la messa in sicurezza della via L. da Vinci dopo demolizione aiuole a Pontinia

La demolizione delle aiuole davanti all'Ares sulla Migliara 48 (che nel tratto del centro abitato diventa via Leonardo da Vinci) sta diventando il solito caso pontiniano avvitato su sé stesso. Leggendo le cronache relative è evidente che ci sono una serie di malintesi se non di errori. Difatti viene riportata addirittura una concessione dell'epoca che sembra autorizzasse la realizzazione delle aiuole. In tal caso oltre a non costituire abuso edilizio (che in ogni caso sarebbe l'aspetto minore anche se è quello che avrebbe dato la forza per demolire) chi ha progettato l'opera o almeno chi (all'interno dell'amministrazione comunale) l'ha approvato avrebbe dovuto verificare e prevedere. Sarebbe l'ennesimo errore grossolano più volte ripetuto (impianto antincendio nel museo e nel teatro, tanto per fare esempi dell'ultimo periodo, senza contare la mancata realizzazione di impianto di energia naturale e rinnovabile in tutti i fabbricati pubblici costruiti non applicando la normativa in materia) da parte del settore. Penso che l'interesse comune, la messa in sicurezza delle strade, la prevenzione degli incendi debba essere la priorità e prevalere anche sull'interesse privato. Allo stesso modo la riduzione del possesso e della proprietà privata, per le opere pubbliche, deve essere adeguatamente risarcita. Tutti gli enti pubblici, le istituzioni dovrebbero cooperare proprio per il bene comune con lo stesso obiettivo, per la sicurezza. E' per questi motivi che continuo a sostenere che le opere di messa in sicurezza della strada sulla via Leonardo da Vinci devono proseguire e riprendere prima possibile per completare l'opera, nel rispetto della legge, dei diritti e sostengo in tal senso l'operato del comune di Pontinia e del sindaco Eligio Tombolillo.