Anche il Sindaco di Pontinia, dottor Eligio Tombolillo, dopo quello di Aprilia, Domenico D'Alessio, e di diversi altri comuni dell'ATO 4 ha chiesto il rinvio della seduta per avere un tempo congruo per studiare la documentazione relativa alla discussione.
La risposta dell'ATO 4, tanto per cambiare, è stata negativa.
Intanto è stata proposta, dal comitato provinciale per l'acqua pubblica, una delibera di mozione di intenti:
1. Costituzionalizzare il diritto all'acqua, attraverso le seguenti azioni:
·riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il Diritto umano all'acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
·confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
·riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d.lgs n. 267/2000.
2. Promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:
a. informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l'acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;
b. contrasto al crescente uso delle acque minerali e promuovere l'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
c. promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul Risparmio Idrico, con incentivazione dell'uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l'introduzione dell'impianto idrico duale;
d. promozione, attraverso l'informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, della riduzione dei consumi in eccesso;
e. informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche in ogni quartiere e contrada;
f. promozione di tutte le iniziative finalizzate alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato nel territorio di propria pertinenza.
3. Aderire e sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale “Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” recentemente costituitosi nell’ambito della Campagna Acqua Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta portando avanti da circa tre anni;
4. Sottoporre all’Assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati oltre ai seguenti:
a. sensibilizzazione all’importanza della riduzione dei consumi di acqua in eccesso attraverso informazione, incentivi, nonché attraverso una modulazione della tariffa tale da garantire la gratuità di almeno 50 litri per persona al giorno;
b. propone inoltre di destinare un centesimo al metro cubo di acqua consumata per interventi di costruzione di strutture di captazione e distribuzione di impianti idrici attraverso la cooperazione internazionale.
chiedere l’abolizione dell’articolo 15 per la conversione in legge del decreto 133/2008.
Il tutto dopo che il Consiglio Comunale di Pontinia con delibera n. 76 del 20 dicembre 2007 ha inviato 2 lettere per informare dell’avvio del procedimento di uscire dall’attuale gestione del ciclo dell’acqua. La prima lettera rivolta al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, al Responsabile della S.T.O. ATO4 Lazio Meridionale Latina, al Presidente della Società Acqualatina Spa, al Prefetto di Latina, all’Assessore Regionale all’Ambiente e Cooperazione tra i popoli, è relativa alla richiesta al Sig. Presidente dell’Amministrazione Provinciale di convocare entro la fine d’anno, in via straordinaria la Conferenza dei Sindaci dell’ATO4 per discutere dei finanziamenti e per comunicare l’apertura del contraddittorio da parte del Comune di Pontinia verso l’Amministrazione Provinciale e verso l’Autorità d’Ambito per quanto riguarda l’approvazione delle modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4.
La seconda lettera indirizzata al Presidente dell’Amministrazione Provinciale, al Responsabile della S.T.O. ATO4 Lazio Meridionale Latina, al Responsabile della società Acqualatina Spa, a Depfa Bank Deutsche Pfandbriefbank AG sede di Roma, a Depfa Bank PLC 1 Dublino, al Prefetto di Latina, all’Assessore Regionale all’Ambiente e Cooperazione tra i popoli, chiede notizie circa un mutuo di rilevante entità, pari a 115 milioni di euro in corso tra Acqualatina S.p.A. e Depfa Bank.
Sempre il Consiglio Comunale di Pontinia con delibera n. 4 del 23 gennaio 2008- ha deliberato Di RESPINGERE le modifiche alla Convenzione di cooperazione ATO4; Di NON approvare la Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4 approvata il 09/04/2002, con delibera atto n. 1 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 02/08/2002 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A. e la nuova Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato ATO4, approvata il 14/7/2006 con delibera atto n. 6 della Conferenza dei Sindaci, e stipulata il 25/01/2007 fra la Provincia di Latina in rappresentanza dell’ATO4 e la Società ACQUALATINA S.p.A.; DI RESPINGERE l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della società mista Acqualatina S.p.a. e dei previsti patti parasociali; DI RICHIEDERE ad Acqualatina la gestione degli impianti di proprietà comunale;
sabato 14 novembre 2009
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2 commenti:
Ottimo documento fondato su basi di civiltà, etico-morali per il rispetto della vita, totalmente condivisibile, perchè non diffonderlo e comunicarlo ai cittadini in una pubblica assemblea?
Comunque è uno strano comportamento, perchè nel progetto di riconversione della torre idrica l'amministrazione applica valori diversi e contrastanti ai principi enunciati nel documento di "Costituzionalizzare il diritto dell'acqua"?.
Luigi
Speriamo in Bilotta.
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