domenica 23 gennaio 2011

depurazione pubblica

Su "La provincia" di oggi vengono attribuite al sindaco affermazioni che contesterebbero le mie di cui trovate di seguito i comunicati. Il gestore pubblico, nell'articolo di ieri, stranamente o non ha compreso l'argomento (parla di analisi di cui non ero a conoscenza anzichè affrontare il problema dell'adeguamento dell'impianto alle previsioni urbanistiche) oppure, per errore, si sarebbe spostato il tema. Le affermazioni di oggi attribuite al sindaco commettono lo stesso errore. Dati e considerazioni da me riportati sono della Comunità Europea e di Legambiente. Che non tengono in considerazione la depurazione privata ma quella pubblica. Il sindaco, sempre secondo l'articolo, sommerebbe la verdura con la frutta. Secondo me o non ha letto quanto da me scritto oppure, per necessità di sintesi, è stato espresso male il suo pensiero, altre volte preciso e non fuori tema. Tanto è vero che nemmeno lui risponde all'esigenza sollevata, quella di adeguare l'impianto di depurazione alle previsioni urbanistiche. O non sono stato compreso oppure è un argomento tabù. Tra l'altro il comune di Pontinia se fosse coerente in materia di acqua avrebbe dato seguito alle 2 delibere per uscire dall'attuale gestione.

Su “La Provincia” del 22 gennaio a pag 23 l'articolo dal titolo: Pontinia “il depuratore è perfettamente funzionante” Lo afferma Acqualatina in un comunicato si fanno delle affermazioni che farebbero riferimento, probabilmente all'articolo del 20 che riprende un mio comunicato nel quale chiedo se ci sia in progetto l'ampliamento dello stesso. Nessuno tra quelli in grado di leggere o capire l'italiano avrebbe pensato, leggendo il mio comunicato e lo stesso articolo che allego, che sia messo in dubbio il corretto funzionamento o che le analisi pubbliche o private abbiano riscontrato problemi.
Anzi il mio comunicato riprende quello di Legambiente dal titolo Acque reflue: Italia davanti a Corte Ue Legambiente: “Senza depurazione 18 milioni d’italiani. Solo con investimenti tempestivi eviteremo le multe europee”. La questione, come è spiegato bene nell'articolo, è che, secondo la comunità europea il numero di abitanti allacciati all'impianto di depurazione nel comune di Pontinia, è al di sotto della media nazionale, regionale e soprattutto richiesta dalla Comunità Europea. Se l'Italia rischia l'ennesima sanzione per questa situazione sarebbe opportuno che chi è competente a provvedere a migliorare questa situazione adeguasse l'impianto di depurazione sia allo stato attuale (come richiesto dalla UE), sia alle previsioni di sviluppo urbanistico. Altrimenti si ripeterebbe il rischio (fatto già avvenuto a Pontinia, come a Latina, come in altre parti italiane) che il rilascio del permesso a costruire per le nuove costruzioni e per le nuove zone di espansione (residenziali e commerciali) venga sospeso. Creando la solita emergenza. Che ancora una volta è prevista e prevedibile. Quindi ci aspettiamo che di competenza attui la normativa e dia seguito agli atti amministrativi. Non si capisce quindi il riferimento alle analisi che confermerebbero il perfetto funzionamento. C'è forse sfuggito qualche dato in proposito? Pontinia 22 gennaio 2011 Di seguito gli unici 2 articoli che hanno ripreso il mio comunicato nei giorni scorsi http://www.dimmidipiu.it/
PONTINIA Libralato domanda se Comune e Provincia abbiano pensato ad un adeguamento

«Depuratore, un impianto insufficiente»
Giovedì 20 Gennaio 2011
Area Terracina,
pagina 25


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In queste settimane parecchi cittadini, in provincia di Latina e a Pontinia, si stanno facendo parecchie domande sullo stato di salute dell'acqua. E se in provincia i casi allarmanti sono conclamati, Pontinia rientra nella statistica di quei Comuni che, almeno per la qualità dell'acqua, possono stare tranquilli. Per Libralato, presidente dell'associazione Ecologia e Territorio, la questione non è così semplice. «Secondo Acqualatina l'impianto di depurazione della Migliara 48, l'unico comunale, serve a depurare le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, relativi al 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone. Facendo una semplice divisione si può calcolare che l'impianto di depurazione serve il 57% del totale. L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte UE perché è troppo basso il numero di abitanti serviti dagli impianti di depurazione. La media, in quel caso, è del 70%. Nel Lazio arriviamo al 74,1%. Peggio di Pontinia, ad oggi, sembra esserci soltanto la Sicilia, e sappiamo che in quella Regione i problemi legati alla gestione dell'acqua potrebbero avere origini ben precise. A questo punto una domanda sorge spontanea: qualcuno, che sia il Comune o la Provincia o il gestore stesso, considerato lo sviluppo demografico ulteriore della città, così come si evince dall'attuazione dei piani particolareggiati, ha pensato di adeguare l'impianto di depurazione?». Legambiente, a livello Italia, denuncia che a servirsi di acque non depurate, in Italia, vi siano circa 18 milioni di italiani. A Pontinia, invece, le persone sono 5.964. Un dato certo allarmante, anche visti i risultati dei controlli sull'arsenico nell'acqua che, pur rimanendo sempre sotto la norma con un valore di 7 microgrammi per litro contro i 10 del tetto massimo previsto dalla legge, ha comune più che raddoppiato i propri valori dal 2003 ad oggi. Il Comune ha sempre sostenuto con forza la battaglia per l'acqua pubblica, per l'uscita dal Consorzio di Acqualatina. In realtà, il problema che solleva Libralato, forse è alla base di qualsiasi rivendicazione: l'acqua, innanzitutto, dovrebbe essere pulita, potabile.
Graziano Lanzidei 20/01/2011

