giovedì 29 marzo 2012

servizio pubblico da Santoro lo stato sociale secondo Bindi e De Magistris questa sera

L’epico “Il Signore dei bordelli“, il malinconico “Io, speriamo che me la chiavo“, il tensivo “Il silenzio dei prescritti“. Silvio avrà annotato con precisione certosina gli innumerevoli spunti offertigli dagli utenti cinguettanti di Twitter, che a tal fine hanno forgiato l’hashtag #KolossalBerlusconi. L’ex Premier, infatti, sembra stia lavorando alacremente alla produzione di una pellicola che ne canti le gloriose gesta (augurandoci che l’attenzione dello sceneggiatore si soffermi all’operato politico, o la commissione censura sarà costretta ad intervenire, negandone la visione ai minori). Dopo il Barbarossa di Martinelli, con cameo di Bossi, flop di dimensioni stratosferiche, finanziato dalla Rai e dal ministero, gli spettatori dovranno conoscere il giogo di un altro esponente della destra prestato al cinema.

Se la carriera cinematografica di Silvio Berlusconi non dovesse avere un seguito, Michele Santoro suggerisce a Mario Monti di affidare al predecessore la carica di “ministro della Televisione“: “da parte del governo Monti non vedo una comprensione dell’industria culturale per lo sviluppo del Paese. Forse si dovrebbero far spiegare l’importanza del ruolo della televisione dal governo precedente“. Il giornalista, intervenendo al convegno Rai, cambiare la musica, cambiare l’orchestrà, auspicando l’uscita di scena dei partiti dall’azienda di stato, ha annunciato:

Vediamo se riusciamo a fare un ticket con Carlo Freccero per candidarci lui come presidente ed io come direttore generale della Rai e speriamo di trovare via via anche candidati a membri per il cda. Vogliamo sfidare la commissione parlamentare di Vigilanza presentando i nostri curricula. Lo dovrebbero fare tutti, le nomine dovrebbero essere volontarie. Il peso della partitocrazia è un cancro. Sono i meccanismi di trasparenza che rendono un sistema migliore.

In attesa di conoscere ulteriori sviluppi a riguardo, questa sera, alle 21:00, Servizio Pubblico - Lo Stato sociale. Se il Paese non è pronto per la riforma del lavoro, il governo – ha precisato il premier Monti – non tirerà a campare. Ma come ci arriveranno gli italiani al 2013? E i partiti riusciranno a ritagliarsi una nuova centralità? Il Partito democratico deciderà da che parte stare?

Ospiti di Michele Santoro: il presidente del Partito democratico Rosy Bindi, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris dell’Italia dei Valori, il segretario generale Fiom-Cgil Maurizio Landini, i giornalisti Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, e Franco Bechis, vicedirettore di Libero. In collegamento da Genova, Sandro Ruotolo con i metalmeccanici in protesta.
http://www.unduetre.com/2012/03/29/servizio-pubblico-%E2%80%93-puntata-del-29032012-%E2%80%93-video-e-anticipazioni-lo-stato-sociale-secondo-bindi-e-de-magistris/

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