giovedì 24 maggio 2012

servizio pubblico questa sera da Santoro: Orlando, Ingroia, Scarpinato, Maggiani Chelli

“Dovrebbero magari nominare Berlusconi ministro della televisione“. Michele Santoro, un posticino all’ex Premier, l’aveva trovato, peccato che, il Cavaliere, stia già meditando un ritorno in grande stile (d’altronde, anche alle cene di Arcore, di stile ce n’è sempre stato parecchio) sulla scena politica, alla guida di una coalizione di “moderati” (così ama appellare i suoi elettori, che, in realtà, tutto sembrano, fuorché moderati), che gli consenta di portare a compimento l’ambizioso progetto politico che medita da ormai 3 lustri. Dopo la “scomparsa” del Pdl, avvenuta per mano dei cittadini (e non dei magistrati o della stampa ‘comunista‘) alle ultime elezioni amministrative, Silvio Berlusconi pensa ad un “Ppe italiano“, ovvero “una formazione, una federazione per l’Italia in cui si raccolgano tutti gli italiani che non si riconoscono nella sinistra“. Ma, per dirla con Maurizio Crozza, “non è che la prugna, se la chiami pera, non ti fa più cagare“, dunque, occorre mettere sul tavolo nuove idee, mandare avanti nuove facce: chi? Silvio azzarda un’ipotesi: “Scendere in campo? Questo me lo domando anche io“. In attesa del ritorno del Cainano (roba da indurre Moretti q sceneggiare il sequel del memorabile Caimano), Angelino Alfano ne mantiene vivo il ricordo propinandoci le fantasiose giustificazioni che, prima di lui, l’immarcescibile Presidente amava forgiare per ogni evenienza. A proposito della sconfitta alle amministrative, Angelino ritiene che si tratti di “un tentativo chiaro di delegittimare il Pdl e di farlo apparire come un partito che non c’è. Noi invece ci siamo”, null’altro che ”un’operazione di ricostruzione mediatica”, un tentativo di ”avvelenamento di pozzi che non avrà assolutamente esito. Noi abbiamo subito una battuta d’arresto ma qualcuno cerca di spacciarla per scomparsa. Noi continueremo ad essere in campo. Certo non sta vivendo un momento felice nessun partito’‘. Ah, questi giornali di sinistra… Veniamo alla puntata di Servizio Pubblico in onda questa sera, dalle 21:05, sul circuito di tv locali e satellitari che ospita l’iniziativa. Se il programma concorrente, puntualmente sconfitto nella gara degli ascolti, Piazzapulita, ha deciso di sfoderare l’artiglieria pesante, invitando Mario Monti, Michele Santoro intende proseguire il suo percorso nell’attualità e nella memoria del paese nella puntata dal titolo “Vedo, sento, parlo“, dedicandosi al racconto delle stragi mafiose. Roberto Scarpinato ha scritto: Più trascorrono gli anni e più cresce il disagio. Il peso del rimosso, della parte della storia relegata nel fuori scena, è tale da stravolgere completamente la realtà, quella realtà che abbiamo vissuto e sofferto con Giovanni e Paolo e che racconta, diversamente da quanto si ripete nelle cerimonie ufficiali, che il male di mafia non è solo fuori di noi, è anche ‘tra noi’. A vent’anni da Capaci, quanti sono ancora gli interrogativi senza risposta? Quali misteri avvolgono la latitanza, e poi la cattura, del boss Bernardo Provenzano? Lo Stato è riuscito, come chiedeva Paolo Borsellino, “a darsi un’immagine credibile“? Ospiti di Michele Santoro: il procuratore aggiunto della Procura antimafia di Palermo Antonio Ingroia, il neosindaco di Palermo Leoluca Orlando, il procuratore generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta Roberto Scarpinato, Giovanna Maggiani Chelli dell’associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, il direttore di Calabria Ora Piero Sansonetti. Tra i servizi, una ricostruzione a fumetti degli ultimi anni di latitanza, fino alla cattura, di Bernardo Provenzano. Articolo scritto da Ernest Ev http://www.unduetre.com/2012/05/24/servizio-pubblico-%E2%80%93-puntata-del-24052012-%E2%80%93-video-e-anticipazioni-ingroia-orlando-e-scarpinato-a-ventanni-da-capaci/

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