giovedì 12 marzo 2009

Le centrali, il ministro e il partito che non c’è più

Le centrali, il ministro e il partito che non c’è più
Il nucleare bisogna farlo, saranno i tecnici a decidere, quindi non
esclude Latina come ubicazione della nuova centrale, così nelle
interviste del ministro in questi giorni a Latina e dintorni.
A Pontinia lo conoscono bene è il ministro (quando si occupava di
ambiente come oggi di infrastrutture) ha firmato, insieme a un
ministro dell’udc, il 5 dicembre 2005 il via della centrale a turbogas
di Pontinia.
La stessa via tanto criticata in consiglio comunale, nei comunicati
stampa, nelle assemblee e manifestazioni varie proprio da esponenti di
AN, come dell’UDC.
Anzi è stato annunciato l’interessamento del sottosegretario
all’ambiente di AN per impedire la realizzazione della turbogas.
Quanti esponenti di AN di Pontinia, che pubblicamente si battono
contro la turbogas, avranno approfittato della sua venuta a Latina per
ricordargli l’errore commesso?
Le cronache non ne parlano.
Magari sono gli stessi esponenti che sono favorevoli o contrari a
progetti come il centro commerciale a seconda dei momenti e della
platea.
Oppure, come per le biomasse, prima favorevoli, poi contrari, anche in
consiglio comunale, poi di nuovo favorevoli.
Oggi, riguardo le centrali a turbogas e a biomasse favorevoli o
contrari ? e domani? E in campagna elettorale? Quante volte ancora
cambieranno idea?

Giorgio Libralato

5 commenti:

Anonimo ha detto...

1- la più papabile è proprio Sabotino, perchè ha tutte le connessioni (linee elettriche alta tensione) verso tutte le direzioni geografiche d'Italia.
2- AN? che cosa è chi sono? sono stati acquistati in blocco da Berlusconi per formare un BLOB ammasso informe in grado di ingoiare e digerire tutto anche la monnezza.

NO TURBOGAS! ha detto...

ciao ti segnalo questa iniziativa:
http://blog.libero.it/KudaBlog/6668843.html
in sostanza si tratta di provare, per una volta, di giocare in proposta rispetto al governo con delle idee chiare su come migliorare la situazione ambientale del nostro paese. Vorrei che gli dessi un'occhiata, e se ti sembrano interessanti, che ci dessi una mano nella diffusione.

Per aderire puoi parlare dell'iniziativa nel tuo blog, e riportare qui le idee che nascono dai commenti, linkare questa lista di idee sottoscrivendole, commentare il post con le tue osservazione, segnalare l'iniziativa, votare OK su Oknotizie:
http://oknotizie.virgilio.it/info/58604a314e576a1e/incredibile_iniziativa_dei_blog_che_preparano_un_pacchetto_di_misure_per_salvare_l_ambiente_e_l_economia_italiana_.html

giorgio libralato ha detto...

risposta al commento di Anonimo. Per Borgo Sabotino qualcuno vuole prendere in giro la popolazione, guarda caso sono gli esponenti dello stesso partito, anzi ex. Per quanto riguarda la destra, cioè la maggioranza della carta assorbente che sono gli italiani non hanno bisogno di un politico, di un leader, ma di un padrone.
Il commento di No turbogas, grazie della segnalazione, avevo già letto il post nel tuo blog.

Anonimo ha detto...

UNIONE COMMERCIANTI
"Stop all'assedio dei centri commerciali"
Monza ultima per i piccoli esercizi
I piccoli negozi chiudono e Monza è al secondo posto in Lombardia nel rapporto tra superfici della grande distribuzione e numero di abitanti. Sono i dati diffusi dall'associazione del piccolo commercio che si oppone al progetto di aprire un nuovo centro commerciale lungo viale delle Industrie

Monza, 6 marzo 2009 - I piccoli commercianti di Monza contestano il progetto di aprire un nuovo centro commerciale in città. Come informa una nota dell’Unione del Commercio, il Comune di Monza è "accerchiato" dalle grandi strutture di vendita, e si pone al secondo posto in Lombardia nel rapporto fra le superfici commerciali e i residenti, con 29 metri quadrati ogni 100 abitanti.



Per questo Giuseppe Meregalli, consigliere delegato alla presidenza dell’Unione Commercianti di Monza, esprime "forti perplessità sulla costruzione di nuovi centri commerciali in un territorio già saturo come quello monzese".



L’associazione è contraria alla costruzione di nuovi centri commerciali nel territorio cittadino, con particolare riferimento a quello previsto lungo viale Delle Industrie, in un'area tra le vie Ercolano e Sicilia. Secondo i primi progetti la nuova zona commerciale potrà ospitare anche un nuovo supermercato Esselunga che dovrebbe sostituire quello storico di via Lecco, per cui sembra prevista la dismissione.



Al primo posto in Lombardia per rapporto centri commerciali/abitanti è Brescia con 42 mq ogni 100 abitanti, mentre seguono al terzo posto, dopo Monza appunto, Como (24 mq ogni 100 abitanti), al quarto Bergamo (20 mq ogni 100 abitanti) e al quinto Milano (13 mq ogni 100 abitanti).



Il Comune di Monza, hanno detto i rappresentanti dell’Unione del Commercio, è però ultimo, con 94 metri quadrati ogni 100 abitanti, per densità di esercizi "di vicinato". In cima alla graduatoria è Bergamo con 222 mq ogni 100 abitanti, seguita da Brescia (153 mq ogni 100 abitanti), Como (119 mq ogni 100 ab.) e Milano (98 mq ogni 100 ab.).



Lo studio dell’Unione Commercianti evidenzia inoltre come i piccoli esercizi commerciali monzesi subiscano l’influsso negativo e siano costretti alla chiusura proprio per la presenza crescente delle grandi strutture commerciali.

giorgio libralato ha detto...

al centro commerciale ci inizierò a credere quando inizieranno a costruirlo. A parte qualche credulone non mi pare che tecnicamente, economicamente, socialmente, ci siano le condizioni annunciate sui giornali.
Per essere realizzato si devono verificare situazioni che adesso non sono reali. A meno di modificare e stravolgere i contenuti rispetto a quanto non sia stato pubblicato o di quanto non mi sia stato detto.