sabato 26 maggio 2012

rifiuti provincia Latina: le contraddizioni di Cusani

«Il ciclo delle acque è un modello nazionale». Ma in negativo Le contraddizioni Una serie di citazioni del presidente non reggono, ecco perché NEL corso della conferenza stampa il presidente Cusani ha anche fatto una serie di affermazioni afferenti la politica e il ciclo delle acque, oltre che i rifiuti. E di queste, gran parte non corrisponde ai fatti né alle scelte operate dalla Provincia medesima negli ultimi anni. Proviamo a farne un elenco di sicuro incompleto. «... il ciclo delle acque e la sua gestione in provincia di Latina costituiscono un modello...» La gestione del servizio idrico della provincia di Latina ha dato vita ad un dibattito ampio e asperrimo dal quale si è dipanato il referendum del 2011 sul ritorno alla gestione pubblica dopo il «pessimo» esempio privatistico dell’Ato di Latina. «... il piano regionale dei rifiuti è illegittimo anche perché consente di creare discariche di rifiuti non pericolosi in aree incluse in Natura 2000, tipo le zps...» Contro la istituzione delle zps (zone a protezione speciale) l’amministra - zione provinciale di Latina ha presentato ricorso chiedendone l’abolizione; invocarle adesso in funzione del ricorso contro il piano rifiuti è perlomeno curioso. «...in questi anni è stato detto che la Provincia di Latina vuole un termovalorizzatore, chi lo ha detto e scritto ha detto una cosa falsa...» Ancora in queste ore l’amministra - zione provinciale di Latina, nel proporre il ricorso, vuole dare esecutività al suo piano dei rifiuti che prevede, appunto, un impianto di trattamento di nuova tecnologia pur in previsione di una riduzione pari a zero del rifiuto. Tutte le alternative, ossia la costruzione degli impianti di trattamento meccanico biologico sono state bloccate da ricorsi dell’amministrazione provinciale. «.... gli impianti di trattamento devono essere di prossimità, ossia il più vicino possibile al luogo di produzione dei rifiuti; lo dice l’Unione Europea e in questo piano è un parametro che non viene rispettato...» Tutti i Comuni del sud pontino (tranne Formia) sono inseriti dal piano regionale nell’ambito che conferisce i rifiuti nell’impianto esistente di San Vittore del Lazio (Frosinone) che dista dall’area del sud pontino tra i 20 e i 25 chilometri (la discarica di Montello ne dista 90 ed è quella l’area di un possibile altro impianto, pur più moderno). «... In un piano regionale fatto bene, con un impianto adeguato chi ha detto che non vogliamo accogliere anche i rifiuti di Roma o delle altre Regioni? Potrebbe essere addirittura un indotto economico...» E’ questa la prova migliore che (forse) un altro impianto di valorizzazione non serve; non ci sarebbero rifiuti a sufficienza in provincia di Latina per alimentarlo. E’ esattamente ciò che succede già a San Vittore del Lazio: il termovalorizzatore brucia al di sotto della sua potenza perché non ha materiale e potrebbe accogliere altri rifiuti, compresi quelli di Latina. «... questo ricorso non è un atto contro la presidente Polverini, so che domani si dirà : ‘Cusani contro Po l ve r i n i ’, non è questo; il nostro è un atto dovuto...» Il presidente della Provincia di Latina e il Governatore del Lazio non presenziano cerimonie comuni da oltre un anno e nessuna decisione della Regione viene giudicata positivamente in via Costa, dai fondi per il sociale, ai piani turistici, ai vincoli per i parchi. Il ricorso inerente la gestione dei rifiuti in effetti è solo un dettaglio. G. D. M. http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5de0bedcc/pag03latina.pdf

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