Conoscere in ogni momento quanta CO2 e polveri sottili ci sono in casa e all'aperto, così da sapere se è il caso di uscire o meno, aprire o chiudere le finestre, indossare una mascherina.
Con l'emergenza smog alle stelle, una startup che ha base in Cina punta a dare ai cittadini il controllo su quel che respirano, o almeno la consapevolezza. L'azienda Airvisual ha lanciato sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo un misuratore portatile delle condizioni dell'aria. Il dispositivo si chiama Node, dialoga con smartphone, pc e invia i dati che raccoglie alla società, che così può analizzare il trend dell'inquinamento, mostrarlo su una mappa.
"Abbiamo sempre accettato senza problemi la qualità dell'aria intorno a noi, e questo in parte perché finora non avevamo uno strumento per controllare cosa respiriamo", dicono gli ideatori.
Per iniziare una produzione di massa, Airvisual punta a raccogliere un finanziamento di 10mila dollari. La campagna, lanciata ieri, ne ha già superati 6mila. Con un'offerta da 149 dollari i finanziatori posso prenotare un dispositivo, che misura i livelli di CO2, PM2.5 e manda un avviso sullo smartphone quando sono troppo elevati. Se l'utente è d'accordo, l'apparecchio invia i dati rilevati all'azienda, che li elabora e li mette su una mappa a disposizione di tutti sul web. Questa possibilità non è però aperta ai cittadini cinesi, cui il governo non consente di comunicare pubblicamente i dati sulla qualità dell'aria.
Con l'emergenza smog alle stelle, una startup che ha base in Cina punta a dare ai cittadini il controllo su quel che respirano, o almeno la consapevolezza. L'azienda Airvisual ha lanciato sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo un misuratore portatile delle condizioni dell'aria. Il dispositivo si chiama Node, dialoga con smartphone, pc e invia i dati che raccoglie alla società, che così può analizzare il trend dell'inquinamento, mostrarlo su una mappa.
"Abbiamo sempre accettato senza problemi la qualità dell'aria intorno a noi, e questo in parte perché finora non avevamo uno strumento per controllare cosa respiriamo", dicono gli ideatori.
Per iniziare una produzione di massa, Airvisual punta a raccogliere un finanziamento di 10mila dollari. La campagna, lanciata ieri, ne ha già superati 6mila. Con un'offerta da 149 dollari i finanziatori posso prenotare un dispositivo, che misura i livelli di CO2, PM2.5 e manda un avviso sullo smartphone quando sono troppo elevati. Se l'utente è d'accordo, l'apparecchio invia i dati rilevati all'azienda, che li elabora e li mette su una mappa a disposizione di tutti sul web. Questa possibilità non è però aperta ai cittadini cinesi, cui il governo non consente di comunicare pubblicamente i dati sulla qualità dell'aria.
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