tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/02/cop26-su-glasgow-il-fantasma-dellenergia-nucleare-le-pressioni-della-francia-le-aperture-ue-e-la-tassonomia-verde-come-cavallo-di-troia-per-latomo/6376516/
"Mentre Parigi - nuclearista convinta - cerca sponde in Europa e consegna un documento informale per superare le divisioni all'interno dell'Ue, la posizione italiana è tutta nelle parole del ministro Cingolani, che ha detto di attendere le decisioni di Bruxelles su "cosa può essere definito realmente verde". E l'energia atomica riveste un ruolo non secondario nella partita, come testimoniato dalle parole di Ursula von der Leyen, secondo cui "abbiamo bisogno di più rinnovabili” ma “anche di una fonte stabile, il nucleare, e del gas”. E la Lega ha annunciato anche una proposta di legge per superare il no all’atomo a 34 anni da referendum"
<Il grande fantasma che si aggira alla Cop26 di Glasgow è il nucleare. Almeno per quanto riguarda l’Italia. Infatti mentre diversi Paesi, in primis la Francia, spingono da tempo e cercano alleanze su questo fronte (anche a Roma) contro Stati più restii come la Germania, in Scozia il premier Mario Draghi e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, non ne parlano apertamente. Neppure quando in conferenza stampa il premier sottolinea i limiti delle rinnovabili, che potrebbero non fare raggiungere i target al 2030 e al 2050, e parla di “alternative praticabili”. Il ministro aggiunge: “C’è una tassonomia che dirà cosa può essere definito realmente verde“. Trattasi dell’atto legislativo che stabilirà che cosa è un investimento verde dal punto di vista dell’impatto climatico e che cosa non lo è. E si dà il caso che, proprio pochi giorni prima dell’apertura della Cop26, la Commissione europea, che ha più volte temporeggiato, abbia scoperto le carte. La presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato che per la transizione green “abbiamo bisogno di più rinnovabili” ma “abbiamo anche bisogno di una fonte stabile, il nucleare, e del gas”.>
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