domenica 2 settembre 2012

Borgo Montello gli scavi che non convincono

Duro affondo del capogruppo Pd Giorgio De Marchis Quegli scavi sospetti «Se non c’è nulla, Cirilli spieghi il perché dell’allarmismo» «Alle dichiarazioni dei pentiti sui fusti tossici e agli studi dell’Arpa corrispondono solo vecchi copertoni. Qualcosa non torna» «NON ci sono fusti tossici né materiali inquinanti. E allora perché tutto questo clamore e questo allarmismo ». Il capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis, se da una parte tira un sospiro di sollievo per l’assenza di sostanze pericolose nella discarica S0, dall’altra chiede chiarezza al vicesindaco Fabrizio Cirilli «che in questi ultimi 10 anni ha creato un allarmismo senza precedenti relativo alle masse metalliche rimaste sul fondo della S0, rivelatesi essere, fortunatamente, solo reti metalliche, pneumatici e avanzi di calcestruzzo ». Messa da parte la soddisfazione, dunque, ecco arrivare la polemica politica. E la richiesta a Cirilli e al presidente del Consiglio comunale Nicola Calandrini di effettuare un sopralluogo alla discarica per verificare la situazione. «Sulla base di quanto sta emergendo - afferma De Marchis - o meglio di quanto Cirilli ci sta comunicando, la situazione sarebbe completamente sotto controllo, anzi si sarebbe trattato di un abnorme falso allarme visto che ci troviamo davanti a copertoni e ad altre masse metalliche del tutto innocue. È dunque lecito chiedersi perché Cirilli abbia costruito l’enorme allarmismo in questi anni in merito alla discarica e alla presenza dei fusti tossici. Molto probabilmente si è trattato di mera speculazione politica per raccogliere un facile consenso elettorale. Una vera e propria bufala, quindi - accusa il capogruppo del Pd - costruita ad arte da Cirilli che oggi viene smentito dalle stesse analisi che lui ha voluto ». Scavi che sono costati parecchie centinaia di migliaia di euro. Ma non c’è solo questo aspetto a insospettire De Marchis. Che infatti dà un’altra lettura dell’intera vicenda. «Siamo convinti che l’atteggiamen - to del Comune, sia in fase di assegnazione dei lavori di scavo - con i tantissimi rinvii delle procedure - che nella fase attuale, sia estremamente debole e consenziente e non miri alla ricerca della verità ma si limiti a registrare quanto sta emergendo senza ulteriori approfondimenti. Alla luce di questo - prosegue De Marchis - le dichiarazioni di Cirilli sono ancora più preoccupanti e ci sembra che tutta l’operazione sia l’esatto opposto della trasparenza tanto invocata nei tavoli. Non ci vogliamo iscrivere nella lista dei professionisti dell’a n ti m a fi a , tuttavia non ci convince il fa t t o c h e a g l i s t u d i dell’Enea, dell’Arpa e alle dichiarazioni dei pentiti sui fusti tossici corrisponda soltanto un semplice ammasso di copertoni: per questo pensiamo che sia doveroso nei confronti dei cittadini che tutto il Consiglio comunale e non solo l’asse ssore all’ambiente metta in campo un’azione di verifica di quanto sta succedendo nella discarica S0 e lo faccia per garantire le necessaria trasparenza che l’amministra - zione non è riuscita ad assicurare ». Tonj Ortoleva Latina Oggi 2 settembre 2012 scavi Borgo Montello necessario sopralluogo commissione trasparenza comune Latina La richiesta avanzata al presidente del Consiglio comunale Necessario un sopralluogo HO chiesto al presidente della commissione trasparenza Omar Sarubbo e al presidente del consiglio comunale Nicola Calandrini di attivare tutte le forme istituzionali che riterranno opportune affinché nei prossimi giorni, e comunque prima della fine degli scavi, i consiglieri comunali abbiano la possibilità di verificare direttamente sul sito lo stato dei lavori e le ipotesi progettuali degli scavi». Il capogruppo del Partito democratico Giorgio De Marchis vuole andare a fondo, con ogni mezzo possibile, a questa vicenda. «Un impegno nei confronti dei cittadini di Latina un dovere nei confronti degli abitanti do Borgo Bainsizza e Borgo Montello », conclude il consigliere del Pd. L’assessore all’Ambiente e vicesindaco Fabrizio Cirilli aveva detto nei giorni scorsi: «Il tavolo della trasparenza si riunirà il prossimo 20 settembre. Sarà la prima data utile per consentire a tutti i componenti del tavolo, ovvero di Arpa Lazio, Provincia e Istituto Nazionale di Vulcanologia, di essere presenti e fare il punto della situazione sui lavori. Per quanto riguarda l’esito di questa seconda fase degli scavi, così come avvenuto per la prima, tiriamo tutti un sospiro di sollievo sapendo che anche questa volta le anomalie magnetometriche non erano riconducibile alla presenza di fusti ma di altro materiale ferroso. Ci auguriamo che avvenga altrettanto anche per la terza ed ultima fase degli scavi». Latina Oggi 2 settembre 2012

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