sabato 6 giugno 2009

Pontinia, illuminazione pubblica e risparmio energetico

Pontinia, illuminazione pubblica e risparmio energetico
La partecipazione al 2. bando della Regione Lazio per l’efficienza energetica “per rendere efficiente le reti di illuminazione pubblica, risparmiando energia a parità di illuminazione e quindi di sicurezza per i cittadini, e gli impianti semaforici presenti sul territorio” potrebbe consentire al Comune di Pontinia e ai suoi cittadini di partecipare attivamente alla riduzione di emissioni di CO2, nel rispetto del protocollo di Kyoto, della direttiva europea 20/20/20, ma anche di allontanare lo spettro di centrali e impianti inutili e dannosi per il nostro territorio.
La scadenza è al 15 giugno e spero che il comune di Pontinia sia pronto a partecipare altrimenti perderebbe un’occasione importante.
E’ una proposta che ripropongo da anni per attuare la quale basta copiare da alcuni esempi più volte ricordati e suggeriti.
Gli apparecchi dibawatt, i fiori solari e l'illuminazione pubblica a base di Led.
Stapelia è la nuova generazione di lampioni realizzata e brevettata da ENEA con l'impiego di specifici moduli fotovoltaici Schuco , che ricavano energia dal sole consentendo di risparmiare energia, da utilizzare per l'illuminazione di ambienti urbani e naturali.
Copiando invece da Torraca, il Light emitting diode, ovvero il led, dove il diodo è un componente elettronico passivo non lineare a due terminali la cui funzione è quella di permettere il flusso di corrente elettrica, sembra essere la rivoluzione che grazie alla collaborazione tra un dinamico sindaco, Daniele Filizola, e una coraggiosa azienda cilentana, l'elettronica Gelbison, ha regalato un successo inatteso.
La bontà di questi dispositivi si basa sulla loro potenzialità di ottenere tanta luce (quattro volte maggiore di quella delle lampade fluorescenti), un prezzo basso, «risparmiamo il 70%» dichiara il sindaco, elevata efficienza ed affidabilità. La durata di un led è molto superiore a quella delle classiche sorgenti luminose con «minor manutenzione e conseguente risparmio», ed è questa la carta vincente del giovane primo cittadino (36 anni) che investe in un progetto nuovo e lo sa diffondere mediaticamente: potenza della stampa e dei suoi derivati, internet in primis.
Pontinia 6 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Da www.edilportale.com "Fiori solari" per migliore la qualità dell'ambiente urbano
Arrivano in città i nuovi lampioni fotovoltaici "STAPELIA" dal design avveniristico
11/10/2007 - Stapelia è la nuova generazione di lampioni realizzata e brevettata da ENEA con l'impiego di specifici moduli fotovoltaici Schuco , che ricavano energia dal sole consentendo di risparmiare energia, da utilizzare per l'illuminazione di ambienti urbani e naturali.
Stapelia* è un lampione di nuova concezione che coniuga le più avanzate tecnologie per la produzione di energia solare con un avveniristico e sofisticato design a forma di fiore, con l'obiettivo di valorizzare gli ambienti urbani dal punto di vista architettonico, con nuovi sistemi di illuminazione che permettano un'ottimale integrazione nel contesto territoriale, e siano nello stesso tempo efficienti e con una forte valenza naturalistica.
Stapelia è il nome di un bellissimo fiore tropicale, che si è voluto riprodurre realizzando una corolla di cinque petali triangolari, costituiti da moduli di vetro semitrasparenti, ciascuno dei quali contiene 21 celle in silicio monocristallino blu scuro, che garantiscono una potenza pari a 28 Wp, per un totale di potenza elettrica disponibile di 140 Wp. Per consentire un'illuminazione diffusa e piacevole, in corrispondenza dei profili inferiori di Stapelia sono stati collocati led a basso consumo. La luce che producono viene diffusa attraverso fogli di plexiglass opalino. I petali di Stapelia durante il giorno captano l'energia solare che viene poi riemessa in forma di luce durante le ore notturne. La corolla di petali è sorretta da una struttura metallica di forma pentagonale che poggia su uno stelo alto 6 metri, in grado di resistere alle intemperie.
Stapelia è stato sviluppato presso il Centro Ricerche di Portici dell'ENEA, che è una struttura di eccellenza nazionale per il settore fotovoltaico, in collaborazione con Schüco, che vanta una decennale esperienza nell'ambito della ricerca per la tecnologia solare e costituisce uno dei marchi di riferimento in tutto il mondo.
Nell'area verde del Centro Ricerche di Portici dell'ENEA sono stati installati cinque di questi "fiori solari", che già forniscono luce nel rispetto dei vincoli paesaggistici in alternativa ai classici lampioni. Posizionati nei punti del giardino con maggiore esposizione solare, i petali di questi fiori tecnologici assumono un'inclinazione di 30° rispetto al terreno, per captare la massima irradiazione solare; dispositivi tecnologici permettono il controllo dell'illuminazione crepuscolare.
