da seguire una volta accesi gli impianti. Per esempio perché vincola i gestori dell’impianto a utilizzare gli scarti delle produzioni di mais e simili solo in percentuale, dando la possibilità poi di utilizzare anche molto altro, come fanghi e carcasse animali. “ma quando la produzione è in atto, con l’andirivieni di camion, chi è che controlla cosa finisce dentro i bruciatori? Il timore è che anche in questo caso, come purtroppo già accaduto in altri settori, si possa correre il rischio che l’impianto diventi un posto dove bruciare di tutto, anche quello che andrebbe smaltito con grande cautela”. http://www.corrieredilatina.it/news/borghi-e-quartieri/4642/Chiesuola--troppi-dubbi-sulla-centrale.html

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