IL
DOCUMENTO
La
perizia
più
temuta
che
parla
di
omissioni
La
più temuta, la
più
chiara, la
prima
perizia
«grave»
sulle responsabilità
e
il livello di
inquinamento
delle
falde
acquifere; è quella
di
Tommaso Munari,
il
perito incaricato
dal
Tribunale di Latina
nell’ambito
del processo
per
l’i n qu in amento
a
Borgo Montello.
La
consegna
della
consulenza è prevista
per
la prossima
settimana
e integra il
CONSEGNA
PREVISTA
TRA
UNA
SETTIMANA
documento
preliminare
che
già a giugno
scorso
aveva evidenziato
una
serie di anomalie
nella
gestione
della
discarica ma ancor
più
nei controlli sia
sul
modo con cui si è
proceduto
negli abbancamenti
sia
sulle
successive
verifiche di
regolarità.
Per ricostruire
la
storia della
discarica
è stato necessario
un
lavoro preliminare
lungo
e complesso
poiché
in alcuni
casi
manca del tutto la
documentazione
indispensabile
a
stabilire
cosa
è accaduto ai primi
invasi
e a quelli autorizzati
in
seguito. Ecco
perché
la consulenza
finale
di Munari va
assumento
un valore
cardine
che può andare
al
di là del singolo
procedimento
giudiziario.
IL
QUOTIDIANO - Giovedì 18 Settembre 2014
Latina
7
La
fase preliminare per nuovi invasi, tutto il contrario di quanto
annunciato finora
E
arriva un altro ampliamento
Via
libera della Regione all’Aia per Indeco e a seguire per Ecoambiente
TEMPI
PROVVEDIMENTO
DEL
9 SETTEMBRE
SCORSO,
SI
PARTE
CON
IL «SOVRALZO»
DEL
SITO ATTUALE
DI
GRAZIELLA DI
MAMBRO
Il
Settore Ambiente della
Regione
Lazio ha autorizzato
i
primi ampliamenti
degli
invasi della discarica
con
determina del 9
settembre
scorso e in vigore
dalla
prossima settimana. Il
via
libera riguarda la Indeco
per
il cosiddetto «sovralzo»
dell’attuale
invaso e che
consentirà
di accogliere il
materiale
del pretrattamento
rifiuti
almeno fino a gennaio
2015;
entro le prossime
settimane
è previsto
l’esame
e l’ulteriore via libera
al
nuovo invaso, quello
cioè
che dovrebbe evitare
l’emergenza
vera e propria.
Stessa
procedura per la
Ecoambiente.
Anche se la
determina
regionale fa passare
questo
ampliamento
della
discarica per il rinnovo
dell’Autorizzazione
di
impatto
ambientale scadute
da
due anni e mezzo. Come
è
evidente l’ultima determina
della
Pisana va esattamente
nella
direzione opposta
a
quanto annunciato anche
di
recente, ossia la
progressiva
chiusura della
discarica
di Borgo Montello
che
si estende ormai su cinquanta
ettari
di terreno. Al
momento
vengono conferiti
nelle
due discariche materiali
residuali
del pretrattamento
dei
rifiuti sia della
provincia
di Latina che (in
parte)
di quella di Roma. I
residenti
della zona continuano
a
lamentare che dal
materiale
conferito promanano
miasmi
e cattivi odori.
L’Arpa
per due volte ha
attestato
che le modalità di
abbancamento
dei rifiuti sono
tra
le cause dei cattivi
odori
ma finora nessun ente,
neppure
la Regione e l’Ar -
pa,
hanno intimato provvedimenti
in
grado di ridurre
l’entità
del problema. Ed è
in
questa situazione che si
innesta
il sì al rinnovo
dell’Aia,
il quale include la
possibilità
di nuovi abbancamenti
e
aumenti delle volumetrie.
La
Regione Lazio
nelle
determine non fa alcun
cenno
alla provenienza
del
materiale di trattamento
conferito
a Montello, che
pure
è stato argomento di
discussione
degli ultimi
mesi.
L’assenza di autorizzazione
sull’impatto
ambientale
ha
reso il conferimento
a
Montello formalmente
«smaltimento
illegale»
anche se si tratta di
un’ipotesi
mai contestata.
D’altro
canto un blocco dei
conferimenti
avrebbe messo
fuori
uso l’unica discarica
della
zona in grado di
accogliere
il materiale degli
impianti
di Tmb in provincia
di
Latina. A questo
provvedimento
si arriva dopo
un’istruttoria
lunga ma
tutto
sommato semplice e
dall’esito
prevedibile, poiché
vietare
l’accesso agli
invasi
o arrivare alla loro
saturazione
avrebbe portato
a
sicura emergenza. E così è
prevalsa
la ragione, non il
sentimento
che poteva guardare
agli
interessi e ai diritti
dei
cittadini residenti in zona.
Due
mesi fa proprio la
Indeco
aveva sollevato il
problema
dell’esaurimento
degli
invasi paventando la
possibilità
di problemi specifici
qualora
non fosse arrivata
la
nuova Aia, propedeutica
agli
ampliamenti, i
quali
andranno ad aggiungersi
agli
abbancamenti esistenti
sui
quali l’Arpa ha
invitato
ad effettuare ulteriori
indagini
circa lo stato
dell’inquinamento
delle falde.
CHI
E’
IL
PRESIDENTE
DELLA
REGIONE,
NICOLA
ZINGARETTI
luoghi
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