mercoledì 5 marzo 2014

centrale nucleare Fukushima: 2.000 lavoratori dell’impianto controllati per cancro alla tiroide

« inserito:: 25 Feb 14, 14:12:31 »

Fukushima: 2.000 lavoratori dell’impianto controllati per cancro alla tiroide
Traduzione di ProgettoHumus da http://www.japantimes.co.jp

Un team del ministero della Salute sta esaminando circa 2.000 lavoratori che hanno contribuito a liquidare le conseguenze del disastro nucleare alla centrale n.1 di Fukushima. Secondo un membro di questo team, questi sarebbero a rischio di contrarre il cancro alla tiroide.
L’obiettivo è quello di determinare come l’esposizione alle radiazioni ha avuto conseguenze sanitarie sugli addetti agli impianti, maggiormente colpiti rispetto ai residenti della zona che sono stati evacuati.

Tomotaka Sobue, un professore dell’Università di Osaka, membro del team ministeriale, ha annunciato l’avvio dello studio durante un raduno di ricerca internazionale svoltosi a Tokyo.
Sobue ha detto che verranno esaminati 1972 lavoratori per scoprire se questi sono affetti da grumi o patologie tumorali. Gli addetti ai lavori , impegnati nel  contenere le conseguenze dell’incidente di Fukushima, sono stati esposti a dosi di radiazioni superiori ai 100 millisievert.
Il team sottoporrà a controlli altri 2.000 lavoratori della Tokyo Electric Power Co, esposti a dosi più basse, per confrontarne i risultati con quelli del primo gruppo.
Lo iodio radioattivo,  rilasciato dai disastri nucleari, tende ad accumularsi soprattutto nelle ghiandole tiroidee ed in particolare nelle persone giovani.
La Prefettura di Fukushima ha esaminato le tiroidi di persone sotto i 18 anni, rilevando la presenza di patologie tumorali nel 33% dei casi.

Ma i partecipanti al raduno internazionale di Tokyo hanno espresso dubbi che questi valori siano attribuibili all’esposizione alle radiazioni dell’incidente del marzo 2011.

Gli esperti dicono che alcuni residenti di Fukushima hanno scoperto di avere il cancro grazie a sofisticate apparecchiature che sono state utilizzate per i controlli sanitari.
Per il momento, nessuno dei malati erano bambini ma, citando l’incidente nucleare di Chernobyl del 1986, gli esperti hanno detto che un aumento di cancro alla tiroide in questi soggetti si potrebbe registrare dopo 4 o 5 anni dall’incidente e che i neonati o bimbi che vivono nelle zone colpite hanno un alto rischio di poterlo sviluppare. http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2199

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