martedì 1 aprile 2025

anticipazioni de il fatto quotidiano in edicola. Francia, Marine Le Pen condannata per frode all'Ue non potrà partecipare alle presidenziali 2027. Guerra Russia-Ucraina, Putin firma la leva per 150 mila reclute, Zelensky pensa alle elezioni

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-31-marzo-2025/


La giornata in cinque minuti

FRANCIA, LE PEN CONDANNATA PER FRODE All’UE DOVRÀ RINUNCIARE A CORRERE PER LE PRESIDENZIALI 2027. LA RUSSIA SOLIDALE: “DEMOCRAZIA CALPESTATA”. Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, che un tempo rappresentava l’estrema destra francese, è stata condannata a quattro anni, di cui due senza condizionale, e dichiarata ineleggibile per cinque anni. Come conseguenza diretta, Le Pen non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027, su cui lei stessa contava, essendo considerata tra le favorite. La condanna deriva – come hanno evidenziato i giudici – dal “ruolo centrale” avuto da Le Pen“nel sistema” illegale concepito dal RN per appropriarsi dei soldi del Parlamento europeo. Il tribunale ha inoltre evocato “una turbativa dell’ordine pubblico e del funzionamento democratico” dell’Assemblea Ue. Oltre la solidarietà del suo partito, Le Pen ha ottenuto anche quella di Melenchon, a capo dell’estrema sinistra francese: “La decisione di rimuovere un rappresentante eletto dovrebbe spettare al popolo”. In ambito internazionale, mano tesa dalla Russia: “Sempre più capitali europee stanno seguendo la strada del calpestamento delle norme democratiche” dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha espresso solidarietà alla leader del Rassemblement National (Rn): “Je suis Marine!” ha scritto su X. Il partito di Orban, Fidesz, milita insieme al Rn nel gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo. Sul Fatto di domani troverete altri particolari sulla condanna di Le Pen – il suo avvocato ha già annunciato che farà appello – e un approfondimento sulle ricadute politiche che avrà la sentenza.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY AVVIA LE FASI PER IL VOTO IN ESTATE SE SI ARRIVERÀ ALLA TREGUA. PUTIN FIRMA IL DECRETO SULLA LEVA DI 150 MILA RECLUTE. L’Economist anticipa che il presidente ucraino Zelensky sarebbe pronto ad avviare i preparativi per le elezioni, se in estate si arriverà ad una tregua con la Russia. Si tratterebbe di una apertura del leader, criticato per aver rinviato il voto in virtù della legge marziale imposta durante il conflitto. Entro il prossimo 5 maggio la Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, dovrà votare se estendere o meno la legge. Secondo il magazine, Zelensky ha presieduto una riunione la scorsa settimana lasciando intendere di voler procedere velocemente per lasciare poco tempo all’opposizione di organizzarsi. Sul tema della tregua però non ci sono novità, tanto che ieri il presidente americano Donald Trump ha minacciato di imporre dazi alla Russia e ai Paesi che acquistano petrolio da Mosca, se entro un mese non sarà entrato in vigore il cessate il fuoco. Nello stesso tempo, il tycoon si dice sicuro che Putin non si rimangerà la parola sulla possibilità di giungere alla tregua. Oggi dal Cremlino confermano che il presidente Putin è disponibile ai contatti con Trump, ma che ancora non ci sono appuntamenti in agenda. Tuttavia, Il presidente russo ha firmato un decreto sulla leva di primavera per cui saranno reclutati in 150mila, russi fra i 18 e i 30 anni di età. Sul giornale di domani leggerete altre notizie sul conflitto nell’Est, e un approfondimento su come le aziende europee possono giocare un ruolo nella politica di riarmo dell’Unione.


LA PIAZZA DEL 5 APRILE INVOCATA DAI 5S CONTRO IL RIARMO. LA CGIL SI SFILA, CONTE POLEMIZZA ANCORA CON CALENDA. In vista dell’iniziativa del 5 aprile, invocata dal Movimento 5 Stelle contro le politiche di riarmo dell’Unione europea, legate al conflitto in Ucraina, l’ultima a lanciare l’appello è l’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi: “Il 5 aprile è una data molto importante per tutti. Scendiamo in piazza per la pace, per dire no all’acquisto e alla vendita di armi. E’ importante perché queste scelte determinano il nostro presente, il nostro futuro e quello dei nostri figli. L’Italia deve scegliere se indebitarsi per comprare armi o piuttosto impegnarsi per trovare una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina e all’occupazione russa”. Se gli ex parlamentari del Polo Progressista Loredana De Petris , Stefano Fassina e Paolo Cento hanno aderito, non così farà la Cgil. Il segretario del sindacato, Maurizio Landini dice così al Corriere della Sera: “La Cgil non aderisce a manifestazioni di partito. Poi, le singole persone faranno quello che ritengono più opportuno. Noi siamo rispettosi di questa e di altre iniziative contro il riarmo”. Intanto prosegue la polemica tra il leader dei 5S, Giuseppe Conte, e Carlo Calenda, confermato lo scorso fine settimana segretario di Azione. Dal palco, Calenda aveva invocato la fine del movimento. “Calenda ha detto una cosa gravissima – ha dichiarato Conte – profondamente antidemocratica, perché non si invoca la cancellazione di un Movimento e di milioni di cittadini che lo votano. E mi dispiace che sui giornali non ho letto parole di condanna: i liberali sono tutti spariti?”. Sul giornale di domani troverete le ultime novità sulle fasi che porteranno al raduno del 5 aprile.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Gaza, Hamas invita ad imbracciare le armi in tutto il mondo contro gli Stati Uniti. Israele, Netanyahu interrogato sul Qatargate. Hamas ha invitato oggi i suoi sostenitori in tutto il mondo a imbracciare le armi e a combattere il piano del presidente Donald Trump, che immagina di trasferire più di due milioni di abitanti di Gaza in Egitto e Giordania. Nella Striscia, la guerra prosegue. Secondo Al Jazeera, ci sono stati altri dieci morti tra i civili, di cui tre bambini. In Israele, il primo ministro Netanyahu è stato ascoltato dagli investigatori nel quadro dell’indagine sul Qatargate, riguardante i presunti legami illeciti tra i suoi collaboratori e il governo di Doha.

Roma, rogo in una concessionaria Tesla, indagine su una possibile matrice dolosa. Non si esclude alcuna ipotesi in merito all’incendio scoppiato, nelle prime ore di questa mattina, in una concessionaria Tesla in via Serracapriola, a Roma. Sono state distrutte 17 auto. Gli accertamenti sono condotti dalla polizia, la Procura attende un rapporto dai vigili del fuoco.

Pavia, omicidio Chiara Poggi: il 9 aprile incidente probatorio con la comparazione del Dna di Sempio. La gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha accolto la richiesta dei pm di un incidente probatorio nelle nuove indagini su Andrea Sempio per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Oltre alla comparazione tra il Dna di Sempio e i risultati del materiale trovato su unghie e dita della vittima, saranno vagliate anche analisi genetiche ad ampio raggio su una lista di reperti.

Myanmar colpito dal terremoto, le vittime salgono a 2.056. In continuo aggiornamento il numero delle vittime in seguito al sisma di magnitudo 7.7 in Birmania. Secondo le cifre fornite dalla giunta militare, sono più di 2.000 le vittime, oltre 3.400 i feriti. Proseguono le ricerche dei dispersi, nelle ultime ore sono state salvate tre persone sotto le macerie, tra cui un bambino.

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