sabato 3 settembre 2016

Latina e l'albero di eucaliptus Altro che “Gigante Buono”, l’albero “di fondazione” di via Quarto era un “Gigante Nuovo”.

L’albero diventato il simbolo del “Gigante Buono” è, come è stato detto, un “antico patriarca”, una pianta risalente al periodo di fondazione, oppure negli anni settanta non era nemmeno visibile nelle fotografie aeree. La storia di come, per sensibilizzare la cittadinanza verso il consumo del suolo potrebbe essersi invece consumata una delle più grandi bufale degli ultimi anni. Quanto era antico “Euk”, “Gigante Buono” abbattuto a via Quarto? E c’era bisogno di speculare sulla storicità di questo simbolo per manifestare una giusta causa?

Correva l’anno 2005, e così come sarebbe accaduto circa nove anni dopo, si stava “celebrando” una specie di veglia funebre per un albero di eucalipto che, secondo le testimonianze di chi lo aveva visto, sarebbe stato enorme. “Un colosso risalente all’epoca
della Fondazione - si diceva - un vero gigante”. Da quello che narrano le cronache dei giornali, l’orazione funebre sarebbe stata recitata da Antonio Pennacchi, che accusava di “ecocidio” coloro che avevano osato tagliare “quell’antico patriarca”. La similitudine tra quella situazione del 2005 e quella del 2014, in cui un albero dello stesso tipo è stato abbattuto per fare posto ad una palazzina di cinque piani potrebbe forse aver suggerito e suggestionato i fatti che si sono verificati. Perché, è dal 2014 che l’albero di via Quarto - ribattezzato “EuK”, dai militanti dell’associazione civica “Il Gigante Buono” - viene descritto come un albero quasi secolare, un enorme albero “che per abbracciarlo occorrevano due persone” e che doveva essere alto “almeno trenta metri” (curiosamente la stessa descrizione usata per via Emanuele Filberto da Pennacchi nel 2005). Alcuni giornali, infatti, gli hanno dato perfino un anno di nascita certo, ovvero, il 1942. “L’albero aveva 72 anni” scriveva Radio Luna nel suo sito nel 2014). Un attimo dopo che l’ultimo pezzo di legno era caduto a terra infatti, si è subito sparsa la notizia che l’albero avesse (nel 2014) 72 anni, ma le fonti sono discordanti: secondo Mauro Maulucci, infatti l’albero era lì “da oltre sessant'anni” (“Buongiorno Latina”, 27 ottobre 2014). Secondo il “Messaggero”, l’albero era ancora più antico, risalente niente di meno che dal periodo della stessa fondazione della città (quindi 1932, di conseguenza oggi dovrebbe avere niente di meno che 84 anni circa). Il “Gigante Buono”, come associazione, non ha mai confermato né smentito la data di nascita di questo albero, ma spesso è stato detto e scritto che l’albero tagliato per fare posto alla palazzina di Massimo Riccardo fosse quantomeno storico. Secondo lo stesso costruttore Riccardo, però, quell’albero era “poco più che un arbusto”. A vederlo in piedi non sembrava, ma in un certo senso gli alberi erano due, poiché era un corpo con due tronchi. Nel corridoio dell’ufficio urbanistica (secondo piano del municipio), c’è una grande foto aerea di Latina la cui data riportata è del 1970. Certo, le foto vecchie sono difficili da interpretare, e quindi ci occorre come indizio, sostanzioso, ma forse non determinante, per comprendere una cosa: ma quanti anni aveva davvero il famoso “Gigante Buono?”. Può sembrare un dettaglio di poco conto, ma perché nelle immagini aeree del 1970 non si vede un albero che, secondo la leggenda metropolitana dovrebbe avere in quel periodo almeno 40 anni? Che sia di “fondazione” o meno, poco importa per alcuni, perché l’attivismo del “Gigante Buono” è stato indubbiamente utile per sensibilizzare le persone verso lo sfruttamento del verde in edilizia. L’associazione oggi è in un periodo di stasi apparente, intenzionata a distanziarsi politicamente dopo che alcuni dei suoi esponenti più significativi hanno preso largamente una posizione politica, mentre il resto del gruppo si sforza di mantenersi equidistante. Bruno Mucci, che figura nella gestione del sito di Latina Bene Comune, Cristina Leggio, oggi assessore, Alessandra Frezza, la “vicina” più prossima del Gigante Buono, prima che venisse abbattuto, il cui appartamento oggi rischia di essere “oscurato” dal progetto del costruttore Riccardo. Le immagini possono fuorviare, e quindi lo scrivente potrebbe essere in errore. Oppure, l’albero potrebbe essere rimasto invisibile, per qualche motivo, per i suoi primi trenta o quarant'anni di vita, fino alla foto aerea del 1970. Oppure ancora, l’albero di “Fondazione”, come in molti lo hanno descritto in questi anni, altro non era che una pianta molto più giovane. Certo, avrebbe meritato miglior fortuna, comunque la si pensi, ma da quel che si può vedere in queste immagini, la caratura “storica” che si è voluto dare a questo fatto, potrebbe essere una bufala clamorosa. https://www.facebook.com/notes/ivan-eotvos/altro-che-gigante-buono-lalbero-di-fondazione-di-via-quarto-era-un-gigante-nuovo/846475955487795

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