venerdì 7 settembre 2012

Lago di Paola ci sarà il risanamento dall'inquinamento?

Il Pd e Sabaudia Futura scrivono al sindaco Risanamento del lago, questione di competenze CON la moria di pesci dei giorni scorsi, seppur di entità minore rispetto allo scorso anno, si è riacceso il dibattito sulla questione risanamento del lago. Perchè i problemi sembrano essere due, ovvero l’anossia ma anche cinquant’anni di scarichi abusivi. Su questo intervengono con precise richieste al Sindaco sia i consiglieri del Partito Democratico Brugnola e Bianchi, con un’interrogazione, che il consigliere Ciriello con una lettera al Sindaco. In base al « D.lgs 530/92 - si legge nella nota del Pd - che stabilisce le norme sanitarie applicabili alla p r o d u z i o n e e c o mm e r ci a l iz z azione dei molluschi bivalvi vivi, occorre verificare con il Dipartimento Veterinario della Asl l’i do n e it à delle acque per l’attività di mitilicoltura. Occorre verificare anche l’inesistenza di rischi per tutti gli atleti che quotidianamente si allenano sul lago di Paola». Sulla scorta di questo il Pd chiede di «organizzare un sistema di governo delle chiuse del Canale Caterattino, di eliminare gli scarichi da parte di abitazioni od esercizi pubblici nel lago, di chiedere alla Asl Latina di confermare l’esistenza delle condizioni igieniche per la pratica degli sport remieri». Simile anche il ragionamento del consigliere Ciriello che scrive nella sua lettera al Sindaco «L’Avv. Bazuro sembrerebbe aver individuato delle responsabilità affermando che ‘Purtroppo, cinquant’anni di scarichi urbani non possono essere eliminati con le parole’. Dal tenore della nota della proprietà si evince la consapevolezza della stessa che il lago abbia urgente necessità di interventi di risanamento. Pertanto, mi rivolgo a Lei, nella qualità di massima Autorità Sanitaria del Comune di Sabaudia, affinchè verifichi: l’e ff e t t iva consistenza della moria di pesci; se si sia provveduto alla totale ed immediata rimozione e smaltimento del pesce morto; come sia possibile che in un bacino che la stessa proprietà definisce da risanare siano praticate coltivazioni di mitili e allevamento di pesci; quali siano le reali intenzioni della proprietà riguardo il risanamento che, a questo punto, viene ritenuto non più procrastinabile. Chiedo di conoscere anche: se è a conoscenza o ha partecipato agli incontri per ‘il trasferimento consensuale del Lago di Paola al patrimonio pubblico, attualmente in discussione tra gli attuali proprietari e le strutture competenti della Regione Lazio’; quale sia la posizione della maggioranza riguardo al soggetto che deve operare il risanamento appreso che l’Avv. Bazuro sostiene che tale risanamento debba essere fatto ‘tutti insieme’». G.S. Latina Oggi 7 settembre 2012

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