Stapelia è in grado di funzionare sia in modo autonomo sia in collegamento alla rete pubblica di distribuzione. Nel caso di funzionamento autonomo, le batterie fungono da accumulatori, che alimentano i petali con l'energia stivata. Nella secondo caso, l'energia prodotta durante il giorno viene ceduta al gestore della locale rete di distribuzione, che poi di notte la restituisce.
Stapelia* - marchio depositato Schüco su Edilportale.com
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http://www.lanuovaecologia.it/vivere_meglio/stili_di_vita/8240.php Torraca s'illumina di Led
I lampioni dia Torraca
L'illuminazione pubblica del paesino nel Parco del Cilento si converte alla tecnologia a basso impatto ambientale e lunga durata. L'esempio di un giovane sindaco che ha saputo scommettere sul futuro/Dossier energia
di NICOLA NICOLETTI
Nell'estate dell'emergenza rifiuti e dei roghi che hanno invaso la Campania una notizia non è passata inosservata alle agenzie di stampa ed ai media nazionali: il colpo di genio di Torraca, piccolo comune della provincia di Salerno che, usando la tecnologia a Led per il sistema di illuminazione pubblica, ha dimostrato di essere all'avanguardia in fatto di energia e risparmio.
È un esempio che viene da una comunità piccola, a pochi passi dal tranquillo mare del Golfo di Policastro nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un'oasi protetta tra le maggiori d'Europa. Il Light emitting diode, ovvero il led, dove il diodo è un componente elettronico passivo non lineare a due terminali la cui funzione è quella di permettere il flusso di corrente elettrica, sembra essere la rivoluzione che grazie alla collaborazione tra un dinamico sindaco, Daniele Filizola, e una coraggiosa azienda cilentana, l'elettronica Gelbison, ha regalato un successo inatteso.
La bontà di questi dispositivi si basa sulla loro potenzialità di ottenere tanta luce (quattro volte maggiore di quella delle lampade fluorescenti), un prezzo basso, «risparmiamo il 70%» dichiara il sindaco, elevata efficienza ed affidabilità. La durata di un led è molto superiore a quella delle classiche sorgenti luminose con «minor manutenzione e conseguente risparmio», ed è questa la carta vincente del giovane primo cittadino (36 anni) che investe in un progetto nuovo e lo sa diffondere mediaticamente: potenza della stampa e dei suoi derivati, internet in primis.
Ma un lavoro di squadra che si rispetti prevede come partner un compagno all'altezza del ruolo. Ecco allora l'opera di Filadelfio Cammarano, ex impiegato del comune di Ceraso che ha costantemente perseguito il suo sogno: creare un'azienda nel poco conosciuto Cilento capace di affermarsi e relazionarsi dinamicamente. Nasce così nel 1996, grazie al contributo della legge 44 sull'imprenditoria giovanile,
l'Elettronica Gelbison, a Ceraso, nel Parco nazionale, e raggiunge presto il mercato estero, soprattutto automobilistico, in Germania e Giappone.
Ma la partita del territorio si gioca qui, nell'area protetta salernitana, ed ecco arrivare l'illuminazione di gallerie e corsie dell'ultimo tratto stradale della Futani-Centola, la variante alla statale 18 inaugurata un paio di anni fa. Poi l'idea della luce non solo nei locali come palestre o uffici, ma nei centri urbani, in un intero paese. Torraca, semi-sconosciuto borgo a pochi passi dalla storica Policastro e dalle vacanziere Sapri e Scario, si presta ad hoc. E la sfida è fatta: quotidiani, settimanali, siti internet (vedi wikipedia) e riviste specializzate non fanno altro che parlare di Torraca, che di colpo diventa tra le più conosciute cittadine della regione.
Sono i 1.411 abitanti che da agosto usano "solo" illuminazione doc, quella della Lampada di Torraca, ovvero a Led del Cilento che permette anche di vedere il cielo stellato, a diventare simbolo di progresso per quello che il sindaco Filizola dichiara essere "il primo comune al mondo completamente illuminato dai Led e senza inquinamento luminoso".
Torraca, dove sta per nascere la prima azienda municipalizzata cilentana per la produzione di pannelli fotovoltaici e che ha investito su questa tecnologia realizzando tre impianti, ha avviato un corso di studi con la fFacoltà di Scienze politiche di Napoli avente per indirizzo la Cooperazione iInternazionale per ambiente ed energia.
È certo una trovata anche contro lo spopolamento giovanile, e lo testimoniano i 128 iscritti a cui si stanno aggiungendo quelli dell'anno in corso. Ora il comune viene invitato ad Ecomondo ed è diventato la meta del pellegrinaggio di decine di sindaci che si "arrampicano" nel paesello per vedere con i propri occhi quello che affermano Filizola e Cammarano. Uno svantaggio in verità l'abbiamo trovato: ed è la viabilità; poco agevole è infatti la scalata per giungere fin lassù.
Ma anche qui c'è un'idea: «Abbiamo pensato ad una monorotaia che colleghi Sapri a Torraca - racconta il sindaco -, un progetto che in tre fermate porterebbe i ragazzi alla sede degli studi». E se tardasse a realizzarsi? «Ho richiesto all'assessore provinciale ai Lavori pubblici il ripristino e la sistemazione della strada, una mulattiera, che non è certo il fiore all'occhiello da esibire ai sindaci che da tutta Italia vengono a vedere l'illuminazione del futuro».
9 ottobre 2007

