sabato 8 settembre 2012

1.a parte storia del Lago dei Gricilli di Pontinia

Dopo gli articoli dell’aprile 2011 tornano di attualità i Laghi del Vescovo o Gricilli, con le varie sorgenti tra le quali la più famosa è Fontana di Muro. Sono infatti in corso lavori di miglioramento e recupero per un importo di circa 300 mila €. Per adesso si vedono staccionate in legno e un gazebo in legno nell’area della sorgente. L’area dei Gricilli è stata oggetto di manifestazioni e di battaglie legali e amministrative tra i privati possessori e le associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF, Kronos 1991) affiancate dai Verdi. Si sono celebrati anche alcuni processi alla fine i vincitori sono i privati che tutt’ora detengono l’area. Ripercorriamone parte della lunga storia. Secondo la Regione Lazio (che scrive al privato possessore il 17.9.90) il 21.10.78 l’Opera Nazionale Combattenti (alla quale è succeduta la Regione Lazio) ha concesso dal 15.11.78 al 14.11.82 “l’appezzamento di terreno” per “lo sfalcio delle erbe spontanee cresciute su di esso”. Scrive sempre la Regione “la SV (il privato n.d.r.) non ha ottemperato all’obbligo contrattuale di rilasciare l’immobile, utilizzando lo stesso senza titolo e per uso diverso da quello indicato nell’originaria concessione” … “invita la SV al rilascio immediato del terreno… e la diffida dall’astenersi da qualsiasi attività speculativa ovvero dello sfruttamento dei due laghetti siti nel terreno”. Nella seduta del consiglio regionale del 14/11/90, premesso che i Laghi del Vescovo sono 13 ha di grande rilievo idrogeologico e utilità per lo studio della microfauna, l’importanza della zona non è economica, ma ambientale, si rileva che l’uso del possessore “l’ha recintata, allevandovi anatre ed inquinando tutto. Ha eretto un bar senza autorizzazione e la gente non può utilizzare i Laghi”. Il possessore “ha intubato l’acqua, e la vende nel suo ristorante. Si richiede di assegnare la zona all’università o alle associazioni ambientaliste”. Con le importanti premesse si approva all’unanimità la mozione che impegna il consiglio regionale a “includere nel sistema regionale dei parchi l’area dei Laghi del Vescovo per una loro valorizzazione attraverso l’istituzione di monumento naturale”. Il 1.3.90 i verdi e gli ambientalisti in un esposto denuncia chiedevano di sapere se l’asportazione delle cannucce fossilizzate dal fondo degli stessi laghi, insieme alle attività commerciali costituissero reato. Si denunciava inoltre la demolizione del ponte sul fosso retrostante i laghi per impedire il passaggio degli utenti (se non passando su altro terreno del possessore). In precedenza nel 1972 c’era stata una denuncia per inquinamento del Lago di San Carlo. In seguito all’esondazione delle acque dei laghi e della vasca di espansione che allegherà tutti i terreni circostanti, per il crollo delle rive dei laghi con sub sidenza avvenuto il 17/4/91, delle sponde dovute, sembra proprio al taglio della vegetazione circostante i laghi e i corsi d’acqua e ai percorsi pedonali e stradali il comune di Pontinia emette l’ordinanza il 3/5/91 che vieta l’accesso all’area lacustre per il pericolo della pubblica incolumità. Di questo fenomeno se ne occupa Radio 1 e il TG regionale di Rai 3. Secondo il Consorzio della Bonifica il cedimento di una tratta di circa 10 metri dell’arginatura pensile. Tale fenomeno sempre secondo il Consorzio si ripete con cadenza semestrale con costosi oneri a carico dello stesso ente consortile. Il settimanale di Latina 1 settembre 2012

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