La centrale a biomasse e la richiesta di risarcimento, e la centrale a turbogas
Essendo passati nella fase cruciale (dalla normativa definita conclusiva) il confronto interno, per coloro che si stanno impegnando in modo attivo contro la realizzazione di 2 centrali definite incompatibili territorialmente, è continuo.
In merito alla richiesta di risarcimento per la centrale a biomasse nessuna sorpresa era stata annunciata durante le ultime conferenze dei servizi e poi più volte rilanciata sugli organi di informazione.
Questo a dimostrazione della disponibilità al dialogo da parte di una ditta che ha sede a Milano e che presenta un simpatico biglietto da visita.
Gli argomenti sostenuti sono noti e quindi non spostano certo la questione.
Anzi stanno trovando riscontro ulteriori elementi contrari alla realizzazione (tecnici, amministrativi, giuridici) che saranno resi noti solo dopo l’ufficializzazione con atti amministrativi e legali nelle sedi opportune e competenti.
Addirittura se da parte dell’amministrazione comunale vi era stata un’apertura, come previsto e richiesto dalla conferenza unificata, questa apertura sarà oltremodo rigida.
Ieri un primo incontro informale con alcuni esperti, con pareri di vari tipo, a cui seguiranno altri nei prossimi giorni, dopo alla nomina ulteriore di consulenti tecnici, scientifici e legali già individuati.
Allo stesso modo si sta preparando la partecipazione alla conferenza unificata del 9 aprile in merito alla centrale a turbogas.
Saranno sicuramente coinvolti, da parte delle amministrazioni di Sezze e Pontinia, entrambe invitate alla conferenza del 9 aprile, anche i vari esponenti di quello che ante Veltroni si chiamava centro sinistra, dai parlamentari locali, ai consiglieri regionali e, ovviamente, assessori e presidente della stessa Regione Lazio.
Al contrario nessuna notizia arriva dall’amministrazione provinciale che sembra non voglia dibattere l’argomento in sede di consiglio provinciale.
Saranno ovviamente interpellate anche le associazioni ambientaliste come organismi regionali e nazionali, alcuni dei quali hanno già ricevuto la documentazione e dato una disponibilità di massima.
Tutto come previsto.
Pontinia 27 marzo 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
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6 commenti:
BIMBA DI DUE ANNI APPLAUDE BERLUSCONI AL CONGRESSO DEL PDL
Venerdì 27 Marzo 2009 19:21
Ci sono anche intere famiglie con bambini nella sala principale del congresso Pdl ad ascoltare l'intervento di Silvio Berlusconi. Tra omogeneizzati e passeggini, i piccoli sono incuriositi, divertiti, ma anche un pò frastornati. Greta Maria, due anni, è venuta da Latina. Sulle spalle del giovane papà applaude, ride e scandisce "Silvio, Silvio". I genitori hanno deciso di portarla al congresso perché «è innamorata di Silvio, ogni volta che lo vede in Tv si entusiasma», dice convinta la mamma che è nello staff di un senatore del Pdl. «Siamo qui dal primo pomeriggio ed è così contenta che non ha fatto nessun capriccio», dicono i genitori. Chissà, forse la bimba, avrà (giustamente) scambiato il congresso per una festa di compleanno.
http://www.latina24ore.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3671:bimba-di-due-anni-applaude-berlusconi-al-congresso-del-pdl&catid=13:latina-notizie&Itemid=157
A 2 anni non si è responsabili
se la bambina sapessa che sulle sue spalle gravano 25000 euro di debiti che da grande diventeranno 40000 grazie a quelli come S.B. secondo me gli sputerebbe in faccia. Mi meravigliano i genitori della bambina, incoscienti come tutti quelli che hanno votato S.B.
ADDIO CARA E DOLCE ITALIA!!!!!
firmato: un ex tesserato di AN.
Capisco chi vota una certa politica avendone dei vantaggi.
Non capisco invece chi è cosciente che li sta portando nel baratro.
C'è voluta una guerra mondiale e una civile per abbandonare un dittatore fascista. Cosa servirà oggi?
mi fa schifo fini che si è venduto il partito ad un uomo più schifoso di lui, non capisco, veramente non capisco come hanno fatto i mie ex di an come pecore a confluire nell'ovile dove l'aspetta un lupo famelico e divoratore!
qualcuno dice che lì non c'è un leader ma un padrone.
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