Al Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi
Alle redazioni stampa
A tutti i cittadini
Signor Sindaco,
Abbiamo letto il suo comunicato stampa pubblicato dopo l'incontro sull'emergenza rifiuti venutasi a creare negli ultimi giorni, provando un brivido d'indignazione nelle vene.
L'abbiamo incontrata più volte per parlare delle due discariche di Borgo Montello e del forte disagio di chi ha dovuto subire due decenni di violazione sistematica del diritto alla salute, sempre denunciato - con comunicati, esposti, fax, email - alle amministrazioni e autorità competenti, chiedendo interventi risolutivi mai arrivati.
Nell'ultimo incontro - oltre a mostrare apprezzamento per l'impegno per il progetto della "variante" che con tempi presumibilmente lunghi dovrebbe favorire anche i cittadini - le abbiamo chiesto un'ulteriore e importante atto di responsabilità a tutela della salute e della dignità, che con le temperature estive sono maggiormente messe a repentaglio, soprattutto per i bambini ed anziani. Nulla è accaduto, la sua amministrazione non ha realizzato nemmeno una disinfestazione dell'area, letteralmente invasa da insetti e animali attirati dalla monnezza portata quotidianamente a pochi metri dalle nostre case.
Nel suo comunicato abbiamo letto tra l'altro: "Le proposte che abbiamo avanzato ci appaiono semplici e di facile applicazione, ciò che consentirebbe di avere a portata di mano la soluzione per una emergenza che, sia chiaro, il Comune di Latina non ha provocato né voluto e di cui è la vittima principale. Ma sia altrettanto chiaro che noi come Comune siamo irremovibili su un punto: dobbiamo tutelare la nostra comunità, tutti i nostri cittadini".
Carissimo sindaco, se il comune, come dice Lei, è la "vittima principale" di questa emergenza "che non ha provocato né voluto", ci spieghi come bisogna definire quei cittadini che, nel bel mezzo di una vita sana e campagnola, si sono ritrovati per grazia ignota discariche ed invasi ammorbanti davanti le proprie abitazioni? Una di queste particolari opere porta anche la firma della sua amministrazione, visto che il comune di Latina è socio di un gestore di un invaso colmo di rifiuti ad appena 150 metri dalla vita umana... Come li chiamiamo "questi" suoi concittadini, signor Sindaco, "vittime secondarie"? O vittime del vecchio detto "a chi tocca nun s'engrugna"?
Lei sa che in un invaso di Borgo Montello si conferisce ancora "tal quale", violando le norme ambientali: secondo lei chi respira le emissioni che ogni giorno, ogni ora, ogni minuto salgono da queste buche?
Vorremmo ricordare che il comune da oltre 20 anni incassa un milionario "ristoro" per il disagio e la pesante servitù della discarica nel proprio territorio; ristoro finito sempre nelle casse comunali e mai andato a favore dei "servi" in prima linea; ristoro fatto di pelle umana, la nostra, e la morte di un territorio patrimonio di tutti.
Suvvia Sindaco, facciamo chiarezza sul peso delle parole, venga o venite da queste parti, fate un semplice appello, mettete una crocetta sugli assenti, guardate le nostre facce sfinite dall'indifferenza, guardate i vecchi ormai rassegnati alla "vostra" aria, guardate le faccette dei bimbi nati da poco a cui dosiamo i giochi, guardateci bene tutti: poi forse si proverà un minimo di imbarazzo nel pronunciare con superficialità le parole "vittima" e "dobbiamo tutelare la nostra comunità, tutti i nostri cittadini".
Con l'occasione inviamo gli auguri per serene vacanze.
Carla Piovesan
portavoce residenti via Monfalcone
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