venerdì 4 aprile 2025

Il Fatto di domani. Dazi, la Cina risponde agli Usa: tariffe al 34% sulle merci americane. In Italia l'opposizione attacca la premier Meloni. Guerra Russia-Ucraina, domani l'iniziativa dei 5 Stelle per dire no al riarmo europeo

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-4-aprile-2025/

La giornata in cinque minuti

DAZI, LA RAPPRESAGLIA DELLA CINA: TARIFFE AL 34% SULLE MERCI USA. TRUMP: “PECHINO NEL PANICO”. RUBIO: “RESETTIAMO IL COMMERCIO GLOBALE”. Il caos prende piede, con l’era dei dazi inaugurata da Donald Trump. Lo scopo è “resettare l’ordine del commercio globale”, ha dichiarato il segretario di Stato americano, Marco Rubio, perché “la cosa peggiore è lasciare le cose così come sono”. La Cina ha risposto con la rappresaglia: dazi doganali del 34% su tutte le merci importate dagli Usa, dal 10 aprile. Il Dragone ha annunciato un ricorso presso l’Organizzazione mondiale del commercio. Subito è arrivato il monito di Trump: “La Cina si è fatta prendere dal panico”. Intanto, giù le borse mondiali e mentre avanzano i timori di una recessione globale. Sprofonda la Borsa di Milano, chiudendo a -7%: colpite banche e assicurazioni. Anche in Asia i listini vanno a picco, ma guadagna la Borsa di Mosca: +1,76% rispetto a ieri. Nel Vecchio continente pesante anche Madrid (-4,9%), Francoforte (-3,6%), Parigi (-3%), Londra (-2,7%). Trump non deflette e prova a rassicurare: “Le mie politiche non cambieranno mai. Questo è un grande momento per diventare ricchi, ricchi come mai prima”, ha scritto sulla sua piattaforma social, Truth. In Italia Meloni e Tajani invocano il dialogo con gli Usa. Il ministro degli Esteri punta a dimezzare le tariffe, dal 20 al 10%. La premier cerca la trattativa con Trump e rassicura l’industria automotive valutando la sospensione del Green deal. In Spagna hanno fatto di più, con un piano da 14 miliardi per sostenere le aziende colpite dai dazi. Giuseppe Conte morde il governo ricordano le misure iberiche: “Noi invece abbiamo Giorgia Meloni che gli stipendi li ha aumentati solo a Ministri e sottosegretari”. L’Europa oscilla tra la rappresaglia agli Usa e il dialogo. Oggi il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic ha annunciato l’intenzione di “dare ai negoziati tutte le possibilità di successo”. Intanto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ricevuto un invito alla Casa Bianca per parlare di dazi. Sul Fatto di domani, la cronaca e l’approfondimento dell’economia stravolta dai dazi trumpiani.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, UFFICIALI INGLESI E FRANCESI A KIEV PER VALUTARE DISPIEGAMENTO FORZE. INIZIATIVA M5S, DOMANI LA PIAZZA CHE DICE NO AL PIANO EUROPEO DI RIARMO. Delegazioni militari francesi e inglesi sono a Kiev per discutere – secondo fonti diplomatiche citate dall’emittente pubblica Suspilne – un possibile dispiegamento di un contingente militare in Ucraina. Il gruppo è guidato guidato rispettivamente dal generale Thierry Burkhard e dall’ammiraglio Antony Radakin. Anche Ukrainska Pravda scrive che l’obiettivo principale della missione franco-britannica è “esplorare il potenziale dispiegamento di un contingente straniero in Ucraina”, non appena si sarà raggiunta una tregua tra Kiev e Mosca. I colloqui su questo tema vanno avanti ma non si registrano svolte. Tanto che il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato, in merito alle volontà del presidente Trump di giungere al traguardo, che il capo della casa Bianca “non cadrà nella trappola di negoziati infiniti” con la Russia. “Sapremo presto, nel giro di poche settimane, non di mesi, se la Russia è seria riguardo alla pace o meno”, ha detto Rubio ai giornalisti dopo la ministeriale Nato a Bruxelles. In Italia intanto si avvicina l’appuntamento organizzato dai 5S con appuntamento domani a Roma, per dire no al piano Rearm Europe, contro il quale hanno votato all’Europarlamento. Ad affiancare i 5 Stelle una parte del Pd, che registra una doppia anima: quella favorevole al piano della presidente Ursula von der Leyen, e quella contraria, che fa capo alla segretaria Elly Schlein. Il leader dei 5S, Conte, spera che Schlein si unirà alla manifestazione. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sul conflitto nell’Est e sulle adesioni all’iniziativa dei 5 Stelle.


