tratto da https://regionelazio.app.box.com/v/ecoambientelatinamodcapping/folder/313962678496
Si apre il dibattito ed intervengono nell’ordine:
Il Dott. Vincenzo Conte conferma la ferma volontà della Società di effettuare il capping e in modo tecnicamente efficace e pertanto demanda ai propri esperti competenti l'illustrazione della situazione progettuale e della migliore soluzione utile alla tutela dell'ambiente.
Ing. Baruchello rappresenta che le problematiche riguardano aspetti più giuridici che tecnici. Alle richieste di ARPA Lazio relative alle indicazioni e prescrizioni sul pacchetto di copertura verrà dato riscontro.
Ing. Bretti rappresenta per gli aspetti ambientali che è in corso uno studio del CNR IRSA che sarà concluso entro qualche mese ai fini dell’aggiornamento dell’analisi di rischio nell’ambito del procedimento di bonifica parallelo gestito dal Comune di Latina. I primi dati, in particolare quelli isotopici, dello studio CNR IRSA (ancora in corso), unitamente all’età del lotto B (realizzato tra il 2009 e il 2011) e alle caratteristiche tecniche dei sistemi di impermeabilizzazione del lotto B (molto più performanti e ridondanti rispetto ai requisiti minimi del DLgs 36/03 e smi), concorrono ad escludere il lotto B rispetto alle problematiche ambientali a carico delle acque sotterranee ad oggi interessate da un procedimento ambientale ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs 152/06.
Dott.ssa Gabriella Jaforte concorda con quanto affermato dall'Ing. Bretti: lo studio del CNR attualmente in corso, studio che sta affrontando molti aspetti ambientali dell'intero sito esplorando anche temi quali la caratterizzazione isotopica e batteriologica di suolo e sottosuolo, potrà fornire informazioni sufficienti per illustrare la complessità del quadro ambientale che caratterizza il sito. Va tenuto presente che il completamento dello studio - con l'acquisizione e l'interpretazione dei dati - richiederà ancora tempo. Ad ogni modo, i dati già disponibili dello stesso studio CNR nonché quelli finora acquisiti nel lungo monitoraggio già attuato, non indicano a mio parere incidenze ambientali riferibili al lotto B.
Avv. Calugi richiama gli argomenti dedotti in giudizio in ordine agli effetti dell'interdittiva antimafia che non impediscono quanto progettato da Ecoambiente.
L’Ing. Leone evidenzia che gli aspetti relativi all’interdittiva antimafia sono oggetto del ricorso alla giustizia amministrativa citato in premessa e saranno valutati nell’ambito dello stesso. Per gli aspetti tecnici si rileva che ARPA Lazio, che, oltre che per il parere obbligatorio ai sensi dell’art. 29-quater comma 6 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., si esprime anche come supporto tecnico-istruttorio ai sensi del R.R. n. 21/2021, ha espresso due valutazioni sul progetto presentato dalla società sia relativamente alla FOS che relativamente all’ultimo aggiornamento che al posto della FOS introduce altri rifiuti classificabili con il codice EER 191212. Entrambe le valutazioni rilevano la non idoneità dell’utilizzo di tali rifiuti ai fini del progetto di copertura previsto stante lecriticità ambientali rilevate, la bonifica in corso e quanto previsto dall’art. 242 c.10 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Inoltre si rileva, diversamente da quanto affermato in conferenza, che non appare essere necessario ai fini del capping il recupero delle volumetrie così come originariamente autorizzate e che nel tempo hanno subito assestamenti, stante quanto avvenuto in situazioni analoghe nel territorio regionale nel quale si stanno effettuando coperture della discarica anche con riferimento a volumetrie minori rispetto a quelle originariamente autorizzate (cfr. Bacino VII della discarica di Albano Laziale e discarica di Colleferro) e senza l’utilizzo di FOS e/o rifiuti. Infine relativamente al peso dei rifiuti, che si prevede comunque che siano trattati prima dell’utilizzo per il capping, non si ritiene vi siano sostanziali differenze rispetto al peso di eventuali terre e rocce e/o ex rifiuti (end of waste) da utilizzare per il capping, tenendo presente in particolare quanto indicato precedentemente sulla non necessità di ricolmare esattamente le volumetrie che sono state oggetto di assestamento, ferma restando la necessità di garantire il deflusso delle acque dal corpo rifiuti.
Ing. Baruchello evidenzia che effettuerà comunque approfondimenti sulle quote di progetto che dovranno garantire il deflusso delle acque.
Ing. Bretti relativamente al fatto che come indicato è in ordine di essere completato lo studio IRSA-CNR chiede se fosse possibile sospendere il presente procedimento al fine di valutare gli esiti di tale studio.
