martedì 4 settembre 2012

Sabaudia la puzza dei pesci morti sul lago carcasse che galleggiano

Sabaudia e la puzza dei pesci morti:
sul lago carcasse che galleggiano


Il lago con i pesci morti
di Ebe Pierini
SABAUDIA - L’odore penetrante e nauseabondo ha pervaso la città. Impossibile girare per il centro di Sabaudia e non provare un certo disgusto per l’olezzo che proviene dal lago. Camminare nei pressi del bacino poi è praticamente impossibile se non ci si tura il naso.La pompa di Caterattino che consente il ricambio dell’acqua e l’ossigenazione del lago ieri mattina funzionava.

Lungo le sponde si ammassano però migliaia di piccoli pesci, granchi scuri e anche giovani anguille morti e in stato di decomposizione.

Per la gioia dei gabbiani che in questi giorni volano felici a pelo d’acqua. Tutti coloro che si trovano a transitare sul ponte Giovanni XXIII notano immediatamente che il lago ha assunto un colore giallognolo tendente al marrone.


Uno spettacolo davvero desolante. Una sorta di brodo opaco e torbido sul quale devono allenarsi, loro malgrado gli atleti di canoa e canottaggio appartenenti ai gruppi sportivi ubicati lungo le sponde del bacino.

Ieri il consigliere di Sabaudia Futura, Antonio Ciriello, ha scritto al sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, per chiedere se sussistono le condizioni igienico-sanitarie per consentire che continuino a svolgersi le attività sportive sul lago di Paola.

Insomma: la salute degli atleti è a rischio? Sulla questione è intervenuto anche Giorgio Libralato di "Pontinia Ecologia e Territorio" che ha scritto a tutte le autorità competenti per segnalare la gravità della situazione.

«Essendo un fenomeno che si ripete non si può parlare di casualità o di evento accidentale – si legge nella missiva - Va studiato e vanno prese le contromisure. Si chiede pertanto la copia delle analisi effettuate le scorso anno e negli altri episodi gravissimi come quello attualmente in atto nonché di conoscere quali iniziative saranno prese per evitare il ripetersi di questo fenomeno purtroppo prevedibile perché ripetitivo».

Lo scorso anno il fenomeno si verificò verso la fine di settembre e il lago fu ricoperto da spigole, orate e cefali morti in putrefazione. La speranza è che quest’anno non si verifichi una strage di prodotti ittici come lo scorso settembre.
Lunedì 03 Settembre 2012 - 20:21
Ultimo aggiornamento: 23:19

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