a proposito dell'iniziativa di Cinedocuforum Creativo (possibile grazie all'impegno, alle iniziative e proposte artistiche dal Cantiere Creativo) mi sono state fatte diverse domande e richieste dai cittadini e dagli amministratori. Il progetto può intendersi, forse, come la prosecuzione delle primarie del 2005 (importanti incontri con i cittadini da cui sono nate diverse proposte del programma elettorale) presso il centro anziani. Ma anche degli incontri in biblioteca con l'iniziativa Democrazia Diretta di maggio e giugno 2010. Continuando poi con l'incontro con il professor Bandazhevsky dell'11 settembre e quindi del 10-10-10 della festa del lavoro globale. Proprio nell'incontro del 10 ottobre erano stati elencati gli obiettivi che dovevano concretizzare e coniugare lavoro, tutela dell'ambiente e informazione:
la messa a dimora di nuovi alberi (possibilmente in occasione della festa degli alberi);
la raccolta di firme per il progetto di legge di iniziativa popolare “sviluppo dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”;
la richiesta di partecipazione del comune di Pontinia al bando per l'efficientamento degli edifici pubblici;
l'adozione del regolamento edilizio per il risparmio energetico;
la proiezione del film per il ritorno alla gestione pubblica dell'acqua;
l'iniziativa (6-7-8-9 novembre) per l'anniversario del referendum contro il nucleare;
l'abbandono dei sacchetti di plastica;
il cineforum settimanale per il dibattito sui temi di attualità in difesa dei diritti civili e sociali.
Ricordato questo e considerato che mi pareva essere stato chiaro ed esplicito, confermo che:
non mi sono proposto né mi interessa sostituire alcuna associazione o persona abbia diritti e meriti, gestisca o abbia una qualsiasi autorità sul Teatro e sulla programmazione;
non mi è stato chiesto di gestire il cineforum, l'ho proposto;
ogni programmazione, forma d'arte, attività civili e sociali hanno diritto ad usufruire di una struttura pubblica, pagata con i soldi di tutti e chiunque lo faccia avendone un qualsiasi ricavo, incasso è giusto che paghi un importo, una quota di questo incasso a favore della comunità, avendo svolto un'attività economica.
E' stato scritto che il costo del direttore artistico è un costo che non si può sostenere. Penso che, se c'è un ritorno economico da tale gestione, è giusto che ci lavora vada pagato o ricompensato. Mi risulta che ci siano validi ed apprezzati artisti, qualificati che svolgerebbero l'incarico di direttore artistico gratuitamente. La mia domanda è: perchè non è stato incaricato?
martedì 9 novembre 2010
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