tratto da https://ambientenonsolo.com/istat-stima-laccessibilita-dei-comuni-alle-principali-infrastrutture-di-trasporto/
ISTAT stima l’accessibilità dei comuni alle principali infrastrutture di trasporto
Il tema dell’accessibilità alle infrastrutture, intesa come possibilità di cittadini e imprese di accedere ai relativi servizi, ha assunto nel tempo una crescente rilevanza. In particolare, l’accessibilità ai nodi infrastrutturali permette di avere una visione del territorio basata sulle capacità di accesso e di utilizzo delle diverse tipologie di reti viarie (stradale, ferroviaria, marittima e aerea) e/o delle diverse infrastrutture presenti in un determinato contesto territoriale.
Lo studio dell’accessibilità è strettamente connesso anche al tema della perifericità/marginalità dei territori, concetti alla base delle strategie di policy e della pianificazione territoriale. La maggiore o minore facilità di accesso ad una infrastruttura incide sulla qualità della vita per i cittadini e sulla competitività e produttività delle imprese.
L’accessibilità può essere declinata secondo diversi punti di vista. Il concetto generale che lega tutte le differenti misurazioni è che un punto/luogo è tanto più accessibile quanto più risulta facile da raggiungere.
Ciò implica che la misura base per il calcolo di un qualsivoglia indicatore legato al concetto di accessibilità è la distanza tra punti di origine e punti di destinazione, che può essere calcolata sia in termini di distanza fisica, sia in termini di tempi di percorrenza. Gli altri elementi necessari sono, naturalmente, i punti di origine e destinazione tra cui misurare tali distanze.
ISTAT ha quindi effettuato un’analisi che fornisce un set di misure dell’accessibilità dei Comuni alle principali infrastrutture di trasporto, avendo a riferimento la geografia amministrativa al 1° gennaio 2021 (7.903 Comuni). Le infrastrutture di trasporto utilizzate sono:
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