Caltagirone Suez VABBÈ,LA NOTIZIA era nota,ma a sei colonne e col titolone fa ancora la sua figura: “Suez: Caltagironesocio fortee dilungo te r m i n e ”. Due articoli raccontano poi con toni epici lo scambio tra la multinazionale francese (che si prende un bel po’di azioni della municipalizzata romana Acea) e l’imprenditore capitolino (che diventaterzoazionistadiSuez col5%).Trattasimicadi scappatella, ma di “partenariato strategico”, che va
“ben oltrei confini diRoma”. D’altronde Sueze la Vianini di Caltagirone hanno costruito questo e quello (Puglia, Lazio,Londra e domani, chissà,la Luna...).Dice:e dov’era quest’epico momento del capitalismo italico? Ma sul M e ss a g g e ro, giornale romanocasualmente diproprietàdel “partner strategic o”diSuez. Dice: ma alloraè solo una carezzaalla vanità del padrone? No, c’è anche la ciccia: i desiderata di Suez (eCaltagirone) perla sindacadi Roma.Dice: c’è
l’emergenza rifiuti e noi libruciamo che è un piacere, interessa? Cisarebbe lacontrarietà dei5 Stelle,ma domandare èlecito, obbedire cortesia. Epure sull’ac qua, “le tariffesonotrale piùbassed’E u ro p a ”.E checi dobbiamo sempre far riconoscere?Alziamole. Poi c’è il cambio del management di Acea annunciato da Raggi: niet,“l’interessedel Comune è avereuna società ben gestita e Acea lo è”. Fine delle comunicazioni. Anche un giornale è un buon “partner strategico”.
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