mercoledì 24 novembre 2010

gas serra i governi non rispettano gli impegni

Gas serra, i governi
non rispettano impegni
L'Unep, organizzazione dell'Onu, lancia l'allarme: siamo molto al di sotto delle promesse: "Investire sulle fonti rinnovabili, limitare i consumi"
di ANTONIO CIANCIULLO
Promesse e realtà: non c'è accordo. Tra gli impegni assunti da tutti i paesi al summit sul clima di Copenaghen di fine 2009 e le politiche energetiche concrete c'è un abisso. Un abisso in cui rischia di sprofondare il clima che abbiamo conosciuto negli ultimi 10 mila anni. E' l'Unep, il Programma ambiente delle Nazioni Unite, a lanciare una denuncia netta contro l'inerzia dei governi che stanno violando lo spirito degli impegni sottoscritti un anno fa. I tagli di gas serra programmati dai governi non sono compatibili con l'obiettivo stabilito a Copenaghen: non permettere che l'aumento di temperatura, rispetto all'era preindustriale, superi i due gradi centigradi entro la fine del secolo.

Il nuovo rapporto Unep precisa che per avere discrete probabilità di arrivare al traguardo della sicurezza climatica le emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra devono essere ridotte di almeno 7 miliardi di tonnellate annue entro il 2020. Per essere poi più sicuri di mantenere il surriscaldamento globale al di sotto di 2 gradi sarebbe meglio fermarsi a 44 miliardi di tonnellate annue al 2020: un taglio di 12 miliardi di tonnellate annue anziché 7. In assenza di correttivi le emissioni globali al 2020 raggiungerebbero invece quota 56 miliardi di tonnellate per anno.

E cosa è successo dopo Copenaghen a fronte di queste stime? In base agli impegni finora presi - sempre volontariamente - si otterrà una riduzione di 3 miliardi di tonnellate annue rispetto alla crescita tendenziale esistente: meno di metà dell'obiettivo minimo. Questo significa che le emissioni globali al 2020 saranno probabilmente di circa 53 miliardi di tonnellate, un valore del tutto incompatibile con l'obiettivo di mantenere il surriscaldamento globale al di sotto dei 2 gradi.

La ricetta indicata dall'Unep va in direzione di un maggior impegno dei paesi a livello domestico: più efficienza, più fonti rinnovabili, meno consumi inutili. E sottolinea l'importanza dell'appuntamento di Cancun: lunedì prossimo in Messico si incontreranno tutti i paesi Onu per la nuova conferenza sul clima: si riuscirà a parlare di azioni concrete?
(23 novembre 2010)
http://www.repubblica.it/ambiente/2010/11/23/news/i_governi_non_mantengono_gli_impegni-9423910/

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