giovedì 29 agosto 2024

Il Fatto di domani. Medio Oriente, Borrell (Ue) propone sanzioni per i ministri israeliani che "alimentano odio". Pensioni in Italia, tutte le promesse a vuoto di Salvini (Lega)

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-29-agosto-2024/

La giornata in cinque minuti

MEDIO ORIENTE, L’UE IPOTIZZA SANZIONI CONTRO MINISTRI ISRAELIANI CHE LANCIANO “MESSAGGI DI ODIO”. WEST BANK, l’IDF UCCIDE IL “RICERCATO NUMERO 1”. “Ho avviato le procedure per chiedere agli Stati membri se considerano appropriato includere nella lista delle sanzioni alcuni ministri israeliani che lanciano messaggi d’odio inaccettabili contro i palestinesi e proposte che vanno chiaramente contro la legge internazionale e incitano a commettere crimini di guerra”. L’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, a Bruxelles riprende il tema dell’ultradestra religiosa al governo dello Stato ebraico che sostiene le violenze dei coloni, lancia provocazioni sulla Spianata delle moschee e fa di tutto per far saltare la tregua. La guerra si protrae dal 7 ottobre, giorno del massacro in Israele firmato da Hamas, con 1.200 morti e la cattura di centinaia di ostaggi. Il ministro degli Esteri, Israel Katz ha attaccato Borrell, accusandolo di “mentire” sulle evacuazioni forzate dei palestinesi dalla Cisgiordania. Il ministro sostiene di aver chiesto l’evacuazione delle zone in Cisgiordania, ma solo dove sono in corso operazioni dell’esercito. A proposito delle attività militari iniziate ieri, l’Idf conferma di aver ucciso Muhammad Jaber, a Tulkarem: per Tel Aviv, era il terrorista ricercato numero uno nel West Bank. Sul Fatto di domani leggerete le ultime sul conflitto in Medio Oriente e sui raid in Cisgiordania: secondo l’agenzia palestinese Wafa, al momento i morti sono 17. Da Istanbul, in Turchia, uno dei leader di Hamas, Khaled Meshaal, ha invitato i fondamentalisti a riprendere gli attacchi kamikaze in Israele.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, BORRELL (UE): “RIMUOVERE LE RESTRIZIONI A KIEV SUGLI OBIETTIVI DA COLPIRE CON LE NOSTRE ARMI”. L’UNGHERIA: “È UNA PROPOSTA FOLLE”. AL FRONTE. MOSCA CONQUISTA UNA PARTE DI CHASIV YAR. A Mosca ripetono: eravamo pronti al dialogo con Kiev, ma l’offensiva nella regione di Kursk ha bloccato tutto. Eppure, una possibilità potrebbe ancora esserci. L’agenzia Ansa, citando una fonte diplomatica europea offre questo scenario: “Il ritardo nella consegna degli aiuti militari può essere facilmente percepito dagli ucraini come una spinta verso i negoziati con la Russia e che si rende ora necessaria una via d’uscita dalla guerra, perché i soldi stanno finendo. Ma l’Ucraina vuole una chiusura alle sue condizioni. Ecco allora l’offensiva di Kursk, per avere qualcosa da negoziare con Mosca, visto che potrebbe essere costretta ad avviare le trattative prima delle elezioni americane”. A Bruxelles, l’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, ha proposto: “Dobbiamo rimuovere le restrizioni sull’utilizzo delle armi contro obiettivi militari russi. Le armi che abbiamo dato all’Ucraina devono essere pienamente utilizzabili e le restrizioni devono essere rimosse per permettere agli ucraini di prendere di mira i luoghi da cui partono gli attacchi russi. Altrimenti le armi sono inutili”. L’Ungheria lo attacca: “È uno sconsiderato”. Sul giornale di domani leggerete maggiori particolari sul conflitto nell’Est, con le notizie dal fronte, dove gli ucraini ammettono: i russi controllano circa il 40% di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk.