La Dott.ssa Celano quale RUP rappresenta che la Conferenza di servizi non può essere subordinata all'acquisizione di studi, come preannunciato dall'Ing. Bretti consulente esterno della società, in quanto la stessa deve soggiacere ai tempi procedimentali dettati dalla norma. Se invece tali studi perverranno in corso di Conferenza, se ne discuterà nelle sedi deputate. Inoltre, a prescindere dagli aspetti meramente tecnici, ben chiari e chiariti da Arpa Lazio e dalla Regione, riporta un intervento eminentemente giuridico con riferimento agli aspetti di ricaduta dell'interdittiva e alla situazione relativa al presente procedimento, che viene di seguito riportato:
“A fronte della non conformità dell’istanza agli orientamenti tecnici dell’Amministrazione, avremmo potuto rigettare l’istanza senza nemmeno convocare la Conferenza di Servizi. Rigettare un’istanza è un atto forte, quindi abbiamo scelto di avviare la CDS con Riserva. Con l’avallo del Dirigente Ing. Leone e del Direttore abbiamo ritenuto di avviare lo stesso l’istanza e convocare contestualmente la conferenza con Riserva. Speravamo che la riserva fosse stata compresa. La Società può rimanere sulle sue posizioni, noi rimaniamo sulle nostre, ma devo precisare due cose:
•
non mi risulta che l’interdittiva Antimafia sia stata revocata.
•
non si può utilizzare un’A.I.A. parzialmente revocata con specifica motivazione per abbancare ulteriori volumetrie di rifiuti, in quanto ciò implicherebbe un’ultrattività del titolo parzialmente revocato. Se ci fosse stata un’altra situazione, nessuno vi avrebbe impedito di effettuare delle scelte aziendali che producono un guadagno economico. Ma finché sussiste l’interdittiva, in forza di un titolo parcellizzato solo per eseguire il Capping, l’Amministrazione non può concedere di abbancare ulteriori volumetrie.
O si trova un accordo in Conferenza tra Società e orientamenti tecnici dell’Amministrazione, oppure ci si rimetterà al giudizio dinnanzi al TAR del Lazio, ed eventualmente davanti al Consiglio di Stato – ma nel frattempo, non aspetteremo, escuteremo le garanzie.
Se questa conferenza si dovesse concludere senza un accordo progettuale sul capping, sarà avviato il procedimento di escussione delle garanzie finanziarie. L’Amministrazione seguirà la sua strada e la Società la sua. Conviene a noi, e a voi, come Società, arroccarsi su posizioni rigide in presenza di un problema ambientale e giuridico così complesso? La Società potrebbe realizzare il capping come operazione virtuosa per ottenere successivamente la revoca dell’interdittiva, nel perseguimento di un interesse comune alla tutela ambientale, che è proprio della Regione ma anche della Società. Qui non c’è nessun atteggiamento ostile alla Società, solo un profondo rispetto delle norme procedimentali e delle esigenze di trasparenza e pari trattamento di tutti i soggetti destinatari di provvedimenti interdittivi (Ecoambiente, Pontina, EcoItalia 87 etc.).
A meno che non intervengano novità, se entro la prossima seduta di conferenza non si troverà una soluzione, la Regione chiuderà la Conferenza con esito negativo e si procederà all'avvio del procedimento di escussione delle garanzie. Invito la società ad una seria riflessione di quanto sin qui rappresentato. Ringrazio per la collaborazione”.
La società si riserva di effettuare opportuni approfondimenti e di presentare riscontro a quanto richiesto e emerso nella presente seduta di conferenza
Conclusioni:
La conferenza alla luce di quanto rappresentato e riportato nel presente verbale ritiene di potersi aggiornare alla prossima seduta da convocare non appena la società avrà riscontrato quanto indicato dall’Autorità Competente e da ARPA Lazio.
Il verbale è costituito da n. 21 pagine, ed è stato condiviso e quindi sottoscritto congiuntamente per la modalità telematica in seduta.
La Conferenza si chiude alle ore 14:00 .
Altri articoli
CONFERENZA DI SERVIZI – I SEDUTA Mercoledì 2 Aprile 2025 Verbale Oggetto: Ecoambiente s.r.l. - Discarica per rifiuti non pericolosi sita in Comune di Latina (LT), loc. Borgo Montello – Autorizzata con A.I.A. n. G01217/2015 e s.m.i., sottoposta a revoca parziale con Decreto Dirigenziale n. G11542/2024. Istanza acquisita al prot. reg. n. 0201612 del 17/02/2025 per una modifica sostanziale del progetto di capping del Lotto B (c.d. “Nuovo invaso”), ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006. I Seduta di Conferenza di Servizi decisoria ai sensi dell’art. 14, co. 2, L. n. 241/1990, in forma simultanea e modalità sincrona in via telematica, ai sensi dell’art. 14 ter della L. n. 241/1990. Codice pratica A.I.A.: 07-2025.
https://pontiniaecologia.blogspot.com/2025/04/conferenza-di-servizi-i-seduta.html ----
Nessun commento:
Posta un commento