venerdì 2 giugno 2023

29 maggio Il Fatto di domani. Conte e Schlein non fermano l'onda di destra: Meloni fa il pieno ai ballottaggi. Spagna, Sanchez travolto dai popolari si dimette da premier

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-29-maggio-2023/

La giornata in cinque minuti

 Ascolta il podcast del Fatto di domani

AMMINISTRATIVE, LE CITTÀ TUTTE A DESTRA TRANNE VICENZA. IL PD RIUNISCE LA SEGRETERIA NAZIONALE. Il centrodestra vince ovunque, anche a Brindisi dove c’era l’unico candidato giallorosa d’alleanza Pd-M5S. Con poco meno del 50% di affluenza di media, in calo di 9 punti rispetto alla precedente tornata elettorale, il centrodestra a trazione Giorgia Meloni espugna anche i fortini della sinistra. Pisa, Siena, Massa, Ancona, la già citata Brindisi. Solo Vicenza va al candidato di centro sinistra, per un soffio: 500 voti e il 50,54%. A Terni a spuntarla è Bandecchi, candidato indipendente ma di centrodestra, esuberante proprietario della Ternana che in un’intervista con Antonello Caporale su questo giornale aveva pronosticato di conquistare Terni, poi l’Umbria e poi l’Italia. Poi ci sono le conferme siciliane di Ragusa e Catania, dove però l’affluenza è stata ineditamente bassa. In Sicilia si votava per il primo turno. Cateno De Luca vince a Taormina, a Siracusa ci sarà un ballottaggio tra destra e un civico sostenuto da Azione di Calenda tra gli altri. Il secondo dato politico della giornata è l’affluenza: la coalizione di destra è solida sui territori e ha ancora il vento in poppa, ma gli elettori sono sempre meno e sembrano sempre più sfiduciati. Soprattutto a sinistra. Il segretario del Partito democratico siciliano Anthony Barbagallo lo ha detto chiaramente, commentando i risultati: tutto ciò “dimostra ancora di più la distanza fra la politica e i cittadini e questo impone una profonda riflessione”. Le stesse parole di Matteo Lepore, il dem sindaco di Bologna, al Fatto di oggi. Il Nazareno ha riunito la segreteria nel tardo pomeriggio. Sul Fatto di domani valuteremo l’impatto politico dei risultati sui partiti e sui loro piani nazionali. Dall’altro lato esulta Matteo Salvini, che oggi è andato a trovare Berlusconi ad Arcore. Nella Lega si giudicano i risultati alle amministrative “straordinari” e “frutto del mix tra gradimento locale e nazionale”. Anche l’altro vicepremier, Antonio Tajani di FI, dice che il risultato rafforza l’esecutivo.


LA SPAGNA TORNA AL VOTO IL 23 LUGLIO. IN TURCHIA VINCE ERDOGAN. Il premier socialista Pedro Sanchez dalla Moncloa ha confermato: elezioni anticipate tra poco meno di due mesi in virtù del risultato negativo per la sinistra a Valencia e Siviglia dopo le consultazioni comunali e regionali. Sul Fatto di domani leggerete come la decisione del leader del Psoe miri a ricompattare le varie anime della sinistra spagnola ultimamente molto litigiose – da Podemos a Sumar, progetto della vicepremier Yolanda Díaz – mentre i Popolari avanzano, così come l’estrema destra di Vox. Alberto Núñez Feijóo, presidente del Pp, si sbilancia: gli spagnoli vogliono voltare pagina e andare a destra. Ci sarà anche una intervista esclusiva allo scrittore Antonio Munoz Molina che discuterà lo stato attuale della società spagnola. Se in Spagna i partiti si rimettono in gioco, in Turchia è arrivata l’ennesima conferma per il presidente Erdogan che ha sconfitto al ballottaggio Kamal Kilicdaroglu con il 52% delle preferenze. Non ha funzionato la coalizione eterogenea di partiti che ha sostenuto lo sfidante. La Turchia resta un paese diviso in due con il “Sultano” che basa il successo sulle spinte nazionaliste, i sentimenti religiosi e i valori della famiglia tradizionale: governerà per altri cinque anni ma dovrà far fronte a una crisi economica galoppante.


GUERRA IN UCRAINA, RAZZI RUSSI SU KIEV E REAZIONE CON RAID SU BELGOROD. ZELENSKY, SANZIONI PER 50 ANNI ALL’IRAN. Sembra non avere fine il conflitto in Ucraina, con i russi che prendono di mira la capitale per tre volte in un giorno e la contraerea ucraina che intercetta i missili di Mosca. Colpita anche Odessa. Di contro, ci sono stati altri raid su Belgorod, cittadina russa già teatro di iniziative attribuite a gruppi armati anti-Putin. La Verkhovna Rada, il parlamento di Kiev, ha approvato la decisione del Consiglio di sicurezza nazionale sulle sanzioni nei confronti dell’Iran della durata di 50 anni: 328 parlamentari hanno sostenuto la risoluzione presentata dal presidente Zelensky. Una iniziativa motivata dalla concessione dei droni esplosivi di Teheran a Mosca, ampiamente utilizzati per bombardare le linee e le città ucraine. Su possibili trattative per la pace, interviene il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak: qualsiasi accordo di pace accettabile per l’Ucraina deve includere non solo un ripristino dei confini ma anche una zona smilitarizzata che si estenda per 100-120 km in Russia dai confini dell’Ucraina.


