mercoledì 28 febbraio 2018

Pozzuoli, De Luca contestato con sacchetti di immondizia. Il governatore alla signora: “Cafona, si vergogni lei e i suoi antenati”

Al governatore della Campania Vincenzo De Luca, “abbiamo lanciato sacchetti di rifiuti, gli stessi con i quali pensa di gestire prebende e clientele in Campania, come ha mostrato l’inchiesta giornalistica ‘Bloody Money’ di Fanpage.it“. Lo scrivono, in una nota, gli attivisti dei comitati “Stop Biocidio” e “Laboratorio Insurgencia” che poco fa, a Pozzuoli (Napoli), si sono resi protagonisti della contestazione, al grido di ‘”camorrista”, contro il presidente della Regione. Se...
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Al governatore della Campania Vincenzo De Luca, “abbiamo lanciato sacchetti di rifiuti, gli stessi con i quali pensa di gestire prebende e clientele in Campania, come ha mostrato l’inchiesta giornalistica ‘Bloody Money’ di Fanpage.it“. Lo scrivono, in una nota, gli attivisti dei comitati “Stop Biocidio” e “Laboratorio Insurgencia” che poco fa, a Pozzuoli (Napoli), si sono resi protagonisti della contestazione, al grido di ‘”camorrista”, contro il presidente della Regione.  Secondo quanto si è appreso dalla Questura di Napoli, gli attivisti erano organizzati per lanciare i rifiuti contro il presidente nel corso di una conferenza stampa organizzata nello Stir di Giugliano in Campania (Napoli). Non essendoci riusciti hanno messo in atto la protesta contro il governatore nel suo successivo appuntamento, cioè in quello di Pozzuoli. I manifestanti sono riusciti a entrare nell’atrio dell’ospedale, subito dopo l’inizio della cerimonia per l’inaugurazione del nuovo reparto di urologia, muniti di vari sacchetti di immondizia. Dal fondo della sala hanno inveito contro De Luca, lanciandogli contro due sacchetti: uno è stato deviato con un braccio dal sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, che era accanto al governatore, l’altro è finito sotto il palco.  “Non ci facciamo impressionare ed intimidire da queste imbecillità – ha replicato il governatore –  Verranno querelati per diffamazione. Queste sono azioni di plebeismo e camorrismo. Tentativi di sabotaggio del nostro lavoro, messe in atto per fare provocazione. Coinvolti anche i miei familiari e mio figlio. Ho già detto a questi signori che se vogliono fermarmi devono spararmi alla testa“. Il governatore ha avuto anche un’animata discussione con una signora che lo contestava: “Lei è una cafona – ha detto dal palco – lasci il nome e cognome e avrò modo di querelarla. Si vergogni lei e tutti i suoi antenati”
Nella nota, gli attivisti annunciano anche una manifestazione in piazza a Napoli per il prossimo 24 marzo, “con i comitati che da anni si battono contro il biocidio e gli affari sulla gestione dei rifiuti in Campania, per dire che Vincenzo De Luca se ne deve andare a casa. Nelle prossime settimane manifesteremo in diversi punti della provincia ricordando al governatore che quello che si deve ringoiare sono le sue squallide frequentazioni e gli affari su cui ha messo le mani”.

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