GIUSEPPE ARNONE Ci sono gli ecomostri realizzati a 150 metri dalla Valle dei Templi dalla famiglia del l ’on. Gallo, altro amico di Angelino
» GIUSEPPE LO BIANCO
Pa l e r m o Stavolta è andata male al partito degli abusivi, che in Sicilia raccoglie anche gli uomini del ministro dell’Interno, e la voglia di sanatoria porta a galla il doppioruolo diAngelinoAlfano, ministrodi lotta(agli abusivi) al vertice di un partito che vuole il colpo di spugna su migliaia di villette e magazzini costruiti in riva al mare.
QUANDO TUTTO s e mb r av a fatto per l’ennesima sanatoria edilizia, questa volta devastante, per le case realizzate entro i 150 metri dal mare, il presidente dell’assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone ha bloccato l’em endamento dei cespugli di centro, Ncd compreso, riconoscendone l’incostituzionalità. Lo ha fatto forse anche spinto dal monito del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti : “In Sicilia si sta tentando di far passare un colpo di spugnasu decennidiabusivismo edilizio, non solo ricorreremo alla Consulta,ma useremoogni strumento legislativo per evitare scorribande indiscriminate”. Mentre il suo collega di governo, Alfano, sulla vicenda siciliana ha opposto un silenzio assordante, a differenza del maggio scorso, quando si era precipitato a Licata per sostenere la battaglia del sindaco Angelo Cambiano in favore degli abbattimenti decisi dalla Procura di Agrigento, costata al primo cittadinola suacasa dicampagna, bruciata da ignoti. In quell’occasione il ministro aveva pronunciato parole chiare: “È finito il tempo della politica che coccolava gli abusivi per avere qualche migliaio di voti. Oggi è giunto il tempo della politica e delle istituzioniche fannorispettare leleggi ”. E le aveva pronunciate proprio mentre i suoi deputati
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