VACCINI COVID: RINEGOZIATO L’ACCORDO CON PFIZER, MA È VIETATO SAPERE. Spendere sì, ma senza far sapere nulla ai cittadini. L’Europa ha rinegoziato il suo contratto sui vaccini con Pfizer, ma anche le nuove condizioni, come i contratti stipulati sotto la pandemia, sono segrete. Nonostante siano gli ignari europei a pagare il conto alla multinazionale farmaceutica. La parte nota è che saranno ridotte e dilazionate su 4 anni le consegne di nuovi vaccini, pattuite nel terzo contratto di acquisto siglato il 20 maggio nel 2021. La pandemia era ancora in corso, le parti avevano firmato un impegno per 900 milioni di dosi, con l’opzione di acquistare altrettante. Con il miglioramento della situazione epidemiologica a fine 2022 i ministri della Salute Ue avevano chiesto un allentamento per non sprecare soldi. L’accordo prevede anche che le dosi originariamente contrattate possano essere convertite in ordini facoltativi, dietro pagamento di una tariffa. Non è chiaro però quanti vaccini potranno essere riconvertiti, né i prezzi stabiliti. Del resto, la Commissione aveva anche provato a nascondere la notizia della revisione, senza fare un comunicato ufficiale ma infilandola in una newsletter per addetti ai lavori. Sul Fatto di domani vedremo cosa c’è dietro l’accordo segreto. Intanto novità arrivano dall’inchiesta di Brescia sulla gestione della pandemia: la procura ha chiesto al Tribunale dei Ministri di archiviare l’indagine nei confronti dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Sanità Roberto Speranza, indagati per la gestione della prima ondata di covid nella bergamasca. Le conclusioni dei pm sono arrivate dopo che lo scorso 10 maggio Conte e Speranza sono stati sentiti dai giudici bresciani. “Questa non è giustizia, con questa richiesta è stata tradita la memoria dei nostri cari e il loro sacrificio”, hanno protestato i familiari delle vittime.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Pnrr, così il governo toglierà potere alla Corte dei conti. Tra la serie di emendamenti in cantiere, da inserire nel decreto sulla P.a. per semplificare l’attuazione del Pnrr, ce n’è uno ce ne sarebbe uno che riguarda il “controllo concomitante” da parte della Corte dei Conti e uno sulla proroga del cosiddetto scudo erariale che limita la possibilità di contestare il danno erariale solo ad alcuni casi più rilevanti.

Naufragio del Lago Maggiore, a bordo due agenti dei servizi. Sono quattro i morti dell’house-boat che si è ribaltata ieri a causa del maltempo. 20 i sopravvissuti. Le vittime sono due uomini e due donne. Si tratta di una cittadina russa, di un israeliano e una coppia di italiani, che sarebbero stati dipendenti dell’intelligence.

Trans manganellata, denunciati i vigili per tortura. Chiusa in auto per 20 minuti ammanettata, con spray al peperoncino negli occhi e inseguita dagli agenti della Polizia locale di Milano che l’avrebbero insultata. E’ quanto riferisce l’avvocato Debora Piazza che assiste Bruna, la 41enne transessuale manganellata in strada da alcuni vigili di Milano mercoledì in zona Bocconi. Oggi ha denunciato i vigili per tortura aggravata dalla discriminazione razziale, minaccia aggravata, lesioni aggravate dall’abuso di potere.

Houellebecq, il ritorno. In uscita l’ultima auto-fiction del controverso scrittore francese, dove dà la sua versione sulle ultime polemiche che l’hanno interessato, dal video porno girato mesi fa alle posizioni professate sulla religione islamica.


OGGI LA NEWSLETTER IL FATTO ECONOMICO

FT: l’Ue conta di azzerare la domanda di gas dalla Russia, ma restano le incognite Gnl e clima

di Alice Hancock

Bruxelles si aspetta di poter ridurre quest’anno la sua domanda di gas di una quantità maggiore delle importazioni totali dalla Russia. Un documento riservato della Commissione europea visionato dal Financial Times stima che le misure di risparmio energetico intraprese dai 27 Stati membri ridurranno i consumi del 2023 di 60 miliardi di metri cubi in totale.

(Continua a leggere)

Nessun commento: