venerdì 25 maggio 2012
discarica a Villa Adriana la minaccia di sanzioni della comunità europea
RIFIUTI La minaccia
della mega-multa Ue
È da decenni l'ancora di salvataggio di Roma e delle amministrazioni
di ogni colore. Malagrotta è la discarica
dell'avvocato Manlio Cerroni dove ogni giorno arrivano i
rifiuti della Capitale. Il sito ha esaurito le sue volumetrie, è
da anni in proroga, l'ultima è arrivata nel dicembre scorso,
firmata dal prefetto commissario Giuseppe Pecoraro nonostante
le promesse di chiusura della governatrice Renata
Polverini. A Roma, una parte dei rifiuti finisce nella discarica
di Malagrotta senza subire alcun trattamento, il 35%
(l'80% nel 2010) di quelli prodotti nella capitale, circa 2
mila tonnellate. Per questo
l'Italia ha subito una procedura
di infrazione e rischia
una mega multa dell'Ue. A
Roma, la raccolta differenziata,
secondo gli ultimi dati
di gennaio, è ferma intorno
al 25%, stessa cifra registrata
a Napoli. La legge prevede il
raggiungimento del 65% di
differenziata entro quest'anno.
Il sistema manca di
impianti intermedi e finali si
punta tutto su bruciatori e
buche, l'Europa chiede il
contrario. La frazione umida (scarti alimentari) raccolta a
Roma viene trattata nel sito di Maccarese dell'Ama, la spa
del comune che raccoglie i rifiuti. Ma l'impianto è, da anni,
in attesa di ampliamento e così l'umido in eccesso viene
portato fuori regione con aggravio di costo per l'azienda.
L'Ama è indebitata con le banche ed è uscita dalla gestione
di Franco Panzironi, ex amministratore delegato, fedelissimo
di Gianni Alemanno, indagato per falso ed abuso d'ufficio
nell'inchiesta della Procura di Roma ribattezzata partentopoli.
Napoli, pur tra mille criticità, ha iniziato la differenziata
porta a porta nel quartiere di Scampia raggiungendo
la cifra record del 73%; Roma, invece, sogna una
nuova fossa per continuare a dormire sonni tranquilli.
Nello Trocchia
Il Fatto quotidiano 24 maggio 2012
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