“SE NON ABOLIAMO LA FORNERO, SPERNACCHIATEMI”: PENSIONI, TUTTE LE PROMESSE MANCATE DI MATTEO SALVINI. Il segretario del Carroccio l’aveva detto, ad agosto 2022: “Se vinciamo le elezioni e non cancelliamo la Fornero facendo quota 41 siete liberi di spernacchiarmi”. Ora i nodi stanno arrivando al pettine: entro l’anno la maggioranza dovrà approvare la finanziaria, ma a settembre dovrà consegnare il Piano strutturale di bilancio al Parlamento e a Bruxelles. Il documento impegnerà l’Italia, per i prossimi 7 anni, a precisi vincoli di spesa, come soluzione alla procedura d’infrazione per deficit eccessivo. In sostanza, un taglio alla spesa di circa 13 miliardi annui. La Manovra costerà circa 25 miliardi, da finanziare per intero con tagli alla spesa o nuove entrate. Le pensioni assorbono quasi il 30 per cento della spesa pubblica: è su questo terreno che già da ferragosto la maggioranza si divide. Forza Italia vuole aumentare le minime a mille euro. Mentre la Lega spinge per Quota 41, cioè la possibilità di abbandonare il lavoro dopo 41 anni di contributi: ma dove trovare le risorse? La Lega infatti ha tirato il freno a mano proponendo “Quota 41 light”: ovvero, l’assegno calcolato integralmente con il metodo contributivo. Problema: così la pensione anticipata subirebbe un taglio del 20%. Non solo, la Lega – con il sottosegretario al Mef Federico Freni – è costretta a smentire la possibilità di allungare la cosiddetta “finestra mobile”: l’intervallo di tempo tra la maturazione dei requisiti e la riscossione del primo assegno. I sindacati annunciano battaglia. Le promesse della Lega, insomma, stanno franando. Sul Fatto di domani vi racconteremo i mirabolanti annunci del Carroccio in tema di pensioni, con l’abolizione della legge Fornero oramai diventata un miraggio.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Omicidio Verzeni, spunta un’altra pista: un 35enne è scomparso da Terno d’Isola la notte del delitto. Un commerciante di Terno d’Isola rafforza l’ipotesi di un omicidio occasionale e non premeditato. Secondo l’uomo, proprietario di un piccolo chiosco alimentare nel centro del paese, dalla notte dell’omicidio – il 30 luglio – qualcuno avrebbe fatto perdere le sue tracce. Si tratterebbe di un frequentatore abituale delle vie centrali di Terno d’Isola. La notte dell’omicidio, il commerciante avrebbe notato 10 persone: un gruppo noto ai residenti. Di queste, solo una sarebbe sparita dalla morte di Sharon. Si tratta di un uomo di 35 anni, secondo alcuni residenti legato allo spaccio di droga, come il resto del gruppo. Dopo la deposizione in caserma, il commerciante ha dichiarato al Corriere di Bergamo di aver subito minacce. Le indagini non hanno mai abbandonato la pista del violento o del balordo.

Naufragio Bayesian, lasciano l’Italia i tre indagati. Sarebbe diretto in Spagna James Cutfield, il comandante del veliero Bayesian colato a picco il 19 agosto davanti alle coste palermitane. Lo skipper, indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, potrebbe raggiungere la moglie a Maiorca. Assieme a Cutfield c’è Tim Parker Eaton, l’ufficiale di macchina finito nel registro degli indagati con le stesse accuse. Ieri pomeriggio avevano lasciato l’Italia altri membri del Bayesian, andati a Dubai, e il terzo indagato per il naufragio, Matthew Griffiths, che la notte della bufera era di guardia in plancia: la sua destinazione è stata Nizza, in Francia. A perdere la vita sono stati il magnate inglese Mike Lynch, la figlia Hannah (18 anni), l’avvocato Chris Morvillo e la moglie Neda, il banchiere Jonathan Bloomer e la moglie Judith e il cuoco di bordo, Recaldo Thomas.

Fine vita, Oppelli denuncia l’Asl di Trieste per tortura. Martina Oppelli, 49 anni, architetta, affetta da sclerosi multipla progressiva, ha presentato un esposto alla Procura di Trieste per rifiuto di atti d’ufficio e tortura nei confronti dei medici dell’azienda sanitaria universitaria giuliano isontina. Oppelli, dipendente da macchinari, farmaci e assistenza continua per le sue funzioni vitali, nei giorni scorsi aveva visto nuovamente respinta la sua richiesta di assistenza per il suicidio assistito.

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