tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-22-aprile-2025/
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CHI SARÀ IL SUCCESSORE DI PAPA FRANCESCO: IL CONCLAVE SI TERRÀ DAL 5 AL 10 MAGGIO. IL CASO BECCIU: IL CARDINALE RIVENDICA UN POSTO NEL NUCLEO ELETTIVO. Chi sarà il successore di Papa Francesco? Il mondo cattolico e non solo si concentra su questa domanda. Il Conclave per eleggere il successore di Bergoglio si riunirà tra il 5 e il 10 maggio, in base alle norme della Universi Dominici Gregis, che prevede la riunione tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa. Al Conclave prenderanno parte i 135 cardinali sotto gli 80 anni con diritto di voto. E su questo tema si inserisce un “caso Becciu”, il primo cardinale della storia condannato da un tribunale vaticano dopo essere stato privato nel 2020 dal Papa non solo della carica in Curia che ricopriva alla guida della Congregazione dei Santi, ma anche delle sue prerogative di porpora. Lo stesso Becciu all’Unione Sarda ha invece riferito che “il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie in quanto non vi è stata una volontà esplicita di estromettermi dal Conclave né la richiesta di una mia esplicita rinuncia”. Si vedrà. Intanto si fanno già alcuni nomi su chi potrà essere Papa: tra loro c’è il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, Matteo Zuppi (presidente della Cei) e Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme. Tra gli stranieri, si fa il nome di Peter Erdo, cardinale ungherese. Per essere eletti, servono 92 voti. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul Conclave e sulle questioni che ruotano attorno a questa assemblea elettiva. I FUNERALI E LA QUESTIONE SICUREZZA. LUTTO NAZIONALE PER 5 GIORNI, SOSPESI GLI APPUNTAMENTI SPORTIVI. Il 25 APRILE DOVRÀ ESSERE CELEBRATO IN MODO “SOBRIO”: PROTESTA DEGLI EX DEPORTATI. Il funerale di Papa Francesco si terrà sabato nella Capitale, e la tomba verrà custodita nella basilica di Santa Maria Maggiore; un evento che pone un tema-sicurezza, sia per la partecipazione di numerosi capi di Stato, che per la concomitanza con altri eventi. Per dare una idea di come sarà seguita sia la cerimonia funebre che il successivo Conclave, basta evidenziare una cifra: sono già state circa 2000 le richieste di accredito di giornalisti e operatori dell’informazione di tutto il mondo. Nel frattempo, Nello Musumeci, ministro alla Protezione civile, ha fatto sapere che le partite del campionato di calcio previste sabato saranno sospese, in virtù di un lutto nazionale che durerà cinque giorni. Sempre Musumeci, a proposito della ricorrenza del 25 aprile durante la quale si celebra la lotta e la liberazione dal nazifascismo, ha tenuto a precisare: “Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Una dichiarazione che ha scatenato la reazione degli ex deportati: “Se non fosse scandaloso ci sarebbe da ridere” ha detto all’agenzia Ansa il presidente dell’Associazione nazionale ex deportati (Aned), Dario Venegoni. L’Anpi ha confermato le sue iniziative “nel dovuto rispetto della giornata di lutto”. Questione della sicurezza a Roma, gli apparati sono in movimento per accogliere la sfilza di presidenti e leader mondiali: tra i nomi, quelli del presidente americano Trump accompagnato dalla moglie Melania, il premier britannico Starmer, il presidente francese Macron e quello ucraino Zelensky. Non ci sarà il presidente russo, Putin. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità su questo tema e su come la Capitale si prepara all’appuntamento. GUERRA RUSSIA-UCRAINA, MOSCA COLPISCE ZAPORIZHIA, ODESSA E KHARKIV: VITTIME CIVILI. A LONDRA DOMANI SI SVOLGERÀ L’INCONTRO TRA USA E “VOLENTEROSI” PRO KIEV. IL CREMLINO SMENTISCE TRUMP SULLA TREGUA: “NON C’E FRETTA, ARGOMENTO COMPLESSO”. Un morto e 23 feriti, tra cui 4 bambini: è il bilancio dell’attacco aereo lanciato dalle forze russe sulla città di Zaporizhia, nell’Ucraina sudorientale. La città è stata colpita con due bombe aeree teleguidate: la vittima è una donna e i bambini feriti hanno 16, 14, quattro e tre anni. Anche Odessa e Kharkiv sono state oggetto di raid da parte della Russia. La pace promessa dal presidente americano Trump “in 24 ore” dalla sua nomina, appare lontana. Domani a Londra ci sono in programma altri colloqui, a cui prenderanno parte Marco Rubio, il segretario di Stato Usa, e gli inviati speciali del presidente Trump Steve Witkoff e Keith Kellogg. L’agenzia Bloomberg ha anticipato che la delegazione americana incontrerà alti funzionari dei ministeri degli Esteri di Regno Unito, Francia, Germania e Ucraina, come prosecuzione dei negoziati svoltisi la scorsa settimana a Parigi. Donald Trump continua a dirsi “ottimista” su una tregua raggiungibile in settimana tra Russia e Ucraina, ma il Cremlino ha invitato a non avere fretta: “Questo argomento è così complesso che probabilmente non vale la pena di fissare tempi rigidi e cercare di ottenere un accordo fattibile, in tempi brevi”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Sul Fatto di domani troverete le ultime novità sul conflitto nell’Est. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Stati Uniti, l’ennesimo scandalo azzoppa il capo del Pentagono: si cerca il sostituto di Hegseth. Secondo indiscrezioni di Npr, l’emittente radiofonica pubblica, costerà il posto a Peter Hegseth l’ennesimo passo falso: aver condiviso piani di guerra sulla chat Signal con il fratello e la moglie. Hegseth ha negato questa circostanza in una intervista a Fox News, ma Npr sostiene che l’amministrazione Trump – nonostante il presidente dichiari di non aver perso la fiducia nel funzionario – stia cercando il suo sostituto. Israele, il capo dello Shin Ben accusa il premier Netanyahu. Hamas propone di cedere Gaza ma mantenere le armi. Il capo del servizio interno di sicurezza Shin Bet, Ronen Bar, ha dichiarato all’Alta Corte di giustizia di essere stato rimosso dal premier non per motivi professionali, ma perché Netanyahu pretendeva da lui una lealtà personale e non alla Corte Suprema. Questa “lealtà” si doveva esplicitare nel non procedere su alcuni filoni di indagine: la responsabilità politica del governo nell’attacco del 7 ottobre, la commissione d’inchiesta statale sull’evento, lo scandalo Qatargate. Netanyahu ha bollato queste dichiarazioni come “falsità”. A Gaza, dove prosegue la guerra, Hamas ha presentato una nuova proposta per arrivare alla fine del conflitto: rinunciare al controllo del territorio in cambio della conservazione delle sue armi. Napoli, quattro indagati per il disastro della funivia. La Procura di Torre Annunziata ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati in merito alla tragedia del Monte Faito, dove sono morte quattro persone per il crollo della funivia. Gli indagati sono Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia) Pasquale Sposito (direttore generale), Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace, entrambi dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno. |
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