mercoledì 11 marzo 2009

Pontinia è in Europa o in Papuasia?

La comunità europea continua a fissare obiettivi di riduzione delle
emissioni, per migliorare la qualità dell'aria e dell'acqua, per
prevenire il continuo aumento delle malattie dovute all'inquinamento,
a fissare limiti sulle nanoparticelle.
Pontinia evidentemente è in Papuasia, visto che nessuno propone di
diminuire le forti emissioni (al di sopra della media tollerabile e
della media provinciale e regionale), nè la più alta percentuale di
tumori femminili dell'apparato respiratorio delle donne nel Lazio o
dei tumori nel distretto che comprende anche Pontinia della provincia.
Anzi fenomeno dei fenomeni, si propone di aumentarle ulteriormente con
industrie che hanno un impatto rilevante e sopratutto con 2 centrali 2
a 200 metri di distanza una dall'altra a turbogas e a biomasse che
producono nanoparticelle, diossina e schifezze varie che alla salute
bene non fanno.
In qualche caso senza nemmeno valutare la produzione di nano
particelle o con dati sulle condizioni climatiche, atmosferiche delle
emissioni che sono "aggiornate" (Pontinia non è in Europa) almeno a 5
anni fa se non agli anni 1970.
Ma alla Asl di Latina, all'amministrazione provinciale non è nemmeno
arrivato il decreto legislativo 81 reso pubblico il 1 maggio 2008
visto che a settembre 2008 l'azienda che propone le biomasse dimostra
di non conoscerlo nell'apposito documento sulla sicurezza (si fa per
dire) e che nè la Asl, nè l'amministrazione provinciale lo notano.
Pontinia e Latina non sono nemmeno in Italia.
Pontinia 11 marzo 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

AMBIENTE:PARLAMENTO UE,LIMITI STRINGENTI EMISSIONI INDUSTRIE
(ANSA) - BRUXELLES, 10 MAR - Dall'Ue arrivano limiti piu' stringenti
per le emissioni inquinanti delle imprese. Il Parlamento europeo, con
402 voti favorevoli, 184 contrari e 54 astenuti ha chiesto modifiche
sostanziali alla direttiva proposta dalla Commissione sulla produzione
e la riduzione integrate dell'inquinamento delle attivita' industriali
per migliorare la tutela dell'ambiente, promuovere l'innovazione
tecnica, semplificare la legislazione e ridurre al tempo stesso gli
oneri amministrativi inutili. La normativa europea fissa regole per
evitare oppure, qualora non sia possibile, ridurre le emissioni nocive
nell'aria, nell'acqua e nel terreno e per impedire la produzione di
rifiuti. Le attivita' interessate riguardano, tra l'altro, gli
impianti di combustione, di raffinazione di petrolio e gas, di
gassificazione e di liquefazione di combustibili e di produzione di
coke. Ma anche la produzione e trasformazione dei metalli, l'industria
dei minerali (produzione di amianto, vetro e prodotti ceramici),
l'industria chimica, le cartiere, gli impianti di tintura dei tessili
e di concia delle pelli, i grandi macelli e gli allevamenti intensivi
di pollame e suini, la gestione dei rifiuti (trattamento, stoccaggio,
incenerimento e coincenerimento, rigenerazione, ricondizionamento e
recupero, incluse le discariche) e il trattamento di acque reflue.
Soddisfatto dell'esito del voto l'eurodeputato Enzo Lavarra (Pse)
secondo il quale oggi il Parlamento europeo ha avvalorato l'accordo
tra governo italiano, Regione Puglia e l'Ilva sulle emissioni di
diossina. Lavarra ha posto l'accento soprattutto sul fatto che
Strasburgo ha approvato un emendamento che impegna la Commissione
europea ad applicare in via prioritaria ''limiti restrittivi'' per le
emissioni di diossina e furani degli stabilimenti che producono
acciaio e ghisa. Anche per Roberto Musacchio (Gue) la direttiva e'
''un successo per l'ambiente''.(ANSA). PUC
10/03/2009 16:34


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2 commenti:

NO TURBOGAS! ha detto...

Bella connessione, non sò se l'hai fatto a posta, ma sai che in Nuova Guinea stanno disboscando le foreste (leggi qui: http://www.sdreng.it/tag/papua-nuova-guinea/)per il biodisel e per le piantagioni di palma di cui estraggono olio le multinazionali per farci di tutto e noi qui a Pontinia ci ritroviamo un progetto di centrale a biomasse. Da una parte tolgono e da noi vogliono bruciare! è il delirio dell'uomo consumis(grave errore della natura).

giorgio libralato ha detto...

Quello che preoccupa di più è che qualcuno gli dà pure credito....