tratto da https://espresso.repubblica.it/mondo/2023/06/22/news/carne_pollo_thailandia-405173948/
Dietro la carne di pollo c’è una filiera di soprusi e sfruttamento
L’Unione europea importa pollame dalla Thailandia, dove l’industria usa immigrati cambogiani pagandoli meno di 200 euro al mese per 10 ore di lavoro al giorno in condizioni disumane: «Serve fissare un regolamento per evitare lo sfruttamento di persone e ambiente»
Con il caldo l’odore del sangue diventa più acre. Accanto a Phea i bambini saltano i sacchi di plastica pieni di pollo, appoggiati sul pavimento di cemento crepato da cui trabocca la terra. Al gioco partecipano anche un meticcio scodinzolante e una madre che insegue il più piccolo dei suoi bambini. La temperatura è di quasi 40° anche se sta per piovere. Due uomini tirano i sacchi dentro al furgone all’ingresso dell’azienda, altri finiscono in un congelatore scoperchiato da ore.
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