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero veramente che lo facciano, altrimenti sarà l'ennesima volta che perdono un opportunità di rendersi consapevoli, ecosostenibili e di dare un impronta educativa per la città. Lo spero veramente, mi auguro che intraprendino questa strada, altrimenti bisogna constatare che non possono continuare a governare se non si allineano a quello che le persone richiedono e le regole che vengono decise e imposte per il rispetto dell'ambiente.

Buonaserata a tutti anche ai consiglieri impazziti in un giorno di ordinaria follia accaparratrice di voti!

Anonimo ha detto...

Libri e forti,
A Quartaccio, in una struttura idonea per un fienile o una rimessa attrezzi, destinata a palestra, realizzata quest'anno da questa amministrazione, non hnno minimamente rispettato tale norma.
Al mercato coperto, hanno messo l'impianto di arias condizionata dentro, cosi il caldo dei motori minimizza l'effetto aria condizionata, favorendo il consumo maggioore di corrente.
Strutture nuove tecnice vecchie.
Farebbe bene il sindaco mandare i suoi asserssori e dirigenti a scuola.

giorgio libralato ha detto...

Ho incontrato solo 2 candidati, nel periodo della campagna elettorale, Ciocca e Tombolillo. Entrambi, come sempre, come loro consuetudine sempre misurati e al servizio del bene comune. Propongo di modificare il regolamento edilizio comunale con impianti di risparmio energetico e di autoproduzione.

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
Gli hai detto di rimettere quel regolamento sulle antenne?
Di levare quell'opera abusiva di viale europa dove hanno fatto installare a 50 metri da 2 scuole un impianto di telefonia mobile su una struttura abusive, fatta realizzare senza concessione edilizia. spero che gli hai detto anche questo.

giorgio libralato ha detto...

Credo che sull'argomento aspettino la sentenza

Anonimo ha detto...

ci tengo a precisare che sono comunista ho votato per comunisti italiani, ma per obiettività devo dire che la lista liberi e forti ha ragione da vendere in quanto al regolamento antenne, il fienile-palestra di quartaccio, ici-tefisel, e altre cosette non di poco conto, egergio Giorgio, le pare giusto che il sottoscritto comunista da generazioni convinto sostenitore ed antagonista alla destra deve dare ragione ad una lista chiaramente di destra se non addirittura all'estrema destra? non le sembra paradossale? per onestà intellettuale lo devo dire! e perfavore non accampi giustificazioni su quelle schifezze elencate prima, sa io provo vergogna per il decadimento della classe politica di Pontinia, spero e mi auguro che alle prossime elezioni comunali si facciano avanti quei giovani che hanno lavorato per il bene del nostro territorio, quelli della no turbogas e inceneritore lo spero vivamente che siano di destra o sinistra poco mi importa è necessario il cambiamento per non morire.
Mauro D.

Anonimo ha detto...

ma se il sindaco non è riuscito ad applicare una sola voce del suo programma ellettore in tre anni di mandato, come può riuscire in provincia? heheheheh beati idealisti di pontinia che credono nei miracoli di sant'eligio.

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti,
non si deve aspettare la sentenza, ( questo è un motivo ulteriore perchè tanta conflittualità )l'ammiistratore deve regolamentare, non togliere il regolamento per permettersi di fare tutto quello che vuole.

Anonimo ha detto...

ma non era berlusconi a farsi le leggi per lui? hanno imparato anche a sinistra a togliere e modellare le normative a proprio uso e consumo?

giorgio libralato ha detto...

Diciamo che chi ha fatto fare certe scelte vota proprio per Mister B.