giovedì 5 agosto 2010

destra e Latina incompatibili con la qualità ambientale

NOTIZIE - LATINA
DIFFUSI I DATI ISTAT, IL CAPOLUOGO AL 99° POSTO SU 115 CITTÀ
Vivibilità e rispeto dell'ambiente Latina precipita in fondo alla classifica
Voto «zero spaccato» in attenzione all'ecocompatibilità.
Sono stati divulgati ieri dall'Istat i dati dell'ultimo decennio (2000-2009) riguardanti la condotta dei comuni capoluogo di provincia per vivibilità e rispetto dell'ambiente. La Città del Novecento è scesa di altre due posizioni, rispetto al 2008, verso il fondo della classifica: nel 2009, delle 115 città prese in considerazione dalle rilevazioni (fatta eccezione per L'Aquila), Latina è la numero 99, precedendo nel Lazio soltanto Frosinone (al 102° posto, risalita però di 4 posizioni). I principali indicatori sui quali si è basata la classifica dell'Istat sono stati, in rapporto alla densità di popolazione: la raccolta differenziata dei rifiuti, la densità di verde, la domanda di trasporto pubblico, i consumi di energia elettrica, la qualità dell'acqua e dell'aria, il numero medio dei mezzi di trasporto privati e il livello di rumore cittadino (e i relativi interventi effettuati dai comuni). «La valutazione della qualità dell'aria - si legge nel rapporto Istat - viene effettuata tramite apposite stazioni fisse, coordinate e gestite da un unico centro operativo in base a criteri omogenei, in cui sono installati degli strumenti automatici (analizzatori), ognuno dei quali consente di misurare la concentrazione di uno specifico inquinante». A Latina, la qualità dell'aria è risultata al 72° posto della classifica nazionale. Come si può spiegare questa débacle? Sicuramente da un insieme di circostanze che potrebbero vedere, come elementi di maggiore rilevanza, il tasso di motorizzazione tra i più alti in Italia (Latina è nella top ten dei comuni con più di 700 autovetture per mille abitanti, con un valore di 729,9 che supera la media nazionale - 617 - di quasi 113 veicoli) e, allo stesso tempo, la scarsa domanda di trasporto pubblico (che ne è, probabilmente, la conseguenza). Nel 2009, per trasporto pubblico, il capoluogo pontino era al 106° posto nella graduatoria nazionale e all'ultimo nella Regione Lazio. Non va meglio, inoltre, per il consumo di energia: i pontini sono al 107° posto come utilizzatori di pannelli solari, anche se il consumo generale rientra nella media nazionale. Alla 42esima posizione si stabilizza invece per quantità di rifiuti: Latina, nel Lazio, è seconda solo a Roma con i suoi 600,9 chilogrammi per abitante (contro i 654,1 capitolini). Riguardo alla «rumorosità» cittadina, il capoluogo sembra non essersi mai posto il problema: 0 interventi nell'arco del decennio (del resto come tutte le altre province laziali, tranne Roma con 1 intervento nel 2005, con l'applicazione di asfalto fonoassorbente). Ste.Bel.
5 agosto 2010 Il Tempo cronaca di Latina

9 commenti:

Anonimo ha detto...

si è vero! Uguale uguale a pontinia, stessi problemi, nella classifica tra comuni risulteremmo su 8170 8169esimi!

pop

giorgio libralato ha detto...

i danni prodotti dalla destra in provincia di Latina causeranno problemi per decenni

Anonimo ha detto...

è verissimo quello che affermi, ma non sono i soli a devastare il territorio e l'economia locale, vedi centro commerciale a mesa, i due musei costati cifre folli e ci costeranno altrettante cifre folli per tenerli aperti, la rotonda sulla pontina, un piano del commercio inesistente, un prg obsoleto e piani attutivi devastanti, ..... a senti a proposito di rotonde, come mai nessuno del comune s'è interessato della 48 invece per il centro commerciale di mesa si politici e tecnici comunali s'interessano con molta attenzione ed approvano infrastrutture stradali svincoli rotonde allargamenti in piena campagna sull'appia e migliare?
Come vedi i dilettanti incapaci maldestri e distruttori non sono solo a destra!

pop

Anonimo ha detto...

a meno chè tombolillo non sia passato al centrodestra?

pop

Anonimo ha detto...

stamattina ho letto l'articolo su La Provincia a proposito della rotonda sulla 48, ma perchè i giornalisti non approfondiscono il problema? esempio dovrebbero intervistare il Sindaco di Pontinia e chiedergli chi era presente come rappresentante del comune alla conferenza dei servizi a discutere il progetto d'adeguamento della 148 Pontina?
Allora si che farebbero un servizio alla comunità informando dei fatti accaduti e come nascono i problemi.

pop

Anonimo ha detto...

Liberi e Forti.
la gente mi dice: ma perchè il sindaco non si arrabia con i responsabili?

Perchè l'assessore, non si arrabia con il capo settore?

Se fosse successo a Cisterna , il sindaco avrebbe licenziato i responsabili.
A Pontinia sono quasi tutte rose e fiori. COME MAI?

Anonimo ha detto...

liberi e Forti
Arrabbia.

Anonimo ha detto...

ma non solo La Provincia, Latina Oggi, Il Territorio e non per ultimo questo blog che non approfondisce il tema o il problema quando l'errore è commesso da questa amministrazione di centrosinistra.
Possibile che nessuno si rende conto dei problemi seri che si protrarranno per decenni a danno della comunità e che nessuno dei diretti responsabili pagherà per questo?
Possibile che non esiste un opposizione politica seria impeganta a smascherare le fregnacce commesse da assessori e capi settori?
Questa pare una città morente sempre se non è già morta sotto l'effetto soporifero di questa maggioranza al potere da più di 15 anni.
Mi dite perfavore come un imprenditore locale o di fuori possa investire il suo denaro in un contesto politico ed economico limitato ad alcune operazioni speculative tendenti a favorire le multinazionali ammazza economie locali?
Mi dite come i giovani nati a Pontinia possano rimanere in questa città attratti da cosa da quali prospettive sociali culturali ed economiche?
Forse dai 500 posti di lavori offerti dal centro commerciale di mesa che mai nascerà? oppure dai due musei di vecchie cianfrusaglie? oppure dai 220 ettari di centrali elettriche di multinazionali straniere?
Perfino la comunità cattolica per le palme in piazza pioVI non ha detto nulla per salvarle, lasciate morire per sostituirle con ulivi!!??!!.
Allora mi domando ma che minkia serve vivere in questo luogo di gente disinteressata alla propria ricchezza al proprio futuro?

pop

giorgio libralato ha detto...

La miseria è per chi potrebbe fare e non lo fa pensando che siano sempre gli altri a non doverlo fare