giovedì 1 dicembre 2016

Gli elefanti nascono senza zanne. "Per sopravvivere ai bracconieri"

Anni di caccia all'avorio - sostengono i ricercatori - stanno cambiando la popolazione femminile degli elefanti africani

Le zanne sono un elemento fondamentale nella vita degli elefanti. Per entrambi i generi servono per scavare nel terreno alla ricerca di acqua nei periodi di siccità, per sradicare cortecce e trovare radici, per difesa e nei maschi sono anche un simbolo di competizione sessuale. Per i bracconieri invece hanno un solo scopo: il prezioso avorio.

Secoli di caccia e di bracconaggio aggressivo, se si pensa che da un report del 2010 metà degli elefanti africani sono risultati morti per azioni illegali dell'uomo, starebbero mutando il futuro di questa specie. Con le femmine a dare segni di "adattamento". Se la maggior parte dei maschi nasce ancora con le zanne, nelle femmine questo tratto sta infatti variando.

Da oltre 35 anni la ricercatrice Joyce Poole, cofondatrice di Elephant Voices, che studia oggi i grandi mammiferi di Gorongosa in Mozambico, osserva i comportamenti e l'evoluzione di questi animali. Poole spiega come la linea evolutiva degli elefanti africani abbia subito modifiche nel tempo: diversi esemplari di femmine, anche dopo l'amputazione delle zanne da parte dei bracconieri, sono riuscite a sopravvivere. Senza zanne non erano più bersaglio dei cacciatori e questo avrebbe dato luogo negli anni a una modifica: una prole con sempre meno zanne.

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A sostegno di questo cambiamento la scienziata fa riferimento a quando, quasi 40 anni fa, tra il 1977 e il 1992 la guerra civile decimò del 90% gli elefanti del Gorongosa uccisi per l'avorio. "Quel periodo ha lasciato delle cicatrici profonde negli animali che si possono capire meglio oggi". Secondo i ricercatori che hanno collaborato con Joyce Poole, la metà delle femmine nate in quel periodo è nata senza zanne. Una caratteristica genetica: più del 30% delle elefantesse nate dopo la guerra ha infatti ereditato questa peculiarità.

Lo stesso vale per il parco Addo Elephant in Sudafrica dove il 98% delle femmine non ha zanne o le ha più piccole della media. Già dal 2008 il ricercatori hanno scoperto come anche tra la popolazione maschile la dimensione delle zanne sia cambiata: sono grandi la metà rispetto a un secolo fa. "I maschi hanno una forte pressione genetica ad avere le zanne - dice Poole - ma le femmine hanno iniziato a modificare il loro aspetto per avere più possibilità di sopravvivenza (contro i bracconieri, ndr)". E' come se la natura avesse deciso di toglierle dal mirino dei bracconieri togleindogli preventivamente le zanne.

Ma come spiega Victor Muposhi, ecologista dell'Università di Chinhoyi in Zimbabwe, "perdere le zanne influisce direttamente per la salute e la sopravvivenza degli elefanti. Senza, sono più inclini a malnutrizione e malattie". Sul fatto che si tratti di una vera "evoluzione", ovvero di un cambiamento genetico di DNA e alleli, altri esperti concordano sul fatto che ci siano segnali attendibili ma siano necessarie altre ricerche. "Non credo che sia un grande sforzo di immaginazione pensare che bracconaggio e assenza di zanne possano essere collegati", dice David Coltman, genetista evolutivo del'Università di Alberta "ma bisogna ancora trovare prove definitive e convincenti".

"Nessuno dubita che ci sia una forte pressione selettiva, ma sarà il tempo a dirci se è stata o meno una evoluzione" dice Atle Mysterud dell'Università di Oslo. Anche per Eleftheria Palkopoulou, genetista all'Università di Harvard, "dovremmo poter osservare il genoma della popolazione di elefanti, ma è un campo di ricerca lungo" spiega alla rivista Nautilus. Tutti però sono d'accordo su una cosa: "Un elefante senza zanne è un elefante storpio".
 http://www.repubblica.it/ambiente/2016/11/28/news/gli_elefanti_senza_zanne_cosi_sopravvivono_ai_bracconieri-153021579/?ref=HRLV-22

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