Energia elettrica, l'isola di Capri va verso la "Electric Smart Isle": l'annuncio è arrivato oggi da Maria Nociti e Egidio Fedele Dell'Oste, amministratori straordinari temporanei della Sippic nominati dal prefetto che tracciano un bilancio allo scadere del primo semestre di amministrazione controllata. Il progetto proposto dalla Sippic, società che gestisce l'energia elettrica sull'isola, ha come obiettivo di fare un'isola a forte intensità elettrica, in cui sia minimizzato l'uso delle fonti energetiche da idrocarburi. In relazione ai tempi necessari per l'interconnessione elettrica con il continente, il primo cavo di Terna, attualmente in avanzata fase costruttiva, sarà in grado di fornire energia elettrica alla rete di distribuzione dell'isola di Capri verso fine 2016, mentre l'allacciamento del secondo cavo è previsto non prima della fine del 2019-2020.
"Se l'isola di Capri non vorrà correre il rischio di restare senza energia (per rotture casuali o per manutenzioni programmate), dovrà prevedere la presenza della centrale come gruppo di soccorso almeno per i prossimi 5 anni, con una potenza tale da assicurare la copertura della punta estiva di fabbisogno", spiegano gli amministratori. Previsto l'acquisto di "nuovi motori", con una potenza inferiore a quella dismessa e con rendimenti e conseguente impatto ambientale notevolmente inferiore, in modo da assicurare per i prossimi 5 anni una centrale in grado di garantire il servizio di soccorso conformemente ai parametri di affidabilità richiesti da Terna.
"Il progetto - affermano gli amministratori straordinari della Sippic - è stato già portato all'attenzione del Ministero per lo Sviluppo Economico, dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, degli assessorati regionali e provinciali competenti al rilascio delle autorizzazioni e delle due amministrazioni isolane che ne hanno apprezzato l'impostazione e condiviso le finalità". Inoltre saranno istallate colonnine di ricarica per veicoli elettrici e saranno realizzati dispositivi che favoriscano la diffusione degli impianti fotovoltaici. Tra i progetti futuri lo smantellamento dell'impianto di dissalazione, attualmente in disuso, sostituendolo con una palazzina tecnologica dove inserire, accanto alla cabina di collegamento con Terna, quella serie di dispositivi funzionali allo sviluppo anche a Capri di una "smart grid".
"Se l'isola di Capri non vorrà correre il rischio di restare senza energia (per rotture casuali o per manutenzioni programmate), dovrà prevedere la presenza della centrale come gruppo di soccorso almeno per i prossimi 5 anni, con una potenza tale da assicurare la copertura della punta estiva di fabbisogno", spiegano gli amministratori. Previsto l'acquisto di "nuovi motori", con una potenza inferiore a quella dismessa e con rendimenti e conseguente impatto ambientale notevolmente inferiore, in modo da assicurare per i prossimi 5 anni una centrale in grado di garantire il servizio di soccorso conformemente ai parametri di affidabilità richiesti da Terna.
"Il progetto - affermano gli amministratori straordinari della Sippic - è stato già portato all'attenzione del Ministero per lo Sviluppo Economico, dell'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, degli assessorati regionali e provinciali competenti al rilascio delle autorizzazioni e delle due amministrazioni isolane che ne hanno apprezzato l'impostazione e condiviso le finalità". Inoltre saranno istallate colonnine di ricarica per veicoli elettrici e saranno realizzati dispositivi che favoriscano la diffusione degli impianti fotovoltaici. Tra i progetti futuri lo smantellamento dell'impianto di dissalazione, attualmente in disuso, sostituendolo con una palazzina tecnologica dove inserire, accanto alla cabina di collegamento con Terna, quella serie di dispositivi funzionali allo sviluppo anche a Capri di una "smart grid".
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