Rapporto SNPA 2018 - Suolo. In Italia, sono oggi irreversibilmente persi circa 23.000 km2 di suolo http://ambienteinforma-snpa.it/il-suolo/ #RapportoAmbiente #suolo #consumosuolo
Insieme ad aria e acqua, il suolo è l’elemento che permette la vita sulla terra. Fonte dell’alimentazione ed elemento chiave dei cicli geochimici, può essere distrutto fisicamente in tempi molto brevi o alterato chimicamente e biologicamente sino alla perdita delle proprie funzioni. Rappresenta la base fisica delle attività umane e, insieme al sottosuolo, fornisce le risorse necessarie per il sostentamento e lo sviluppo dell’umanità.
In Italia, sono oggi irreversibilmente persi circa 23.000 km2di suolo: il fenomeno continua a crescere, seppur con un sensibile rallentamento nella velocità di trasformazione.
Il JRC stima per l’Italia una perdita di suoloper erosione idrica superiore a 8,50 tonnellate/ettaro*anno (la media europea è di circa 2,46 tonnellate/ettaro*anno).
I siti di interesse nazionale (SIN) sono attualmente 40; quelli da bonificare registrati nelle anagrafi regionali sono circa 22.000 (il procedimento di bonifica è concluso per circa 10.000).
Nell’ambito delle procedure di bonifica dei SIN la fase di caratterizzazione del sito, in riferimento al suolo, è stata ultimata per il 65% della superficie totale dei siti mentre il procedimento di bonifica risulta concluso in modeste porzioni dei SIN.
Per quanto riguarda le attività estrattive, nel 2014 erano in vigore 143 concessioni minerarie, di cui solo 86 in produzione (la situazione attuale non dovrebbe discostarsi). Restano aperte le problematiche ambientali relative alle
centinaia di siti minerari abbandonati, 321 dei quali presentano un grado di rischio ecologico-sanitario alto e medio-alto.
Nel 2014, su 4.489 cave con autorizzazione in vigore, ne risultavano produttive solo 2.652.
centinaia di siti minerari abbandonati, 321 dei quali presentano un grado di rischio ecologico-sanitario alto e medio-alto.
Nel 2014, su 4.489 cave con autorizzazione in vigore, ne risultavano produttive solo 2.652.
Nonostante il suolo fornisca servizi ecosistemici di enorme valore e svolga funzioni ecologiche e socioeconomiche fondamentali, ancora non esiste una specifica normativa di riferimento per la sua protezione.
Nell’ultimo decennio, la comunità scientifica si è mobilitata per accrescere la consapevolezza sulla gravità dei fenomeni di riduzione della funzionalità dei suoli e di perdita totale delle coperture pedologiche.
Nell’ambito della Conferenza Rio+20, è stata riconosciuta la necessità di azioni urgenti per invertire il processo di degrado del suolo; il monitoraggio del territorio è presente nell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
A livello europeo è ripresa l’attività per definire un apparato normativo di protezione dei suoli; a livello nazionale è in discussione una legge relativa al consumo di suolo (disegno di legge n.2039), che riconosce l’importanza del suolo come bene comune e risorsa non rinnovabile, fondamentale per i servizi ecosistemici che produce, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
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