Ecco come è andata l’interrogazione parlamentare presentare dal deputato di Latina Federico Fauttilli (Per l’Italia) in merito alle iniziative che il governo intreprenderà per fare luce sulla vicenda dei rifiuti tossici interrati nel basso Lazio, sulla scorta di quanto emerso dalle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone.
PRESIDENTE. Il deputato Fauttilli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00729, concernente iniziative per disporre indagini tecniche volte a verificare l’eventuale presenza di rifiuti tossico-nocivi nel territorio del Lazio meridional
FEDERICO FAUTTILLI. Signora Presidente, signor Ministro, le dichiarazioni del pentito di camorra, Carmine Schiavone, concernenti lo sversamento e l’interramento illegale di rifiuti di ogni genere, anche tossici e nocivi, addirittura radioattivi, nel territorio del basso Lazio, hanno suscitato sicuramente timore e sconcerto sia nelle popolazioni che nelle istituzioni locali.
In particolare, lo Schiavone racconta del sistema illecito di rifiuti tossici, destinati all’interramento illegale nelle campagne laziali e anche nelle discariche per i rifiuti solidi urbani.
Tali rivelazioni fanno riflettere sulla grave situazione in cui versa il territorio laziale, soprattutto sulle gravi conseguenze che tutto questo avrà per la salute di quelle popolazioni.
Questa interrogazione quindi, Ministro, è per sapere se non ritenga, lei ed il Governo, opportuno e necessario disporre, mediante le istituzioni preposte, indagini tecniche al fine di verificare l’eventuale illecita presenza di rifiuti tossico-nocivi sull’intero territorio del Lazio meridionale.
PRESIDENTE. Il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, ha facoltà di rispondere.
verbali_schiavone GIAN LUCA GALLETTI, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, intanto mi permetta di ringraziare l’onorevole interrogante, perché ci dà modo di parlare di un problema che non dobbiamo dimenticare. Io pochi giorni fa sono stato nella zona cosiddetta della «Terra dei fuochi». Ho avuto modo di parlare con la gente, di parlare con le istituzioni, di vedere l’avanzamento dei nostri progetti e voglio ribadire che questo, per quanto riguarda il mio Dicastero, è un problema nazionale, non è un problema dei campani, non è un problema laziale. Tutta l’Italia ha contribuito a «stuprare» quelle terre e tutta l’Italia oggi si deve fare carico della sistemazione di quelle terre, insieme ai cittadini della zona.Riguardo alla presenza di rifiuti tossico-nocivi nel basso Lazio, si rappresenta che le dichiarazioni fornite dai collaboratori di giustizia richiamate dall’interrogante si riferiscono a presunte attività di sversamento e di interramento di rifiuti tossici e nocivi che hanno interessato un vasto territorio compreso tra le province di Napoli, Caserta e del basso Lazio, rivestendo, dunque, un carattere ultraregionale dal punto di vista sanitario ed ambientale. Il Ministero ha affrontato da subito la problematica per i territori principalmente interessati ricadenti nella regione Campania con il decreto n. 136 del 2012, dove sono stati previsti specifici interventi e attività volti a superare il problema. Anche con riferimento ai territori del basso Lazio, saranno sollecitate le autorità territoriali e gli organi tecnici competenti al fine di individuare le zone specifiche e i territori interessati dalla presenza di rifiuti tossici e verificare l’adozione delle necessarie misure di bonifica e messa in sicurezza dei luoghi.
verbali_schiavone GIAN LUCA GALLETTI, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, intanto mi permetta di ringraziare l’onorevole interrogante, perché ci dà modo di parlare di un problema che non dobbiamo dimenticare. Io pochi giorni fa sono stato nella zona cosiddetta della «Terra dei fuochi». Ho avuto modo di parlare con la gente, di parlare con le istituzioni, di vedere l’avanzamento dei nostri progetti e voglio ribadire che questo, per quanto riguarda il mio Dicastero, è un problema nazionale, non è un problema dei campani, non è un problema laziale. Tutta l’Italia ha contribuito a «stuprare» quelle terre e tutta l’Italia oggi si deve fare carico della sistemazione di quelle terre, insieme ai cittadini della zona.Riguardo alla presenza di rifiuti tossico-nocivi nel basso Lazio, si rappresenta che le dichiarazioni fornite dai collaboratori di giustizia richiamate dall’interrogante si riferiscono a presunte attività di sversamento e di interramento di rifiuti tossici e nocivi che hanno interessato un vasto territorio compreso tra le province di Napoli, Caserta e del basso Lazio, rivestendo, dunque, un carattere ultraregionale dal punto di vista sanitario ed ambientale. Il Ministero ha affrontato da subito la problematica per i territori principalmente interessati ricadenti nella regione Campania con il decreto n. 136 del 2012, dove sono stati previsti specifici interventi e attività volti a superare il problema. Anche con riferimento ai territori del basso Lazio, saranno sollecitate le autorità territoriali e gli organi tecnici competenti al fine di individuare le zone specifiche e i territori interessati dalla presenza di rifiuti tossici e verificare l’adozione delle necessarie misure di bonifica e messa in sicurezza dei luoghi.
PRESIDENTE. Il deputato Fauttilli ha facoltà di replicare.
FEDERICO FAUTTILLI. Signor Presidente, signor Ministro, io la ringrazio per la sua puntuale risposta, ma soprattutto per l’impegno assunto come Governo ad intervenire e per sollecitare gli enti territoriali interessati, sia a livello regionale, che provinciale. Lei, proprio nei giorni scorsi, come ha ricordato, si è recato a Taverna del Re, dove si è dichiarato colpito dalle piramidi di balle di rifiuti ed ha affermato che quello che è stato fatto nella «Terra dei fuochi» è un vero e proprio «stupro». Ma le assicuro che la situazione nel Lazio, soprattutto nel Lazio meridionale, anche per ragioni di contiguità con la Campania, potrebbe essere ugualmente drammatica. Il consiglio comunale di Cassino, proprio pochi giorni fa, il 27 marzo, ha approvato una delibera chiedendo all’unanimità l’intervento degli enti interessati. Credo che questa iniziativa del consiglio comunale di Cassino sia un’iniziativa condivisa da molti enti locali di quel territorio e credo che il Governo, ma anche la regione, non possono non intervenire e impegnarsi, ma urgentemente, affinché questo accada. Desidero anche ricordare che quest’Aula, nel mese di dicembre, in occasione della conversione in legge del decreto-legge sulla «Terra dei fuochi», ha approvato pure un ordine del giorno in cui impegnava il Governo in questo senso. Credo, quindi, che sia arrivato il momento per fare in modo che questi impegni diventino realtà. Cesare Lugli | apr 02, 2014 http://www.h24notizie.com/news/2014/04/02/rifiuti-tossici-il-ministro-dellambiente-per-il-basso-lazio-misure-da-terra-dei-fuochi/
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