giovedì 24 maggio 2012

rifiuti, per evitare un altro caso acqualatina secessione di Aprilia e altri comuni

Il progetto piace anche a Nettuno, Cisterna, Lanuvio e Sermoneta che prendono tempo Rifiuti, firmata la secessione Aprilia, Anzio, Ardea e Cori siglano la richiesta per formare un sub-ambito LE AMMINISTRAZIONI c omunali «ribelli» fanno sul serio e mettono nero su bianco la loro idea di secessione in nome dei rifiuti. Dopo gli incontri preliminari degli scorsi giorni ieri mattina è arrivato il primo documento ufficiale, la prima intesa sul progetto di sub ambito da inviare alla Regione Lazio. Oltre al Comune di Aprilia il testo è stato sottoscritto dall'amministrazione di Anzio, da quella di Ardea e dal Comune di Cori. Presto inoltre arriveranno anche le adesioni del Comune di Nettuno e di quello di Cisterna con Sermoneta e Lanuvio alla finestra per una prossima entrata nel consorzio. I Comuni ufficialmente chiedono alla Regione il permesso di staccarsi dalle gestioni provinciali e di costituire per quanto riguarda i rifiuti un proprio ambito territoriale ottimale. Una struttura piu snella ed efficiente che, a detta dei promotori, sarà in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti in maniera autonoma ignorando completamente o quasi i conferimenti in discarica. In caso di risposta affermativa da parte della Regione si costituirebbe un ambito territoriale di sei o sette Comuni che andrebbero a gestire non solo l’intero servizio di raccolta e avvio allo smaltimento dei rifiuti ma anche il business che si nasconde dietro un’operazione di questo tipo. Nel documento firmato ieri mattina i sindaci «secessionisti» hanno inserito l’elenco delle potenzialità del territorio e le aziende private e pubbliche che permetteranno di chiudere autonomamente il ciclo dei rifiuti. Ovvio che su questo piano il Comune di Aprilia gioca la parte del leone. La Progetto ambiente, l’azienda a totale capitale pubblico di via delle Valli, rappresenta l’elemento cardine da cui partire. La società possiede un’autorizzazione regionale al trattamento dei rifiuti pari a 28 mila tonnellate all’anno. Al momento solo tremila tonnellate di rifiuti prodotti dagli apriliani vengono adeguatamente trattate all’interno dell’impianto di via delle Valli, e ipotizzando che tutta la città fosse servita dal porta a porta la quota totale non supererebbe le ottomila tonnellate annue. In questo modo resterebbe la possibilità di lavorare altre 20 mila tonnellate di rifiuti da differenziare che potrebbero arrivare dalle altre città consorziate con il Comune di Aprilia. Senza contare l’Ecocentro di via Portogallo e le altre aziende private che operano sul territorio. Marco Di Luciano http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5de0bedce/pag21aprilia.pdf

Nessun commento: