mercoledì 2 maggio 2012
problema rifiuti a Latina e provincia, domani incontro in regione
Organismo previsto dalla legge ma ancora non operativo
Aspettando le scelte dell’Ato
L’intervento d’autorità della Regione
arriva sulla base dei compiti
attribuiti da una legge agli Ato
(Ambito territoriale ottimale) in
cui è stato suddiviso il Lazio e che
coincidono quasi totalmente con le
province. In realtà gli Ato dei
rifiuti, pur essendo ampiamente
citati nel piano regionale approvato
in aula a gennaio scorso, non
sono ancora pienamente esecutivi
e non hanno avuto fino a questo
momento alcun ruolo in tutte le
tappe, complicate, che hanno contraddistinto
l’ultima fase di gestione
dei rifiuti. Per esempio non è
l’Ato ma la Provincia di Latina,
che avrebbe un ruolo di coordinamento
come per le risorse idriche,
ad aver impugnato e quindi bloccato
l’iter per la realizzazione del
secondo impianto di trattamento
previsto nel progetto di EcoAmbiente;
ed è sempre la Provincia
che si è assunta l’onere di convocare
tutti i sindaci dopo che la Regione
all’inizio del mese ha detto
categoricamente che non avrebbe
mai più rinnovato l’autorizzazione
al conferimento dei rifiuti non pre
trattati nelle discariche di EcoAmbiente
e Indeco. Dunque l’Ambito
ottimale e l’autorità che dovrebbe
sovrintenderlo sono dei soggetti
astratti e in questa fase nessuno sta
controllando cosa succede nel ciclo
dei rifiuti non differenziati che
provengono dai Comuni della provincia.
Ai quali la Regione Lazio
ha intimato di effettuare il pre
trattamento e di organizzarsi in
qualche modo, tramite l’impianto
che funziona ad Aprilia o altri
simili vicini. I sindaci stanno affrontando
da soli un cambiamento
nello staccaggio che potrebbe essere
definito epocale perché riduce di
quasi un terzo ciò che arriverà in
discarica. Anche se questo traguardo
è ancora molto lontano e pieno di ostacoli.
Tra due giorni l’incontro in Regione con i gestori delle discariche di Borgo Montello
Il Comune cambia rotta
Richiesta formale all’impianto che effettua il pre trattamento
NESSUNO aveva ipotizzato
che nel giro di un paio di
settimane lo scenario del
conferimento dei rifiuti della
provincia di Latina potesse
arrivare così vicino ad
un cambiamento radicale.
Da ieri mattina è così. Il
Comune, dietro intimazione
della Regione Lazio, ha
chiesto alla società che gestisce
l’unico impianto di
pre trattamento dei rifiuti
sul territorio dell’Ato la disponibilità
al conferimento,
nonché la capacità residua e
la tariffa per lo stoccaggio.
Dunque nel giro di qualche
giorno i rifiuti del Comune
di Latina potrebbero passare
nell’impianto di Rida
Ambiente di Aprilia prima
di approdare nella discarica
di Montello, quella gestita
da EcoAmbiente. E la stessa
cosa potrebbero fare altre
città fino ad esaurimento
della capacità dell’impian -
to autorizzato, il quale, come
è già noto,
c o m u n q u e
non ha capienza
per pre
trattare tutti i
rifiuti indifferenziati
prodotti
in provincia
e che
ogni anno son
o p a r i a
330mila tonnellate
circa.
Per completare
il ciclo ci
vorrebbe un
altro impianto,
per cui esiste
già un prog
e t t o ( d i
Ecoambiente,
ossia la società
che gestisce
una delle
due discariche
di Montello) ma è in
ritardo sui tempi di realizzazione
a causa dell’azione
legale promossa dall’am -
ministrazione provinciale
di Latina. Una situazione
che ha portato tutta la provincia
vicinissima al collasso,
poiché dal 6 aprile ad
oggi lo stoccaggio dei rifiuti
indifferenziati a Borgo
Montello avviene senza autorizzazione
della Regione
Lazio. La quale ha chiarito
che non intende rinnovarla
p o i c h é l e d i r e t t ive
dell’Unione Europea impongono
un pre trattamento
dei rifiuti, pertanto questo
passaggio è necessario e va
fatto nell’impianto di Aprilia
e, per l’esubero, presso
gli altri esistenti nelle vicine
province di Roma e Frosinone.
Ecco perché il Comune
di Latina, che è quello
con il quantitativo di
rifiuti più elevato di tutti, è
stato il primo a preoccuparsi
di trovare «posto» presso
l’impianto Rida. Anche
perché giovedì mattina sia i
gestori delle due discariche
di Montello che la Provincia
e il Comune di Latina
sono convocati per una riunione
presso la stessa Regione
e in quella sede ciascuno
dovrà chiarire cosa
succederà ai rifiuti nelle
prossime settimane. Il difficile
percorso in atto serve
anche ad evitare una possibile
emergenza poiché il
primo controllo utile presso
le discariche può portare al
sequestro per mancanza di
autorizzazione. Ed il motivo
per il quale tutto il carteggio
in essere tra enti
viene inviato per conoscenza
alla Procura e alla Prefettura
di Latina.
G. D. M.
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5de0befcb/pag05latina.pdf
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