PISA - La realizzazione di un dipartimento per lo studio dei cambiamenti climatici sarà una delle prime sfide della neonata federazione fra Scuola Normale, Sant'Anna di Pisa e Iuss di Pavia. Un centro unico nel panorama universitario italiano che metterà in gioco le competenze dei tre atenei non solo nella climatologia ma anche per gli aspetti matematici, fisico-chimici, l'impatto sull'agricoltura, le ricadute economiche, la gestione del rischio, la scienza dei dati, la sensoristica, le telecomunicazioni e la robotica.
"Le diverse competenze dei tre atenei - ha sottolineato il direttore della Normale, Vincenzo Barone - sono un valore aggiunto e lo si vede da questi primi progetti. Sul tema del clima potremo utilizzare in sinergia gli strumenti tecnologici e informatici legati all'elaborazione di grandi masse di dati, su cui i tre atenei investono da anni. In questo contesto la Normale si occuperà più specificatamente dell'interazione tra clima e agenti inquinanti, con le problematiche di ambito chimico, fisico, biologico, matematico. Sono i primi passi per programmare un'offerta scientifica e formativa innovativa, che non vuole porsi in contrapposizione con quella di altre università italiane, ma semmai sperimentare nuovi modelli formativi, più internazionali e direttamente collegati alla ricerca".
"Le diverse competenze dei tre atenei - ha sottolineato il direttore della Normale, Vincenzo Barone - sono un valore aggiunto e lo si vede da questi primi progetti. Sul tema del clima potremo utilizzare in sinergia gli strumenti tecnologici e informatici legati all'elaborazione di grandi masse di dati, su cui i tre atenei investono da anni. In questo contesto la Normale si occuperà più specificatamente dell'interazione tra clima e agenti inquinanti, con le problematiche di ambito chimico, fisico, biologico, matematico. Sono i primi passi per programmare un'offerta scientifica e formativa innovativa, che non vuole porsi in contrapposizione con quella di altre università italiane, ma semmai sperimentare nuovi modelli formativi, più internazionali e direttamente collegati alla ricerca".
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