mercoledì 3 novembre 2010

biomasse: PD (disconnesso?)

la vicenda del progetto della seconda centrale a biomasse a Mazzocchio presentata durante un convegno sull'agricoltura organizzato dal gruppo provinciale del PD, nell'aula consiliare di Pontinia apre a diversi interrogativi:
chi si occupa di politica, di amministrazione (come una volta facevano i partiti) dovrebbe conoscere il territorio, le decisioni comunali e provinciali ed agire con coerenza rispetto agli atti che vota;
sia in consiglio comunale (dove se ne è parlato 7 volte con varie delibere), che in quello provinciale si è sostenuta la posizione del Sindaco di Pontinia, dottor Eligio Tombolillo, che si è opposto al progetto della centrale a biomasse con motivazioni di precauzione sulla salute;
consiglio comunale e provinciale hanno inoltre difeso l'agricoltura di qualità, il marchio dei vari prodotti della zona, in difesa dell'economia locale;
contro il parere del Sindaco di Pontinia (difeso dalla Provincia di Latina, come dalla segreteria della presidenza del consiglio e confermato al TAR) si è costituita la società proponente chiedendo risarcimenti milionari alle persone (e quindi non per le cariche) del Sindaco e dei funzionari della Provincia stessa.
Il concetto del bruciare quello che esiste (rifiuti come le biomasse) è un concetto tipicamente “neroniano” (http://it.wikipedia.org/wiki/Nerone ) che abbiamo imparato emette nanoparticelle, diossina, benzene, benzo(a)pirene e altri prodotti cancerogeni.
Gli esperti ci hanno spiegato che qualsiasi centrale può essere conveniente (non lo è né quella a biomasse, né l'inceneritore) solo se rimane in funzione in continuità e, quindi, se ha il prodotto che lo alimenta.
Se qualche buontempone vorrebbe farci credere che la centrale a biomasse sarà alimentata solo dallo sfalcio o dal taglio e dalla potatura ci dovrebbe spiegare, visto che si tratta di materiale prodotto in maniera significativa solo in determinati periodi e quindi non per la maggioranza dell'anno, come sarà alimentata questa centrale quando manca la materia prima.
Rifiuti? Pellet radioattivi provenienti dall'Ucraina e dalla Bielorussia? Biomasse provenienti dalla deforestazione dell'Amazzonia, della Nigeria, della Papua Nuova Guinea?
Come si coniugano queste emissioni con l'agricoltura di qualità e con i marchi relativi?
Se poi fossimo degli attivisti o degli elettori del PD (forse la D sta per disconnesso? O per descajolato nel senso di fare scelte a propria insaputa?) credo vorremmo che difendessimo il più votato alle elezioni provinciali del 2004 e il 2. più votato nel 2009, uno dei pochi sindaci espressi in questa desolata provincia. O almeno, se non per parte politica, almeno dal punto di vista umano e personale. E quindi difendere e sostenere le sue scelte amministrative. E anche difenderlo dal punto di vista privato visto che è stato chiamato a rispondere personalmente delle scelte dell'intero consiglio comunale.

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