venerdì 1 giugno 2018

PROFILO/ Sergio Costa, da terra dei fuochi all'ambiente Generale di CFS e CC, scopri' discariche e traffici ecomafie

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/acqua/2018/05/31/sergio-costa-da-terra-dei-fuochi-allambiente_7b41a15a-b526-474c-b100-c16796f34a21.html
Sergio Costa è nato a Napoli nel 1959. Si è laureato in Scienze Agrarie, con un master in Diritto dell'ambiente. Entrato nel Corpo Forestale, ne è diventato comandante regionale in Campania. Ed è in questo ruolo che all'inizio del Duemila ha guidato la sua indagine più famosa: quella sui rifiuti tossici interrati dal clan dei Casalesi nella cosiddetta Terra dei Fuochi, la piana agricola del Casertano al confine con Napoli.
Sposato, due figli, Costa si è occupato anche delle d...
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Sergio Costa è nato a Napoli nel 1959. Si è laureato in Scienze Agrarie, con un master in Diritto dell'ambiente. Entrato nel Corpo Forestale, ne è diventato comandante regionale in Campania. Ed è in questo ruolo che all'inizio del Duemila ha guidato la sua indagine più famosa: quella sui rifiuti tossici interrati dal clan dei Casalesi nella cosiddetta Terra dei Fuochi, la piana agricola del Casertano al confine con Napoli.
Sposato, due figli, Costa si è occupato anche delle discariche abusive nel Parco del Vesuvio e ha condotto indagini sul traffico internazionale dei rifiuti, in collaborazione con la Direzione nazionale antimafia.
Nel 2017, quando la Forestale è stata accorpata ai Carabinieri, è diventato generale di brigata dell'Arma. Oggi vive a Napoli.
Sul suo tavolo il neo-ministro troverà due dossier particolarmente scottanti, per i quali l'Italia è stata deferita dalla Commissione europea alla Corte di Giustizia: i continui sforamenti dei limiti per l'inquinamento atmosferico, in particolare per le polveri sottili Pm10, e il deposito unico nazionale delle scorie nucleari.
L'Italia è tenuta a farlo dalle norme europee, ma i vari governi non hanno mai osato affrontare l'argomento, a causa delle prevedibili proteste popolari.
Il Ministero dell'Ambiente ha poi voce in capitolo su tutte le grandi opere, con le Valutazioni di impatto ambientale (Via), senza le quali i cantieri non vanno avanti. Si pensi a Tav, Tap, Terzo Valico, Mose e tante altre. 

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