Una quercia grande del Bosco di Santo Pietro. © Renato Carella |
Questo l'obiettivo dell'associazione Ramarro Sicilia, che vuole rigenerare il territorio e l'ambiente della regione più a Sud d'Italia sensibilizzando i cittadini con varie iniziative. In questi 40 giorni di raccolta fondi devono raggiungere 3500 euro per l'acquisto e la messa in dimora di mille piantine della Macchia Mediterranea, molte delle quali saranno composte da piccole querce, con la speranza che crescano rigogliose.
La campagna di crowdfunding partirà sulla piattaforma Eppela dal 15 novembre al 25 dicembre. Un piccolo regalo di Natale per la natura e, perché no, anche per noi. Bastano già 5 euro a persona per contribuire a rinaturare un lembo dell'antico Bosco di Santo Pietro. Nel caso di mancato raggiungimento del budget le cifre donate verranno restituite.
"Il Bosco è un bene comune, è condivisione di impegni e soddisfazioni per noi e per i nostri figli." scrivono sul sito dell'associazione. "Sii parte di esso, perché il Bosco ha bisogno di te e ti chiede di esserne parte attiva e integrante. Il progetto che qui vi invitiamo a sostenere riguarda il ripristino dell’antico manto boschivo della Macchia mediterranea con l’impianto prevalente di Querce da sughero, Lecci, Carrubi e Roverelle e il progressivo diradamento di pini ed eucaliptus in quanto piante estranee a quell’habitat".
"Piantiamo insieme il Bosco del Terzo Millennio?" chiedono nella loro campagna di raccolta fondi, una forma di comunicazione che cerca di farsi notare anche a livello internazionale per far conoscere anche al di fuori del Belpaese l'esistenza del Bosco di Santo Pietro, delle sue condizioni di 'prezioso relitto' e dell'opportunità di condividerlo e conservarlo come bene comune. Il Bosco di Santo Pietro si trova a Caltagirone ed è una delle piu' grandi e favolose aree di Macchia Mediterranea e di biodiversità.
Come spiega anche l'associazione la Macchia Mediterranea costituisce una delle maggiori espressioni di biodiversità del Pianeta che si distingue per le sue valenze naturalistiche, storiche e culturali ma a forte rischio di estinzione a causa delle minacce che vanno dagli incendi dolosi all’inquinamento, dalla caccia di frodo all’abbandono del territorio, dal taglio degli alberi alla speculazione edilizia e al pascolo abusivo.
"Troppo spesso diamo per scontato che il bosco esiste e che è bello ma...cucu! Dietro c'è chi lotta contro gli incendi, la caccia abusiva eccetera" ci spiega con un pizzico di ironia Marco Interlandi, project manager dell'associazione Ramarro Sicilia.
Il 21 novembre, Giornata nazionale dell'albero, ci sarà la firma della Carta del comuni custodi della Macchia mediterranea, a Caltagirone. Iniziativa che punta ad impegnare tutti i sindaci dei comuni siciliani nella promozione, conservazione e tutela della tipica Macchia Mediterranea.
Per qualsiasi informazione la mail è associazioneilramarro@gmail.com http://ecodellaterra.blogspot.it/2016/11/macchia-mediterranea-sicilia-crowdfunding.html
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