lunedì 19 maggio 2014

Beni comuni: acqua, casa, laguna e cultura, le voci dal corteo


—Valerio Renzi, ROMA, 17.5.2014 http://ilmanifesto.it/beni-comuni-acqua-casa-laguna-e-cultura-le-voci-dal-corteo/ Movimenti. Parlano i protagonisti delle lotte per l'acqua pubblica, per il diritto all'abitare, contro le grandi navi nella laguna di Venezia e degli spazi culturali come il Teatro Valle e l'Angelo Mai a Roma I VETE­RANI DEL REFE­REN­DUM NON DEMOR­DONO, PRONTA UNA NUOVA LEGGE DI INI­ZIA­TIVA POPOLARE «Tre anni dopo la vit­to­ria del refe­ren­dum il movi­mento per l’acqua c’è e que­sta mani­fe­sta­zione lo dimo­stra». Ad aprire il cor­teo pro­prio quelle ban­diere blu che hanno inse­gnato ad un paese intero cosa sono i beni comuni e che è neces­sa­rio lot­tare per difen­derli. Sono tanti i fronti su cui i comi­tati sono ancora impe­gnati, prima di tutto l’attuazione dei refe­ren­dum, disat­tesi a tutti i livelli. «Stiamo lot­tando ter­ri­to­rio per ter­ri­to­rio per la ripub­bli­ciz­za­zione del ser­vi­zio idrico e con­tro la nuova tarif­fa­zione che, sotto la for­mula degli oneri finan­ziari, man­tiene di fatto la remu­ne­ra­zione del capi­tale in bolletta». Il Forum ita­liano dei movi­menti per l’acqua bene comune ha poi pre­sen­tato nuo­va­mente la legge d’iniziativa popo­lare per l’applicazione del risul­tato refe­ren­da­rio, appog­giata da 200 par­la­men­tari (alcuni demo­cra­tici, Sel e pen­ta­stel­lati). Ma il movi­mento per l’acqua è in piazza anche per andare al cuore del pro­blema: le polit­che di auste­rity e neo­li­be­ri­ste che impon­gono le pri­va­tiz­za­zioni. «Non abbiamo governi amici ma vogliamo discu­tere con tutti per rag­giun­gere i nostri obiet­tivi, ma non pos­siamo che stare all’opposizione del governo Renzi che applica i dick­tat di bilan­cio impo­sti dall’Unione Europea». zapata CASA. NO AL «PIANO LUPI», BAT­TA­GLIA SENZA TREGUA E’ stata una set­ti­mana intensa per i movi­menti per il diritto all’abitare mobi­li­tati da lunedì con­tro il Piano casa di Renzi e Lupi, in par­ti­co­lare con­tro quell’articolo 5 del prov­ve­di­mento che impe­di­sce agli occu­panti di casa di pren­dere la resi­denza e pre­vede il distacco delle utenze. «Oggi è impor­tante la pre­senza dei movi­menti per il diritto all’abitare – spiega Paolo Di Vetta dei Bloc­chi pre­cari metro­po­li­tani – Siamo in piazza assieme a tutti quelli che si bat­tono con­tro le dismis­sioni e le pri­va­tiz­za­zioni, che riguar­dano anche il patri­mo­nio immo­bi­liare con cui dagli enti locali al piano nazio­nale si vuole fare cassa». Un piano casa che, denun­ciano i movi­menti — non va oltre qual­che pal­lia­tivo per la dram­ma­tica emer­genza sfratti men­tre con­ti­nua a rega­lare affari alla lobby del mat­tone. «Lunedì tor­ne­remo in piazza – pro­se­gue Di Vetta – per far sen­tire la nostra voce men­tre il governo Renzi appro­verà il piano casa con il voto di fidu­cia e invi­tiamo tutti quelli che oggi sono in piazza a par­te­ci­pare». Con in par­la­men­tari impe­gnati nella cam­pa­gna elet­to­rale e il Movi­mento 5 stelle pronto a dar bat­ta­glia, il governo ha posto la fidu­cia