martedì 6 agosto 2013

Hiroshima 68 anni dopo ricorda la bomba nel nome della pace

HIROSHIMA - Ogni anno il leggero suono di una campana ricorda al mondo una delle più grandi tragedie dell'umanità. 68 anni dopo, il giorno dell'anniversario della bomba atomica su Hiroshima sembra ritornare con la stessa carica di emozione e sconcerto. Il 6 Agosto del 1945 gli Stati Uniti sganciarono la prima bomba atomica della storia usata come strumento bellico sulla città giapponese uccidendo 100mila persone sul colpo, altrettante morirono nei mesi e negli anni successivi per le radiazioni.La città venne rasa al suolo.Ancora oggi le tremolanti immagini che mostrano la distruzione provocata dall'esplosione della bomba lasciano attoniti. Uno scenario di morte totale che si ripetè tre giorni dopo a Nagasaki. Una tragedia ricordata ogni anno in una commemorazione che si ripete, paziente, con gli stessi riti nella consapevolezza che solo la memoria può dare un senso alla ferita di Hiroshima, trasformata in monumento vivente alla pace universale. CONDIVIDI L'ARTICOLO http://www.ilmattino.it/primopiano/politica/hiroshima_68_anni_dopo_ricorda_bomba_nome_della_pace/notizie/312447.shtml martedì 6 agosto 2013 - 08:28 Ultimo aggiornamento: 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA Viviamo in una situazione critica in tutto il mondo, caratterizzata dalla povertà di vaste regioni, dal confronto tra culture, dalla violenza e dalla discriminazione che sono sempre più presenti nella vita quotidiana di grandi settori della popolazione. Esistono conflitti armati in numerosi punti, si sta manifestando una profonda crisi del sistema finanziario internazionale, ed a tutto questo si aggiunge la minaccia nucleare in aumento, la massima urgenza del momento attuale. È un momento di enorme complessità; agli interessi irresponsabili delle potenze nucleari ed alla pazzia di gruppi violenti che possono accedere a materiale nucleare di dimensioni ridotte, dobbiamo aggiungere il rischio di incidente, che potrebbe innescare un conflitto devastante. Non si tratta della somma di singole crisi: ci troviamo davanti al fallimento globale di un sistema la cui metodologia di azione è la violenza e il cui valore centrale è il denaro. L’unico modo per onorare la memoria di quelle vittime è impegnarci per far mettere al bando per sempre, ed in tutto il mondo, le armi nucleari Per evitare la catastrofe nucleare futura, dobbiamo superare la violenza oggi, chiedendo: • il disarmo nucleare a livello mondiale, • il ritiro immediato delle truppe di invasione dai territori occupati, • la riduzione progressiva e proporzionale delle armi convenzionali, • la firma di trattati di non aggressione tra paesi, e • la rinuncia dei governi a utilizzare le guerre come metodo di risoluzione dei conflitti. Reclamiamo il nostro diritto a vivere in pace e libertà. Non si vive in libertà quando si vive minacciati. http://www.pressenza.com/it/2013/08/6-agosto-1945-6-agosto-2013-per-non-dimenticare-hiroshima-e-nagasaki/

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