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc5da0beec3/pag24sabaudia.pdf 19 gennaio 2011 PONTINIA Depuratore obsoleto, servizio dimezzato
«SECONDO il gestore del servizio pubblico l'impianto di depurazione della Migliara 48 depura le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, del 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone .
Facendo una semplice divisione è servito dall'impianto comunale circa il 57% del totale».
Giorgio Libralato, presidente dell'associazione «Ecologia e Territorio» denuncia la scarsa capacità del depuratore a suo tempo costruito dal Comune e ora preso in gestione da Acqualatina.
«L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte Ue –fa presente Libralato – e
rischia delle sanzioni, perchè è troppo basso il numero di abitanti servito dagli impianti di depurazione con una media del 70%, nel Lazio del 74,1%. Peggio di Pontinia c'è la Sicilia.
Qualcuno, comune, gestore, provincia, considerato lo sviluppo ulteriore prossimo venturo con l'attuazione dei piani particolareggiati ha pensato di adeguare, come imposto dalla normativa
urbanistica, l'impianto di depurazione?».
A.Z


Il giorno 18 gennaio 2011 16:08, giorgio libralato ha scritto:
secondo il gestore del servizio pubblico (vedere http://acqualatina.it/LinkClick.aspx?fileticket=GiRgDF1ZJqs%3d&tabid=118&mid=549&language=it-IT) l'impianto di depurazione della Migliara 48 (l'unico comunale) depura le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, del 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone (http://www.abi.cab.banche.meglio.it/abitanti.htm?q=pontinia). Facendo una semplice divisione è servito dall'impianto comunale circa il 57% del totale. L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte Ue e conseguenti sanzioni, perchè è troppo basso il numero di abitanti servito dagli impianti di depurazione con una media del 70%, nel Lazio del 74,1. Peggio di Pontinia c'è la Sicilia. Domanda: qualcuno (comune, gestore, provincia) considerato lo sviluppo ulteriore prossimo venturo con l'attuazione dei piani particolareggiati ha pensato di adeguare (come imposto dalla normativa urbanistica) l'adeguamento dell'impianto di depurazione?
Giorgio Libralato

Acque reflue: Italia davanti a Corte Ue
Legambiente: “Senza depurazione 18 milioni d’italiani. Solo con investimenti tempestivi eviteremo le multe europee”
“E’ imbarazzante che il settimo Paese più industrializzato al mondo abbia una situazione così disastrosa rispetto al trattamento delle acque reflue. Per il 30% degli italiani, circa 18 milioni di cittadini, non esiste depurazione e la situazione d’inquinamento che Goletta Verde e quella dei Laghi hanno riscontrato anche nel loro ultimo viaggio l’estate scorsa, conferma il quadro della Commissione europea”.
Così Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambientecommenta la notizia della convocazione dell’Italia davanti alla Corte di Giustizia Europea per la violazione della normativa Ue sul trattamento delle acque reflue.
“E’ una situazione che va avanti da troppo tempo – aggiunge Ciafani - rischiamo pesanti multe che l’Europa non ci condonerà. Servono 30 miliardi di euro nei prossimi trent’anni, per completare la rete di fognatura e depurazione, una grande opera pubblica assolutamente necessaria anche per evitare di spendere inutilmente i soldi dei contribuenti per imperdonabili sanzioni comunitarie”.

L’Ufficio stampa Legambiente 06.86268379-99-53-76

IL DEFICIT DI DEPURAZIONE IN ITALIA

Abitanti
Copertura del servizio di fognatura (%)
Copertura del servizio di depurazione
(%)
Abitanti non serviti da depurazione
Italia
60.340.328
84,7
70,4
17.860.737

Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis

IL DEFICIT DI DEPURAZIONE A LIVELLO REGIONALE
Regione
Abitanti
Copertura del servizio di fognatura (%)
Copertura del servizio di depurazione
(%)
Abitanti non serviti da depurazione
Sicilia
5.037.799
78,8
53,9
2.322.425
Lombardia
9.742.676
93,9
77,8
2.162.874
Campania
5.812.962
83,5
67
1.918.277
Lazio
5.626.710
85,3
74,1
1.457.318
Toscana
3.707.818
81,8
62,7
1.383.016
Veneto
4.885.548
78,1
78,7
1.040.622
Emilia Romagna
4.337.979
84,8
78,7
923.990
Piemonte
4.432.571
89,9
82,5
775.700
Sardegna
1.671.001
75
68
534.720
Calabria
2.008.709
88,3
74,5
512.221
Marche
1.569.578
84
69,9
472.443
Liguria
1.615.064
75
74
419.917
Abruzzo
1.334.675
89,1
72,6
365.701
Umbria
894.222
77,1
78,2
194.940
Basilicata
590.601
88,8
74,7
149.422
Molise
320.795
86,4
84,5
49.723
Friuli Venezia Giulia
1.230.936
nd
nd
nd
Puglia
4.079.702
82,6
nd
nd
Trentino Alto Adige
1.018.657
nd
nd
nd
Valle d'Aosta
127.065
nd
nd
nd

Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Rapporto Blue Book 2009 di Anea e Utilitatis
nd: dato non disponibile
[Acqua][Inquinamento]

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