sul prov­ve­di­mento per evi­tare brutte sor­prese in aula, dopo che venerdì scorso ha rischiato di andare sotto. L’appuntamento dei movi­menti è lunedì pros­simo per le 16 a Piazza Montecitorio. navi GRANDI NAVI. «FUORI I MOSTRI DALLA LAGUNA» La gior­nata dei comi­tati «No grandi navi» di Vene­zia è comin­ciata sotto il mini­stero delle Infra­strut­ture, in piazza Porta Pia, occu­pando le sca­li­nate dell’edificio per man­dando un segnale chiaro al mini­stro Mau­ri­zio Lupi e all’esecutivo: fuori le navi da cro­ciera dalla laguna. «Ora l’ultima deci­sione spetta al governo Renzi – dichiara Marco Bara­valle uno dei por­ta­voce del movi­mento vene­ziano – che pur­troppo sem­bra subal­terno alla logica delle grandi opere e alla lobby delle mul­ti­na­zio­nali delle cro­ciere. La nostra pro­po­sta è che sia costruito un porto fuori dalla laguna per tute­lare salute e ambiente, daremo bat­ta­glia con­tro l’ipotesi di sca­vare nuovi grandi canali. Sarebbe come fare pas­sare un’austrada in un bosco». A dare ragione ai No grandi navi anche la Valu­ta­zione d’impatto ambien­tale, resa pub­blica pochi giorni fa e che boc­cia sono­ra­mente lo scavo di nuovi canali. Dopo il cor­teo romano i comi­tati lan­ciano una nuova mani­fe­sta­zione di pro­te­sta: «Diamo appun­ta­mento a Vene­zia per il pros­simo 7 e 9 giu­gno per due giorni di grande mobi­li­ta­zione: tor­ne­remo a bloc­care le grandi navi e la laguna». corsa SPAZI CUL­TU­RALI. DAL VALLE OCCU­PATO ALL’ANGELO MAI LIBE­RATO, I «PODI­STI» DELL’ARTE MOVI­MEN­TANO IL CORTEO Il set­tore del cor­teo più movi­men­tato, colo­rato e rumo­roso è quello ani­mato dalla rete dei tea­tri occu­pati (tra cui il Valle, Macao, il Cinema Palazzo e l’Angelo Mai) e da diversi cen­tri sociali romani. Die­tro lo stri­scione «Com­mo­ners of Europe rise up» e tra le ban­diere dell’Europa Pirata, dove tra le stelle è stato aggiunto un jolly roger, sfi­lano i «podi­sti per i beni comuni» con appo­site pet­to­rine con i nomi di arti­sti, poeti, scrit­tori. «Una maniera comu­ni­ca­tiva per dire che ‘il movi­mento fa bene’, e oggi ci siamo rimessi in movi­mento per dire che gli spazi abban­do­nati e la cul­tura sono beni comuni da riven­di­care e difen­dere», spie­gano. «L’accesso alla cul­tura e agli spazi sono una parte impor­tante del movi­mento sceso in piazza. Non a caso noi al Tea­tro Valle abbiamo fatto l’esperimento di una fon­da­zione per dire che il tea­tro che abbiamo occu­pato non è né pub­blico né pri­vato ma comune». Tra un inter­vento musi­cale e l’altro, dal micro­fono si ricorda che «la gior­nata di oggi si inse­ri­sce in una set­ti­mana di mobi­li­ta­zione a livello euro­peo per dire no alle poli­ti­che di auste­rità a pochi giorni dal voto – spiega Tiziano del cen­tro sociale Esc – C’è sem­pre più con­sa­pe­vo­lezza della neces­sità di riu­scire a por­tare le lotte sui beni comuni, con­tro le pri­va­tiz­za­zioni e per i diritti sul piano con­ti­nen­tale: solo così potremo bat­tere la Troika». http://ilmanifesto.it/beni-comuni-acqua-casa-laguna-e-cultura-le-voci-dal-corteo/

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