GAZA, SI AMPLIA L’OPERAZIONE DELL’IDF. RAID ANCHE IN LIBANO, UCCISO UN DIRIGENTE DI HAMAS. QATARGATE, AI DOMICILIARI I DUE COLLABORATORI DI NETANYAHU, LA POLIZIA ACCUSA IL MAGISTRATO: “DECISIONE PER MOTIVI PERSONALI”. Il comando dell’esercito israeliano ha confermato di aver ampliato le proprie operazioni di terra nella Striscia di Gaza settentrionale, con l’intento di avere una “zona cuscinetto” lungo il confine. L’emittente Kan ha raccontato che in un raid è stato eliminato Muhammad Hassan Awad, capo dell’intelligence delle Brigate al-Mujahedin, il gruppo che ha “rapito e ucciso” Shiri Bibas ed i suoi due figli, rispettivamente di nove mesi e quattro anni. La commissaria europea che si occupa della crisi, Hadja Lahbib, ha dichiarato che in seguito agli ordini di sfollamento forzato soprattutto nella zona di Rafah, almeno 140 mila civili sono sfollati. Nel frattempo, l’Idf colpisce anche in Libano. Un raid con i droni a Sidone ha preso di mira un edificio residenziale: tre i morti, tra cui un alto funzionario di Hamas, Hassan Farhat. In Israele, prosegue l’inchiesta sul Qatargate. Il tribunale ha respinto oggi la richiesta della polizia di prolungare la custodia cautelare per i collaboratori del primo ministro Netanyahu, Yonatan Orich ed Eli Feldstein, ordinando gli arresti domiciliari fino al 22 aprile. Gli investigatori a loro volta hanno accusato il giudice Menachem Mizrahi di aver agito “per motivi personali”, aggiungendo: “Si comporta come se volesse compiacere la Commissione per la nomina dei giudici”, con l’obiettivo di ottenere un incarico come giudice distrettuale. Per la prima volta, il Qatar ha fatto una dichiarazione ufficiale, negando di aver pagato per presentare in modo negativo gli sforzi egiziani volti a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia. Sul giornale di domani leggere le ultime notizie sul conflitto in Medio Oriente.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Firenze, Musk parteciperà in video-collegamento al congresso della Lega. Il fondatore di Tesla e capo del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge) Elon Musk sarà l’ospite d’onore del congresso della Lega, dove è prevista la rielezione di Matteo Salvini come segretario. Tra Salvini e la premier Meloni c’è una sfida a chi può fregiarsi di essere l’alleato più affidabile della Casa Bianca guidata da Trump. Da definirsi il giorno e l’ora, ma è probabile che Musk interverrà sabato, nel tardo pomeriggio.

Biella, lo sparo di Capodanno, la vittima conferma: “L’arma era in mano a Pozzolo”. Nell’udienza per lo sparo che l’aveva ferito a Capodanno 2024, Luca Campana, 32 anni, ha ricostruito i momenti della festa a Rosazza. In aula era presente il deputato Emanuele Pozzolo. Campana ha ripercorso quei momenti: “Ho chiesto se l’arma fosse vera o finta, ma non ho ricevuto risposta. Pozzolo ha iniziato a maneggiare l’arma. La teneva sul palmo della mano. Ricordo che in quel momento faceva una pressione sul tamburo”. Poi è partito il colpo. “Il proiettile si è conficcato nella mia gamba sinistra a un centimetro e sette dall’arteria femorale”.

Femminicidio Ilaria Sula, Samson confessa per 5 ore: “Ma non ho premeditato di uccidere”. Una lunga confessione durata oltre cinque ore in cui ha ribadito di avere ucciso Ilaria Sula in un delitto non premeditato. È quanto raccontato da Mark Antony Samson, il ventitreenne reoconfesso dell’omicidio della studentessa, nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo. Nei suoi confronti i pm contestano l’omicidio volontario aggravato e l’occultamento di cadavere per aver tentato di sbarazzarsi del corpo di Ilaria lanciandolo, dopo averlo chiuso in una valigia, in un burrone. Samson ha affermato di avere fatto tutto da solo e alle domande del gip sul ruolo dei genitori si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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