Gli
indagati arrestati dalla Mobile hanno presentato ricorso avverso
l’ordinanza
Nuova
battaglia davanti al Tribunale delle Libertà che si riserva
Hanno
presentato tutti ricorsi
al
Tribunale del
Riesame
gli indagati che
erano
finiti agli arresti domiciliari
per
lo scandalo Indeco, in
esecuzione
di un’ordinanza di
custodia
cautelare emessa dal
gip
Giuseppe Cario su richiesta
del
pm Luigia Spinelli e notificata
dalla
Squadra Mobile che
aveva
eseguito le indagini. Nei
giorni
scorsi si era svolto l’inter -
rogatorio
di garanzia per tutti e
sei
gli indagati, tra cui Vincenzo
D’Aprano,
componente del Cda
di
Indeco, l’unico ascoltato a
Latina
mentre gli altri erano
stati
interrogati per rogatoria tra
Milano
e Monza. D’Ap ra no
aveva
respinto le accuse, sostenendo
che
la sua non è stata una
truffa,
anzi la sua condotta è
stata
legale sotto diversi punti di
vista.
L’accusa contestata nei
confronti
di D’Aprano e degli
altri
indagati è quella di frode in
pubbliche
forniture e poi anche
di
truffa oltre a quella di falso.
La
misura cautelare aveva colpito
oltre
a D’Aprano anche
altre
persone.
La
svolta all’inchiesta risale allo
scorso
ottobre in occasione
della
notifica delle prime misure
cautelari;
in quel frangente gli
investigatori
della polizia avevano
sequestrato
una serie di documenti
interessanti
relativi all’in -
chiesta
che poi aveva portato a
dei
nuovi arresti tra cui le due
sorelle
gemelle Paola e Simona
Grossi,
il fratello Andrea, la madre
Marina
Cremonesi, vedova
del
Re delle Bonifiche in Lombardia
e
poi Paolo Titta e Vincenzo
Cimini,
rispettivamente presidente
del
Cda della Indeco e
componenti
del Cda della Green
Holding.
Il
collegio difensivo ha presentato
ricorso
ai magistrati romani
che
non hanno ancora sciolto la
riserva
e anche in questa circostanza
puntano
all’annullamento
della
misura cautelare. Già nel
corso
della prima tranche
dell’inchiesta
il Riesame aveva
rimescolato
le carte sparigliando
il
tavolo, adesso si attende una
nuova
decisione da Roma ma la
sensazione
è quella di un’impal -
catura
accusatoria ben robusta
destinata
probabilmente a reggere.
IL
QUOTIDIANO - Venerdì 12 Dicembre 2014
11 Latina
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