mercoledì 16 aprile 2025

Il Fatto di domani. Dazi, la Cina apre a soluzioni diplomatiche ma avvisa Trump: "Basta minacce". E la California fa causa al presidente. Guerra Russia-Ucraina, Zelensky proroga la legge marziale, gli Usa in missione in Francia

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-16-aprile-2025/

La giornata in cinque minuti

DAZI, LA CALIFORNIA FA CAUSA A TRUMP. IL PIANO USA: ALLONTANARE L’EUROPA DALLA CINA. PECHINO APRE AL DIALOGO MA RIBADISCE: “NESSUNA PAURA, BASTA MINACCE”. La California reagisce ai dazi di Donald Trump entrando in tribunale. Lo stato americano ha annunciato l’intenzione di depositare un’azione legale nelle prossime ore, contro la politica commerciale della Casa Bianca. “Le tariffe illegali di Trump stanno creando caos per le famiglie, le imprese e l’economia, aumentando i prezzi e minacciando posti di lavoro”, ha dichiarato il governatore Gavin Newsom. La causa sarà presentata presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, per invocare lo stop alle tariffe sulle importazioni. Il focus è sulla legittimità dell’uso da parte di Trump di una legge del 1977, nota come International Emergency Economic Powers Act, che conferisce al presidente ampi poteri in caso di emergenza economica. Intanto, la Cina invoca il “dialogo” invitando gli Stati Uniti a “smettere con la massima pressione, con le minacce e i ricatti”: parola del portavoce del ministero degli Esteri. Pechino ribadisce di “non avere paura”, ma ammette la “pressione” dei dazi sull’economia. La via diplomatica deve fondarsi su “uguaglianza, rispetto e vantaggio reciproco”, secondo il Dragone. Trump invece punterebbe ad isolare la Cina, con i dazi: secondo il Wall Street Journal, il Tycoon preme sui partner commerciali per convincerli a limitare gli scambi con il Paese asiatico. La riduzione dei dazi sarebbe il premio per chi isola la Cina. In primis, gli Usa vorrebbero allentare il legame tra Pechino e l’Europa.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, KIEV COLPISCE LA BASE MISSILISTICA ACCUSATA DELLA STRAGE DI SUMY. ZELENSKY PROROGA LA LEGGE MARZIALE. MISSIONE USA IN FRANCIA PER DISCUTERE IL PIANO SULLA TREGUA. Dopo la strage di Sumy avvenuta nella domenica delle Palme, il comando ucraino ha compiuto un raid sulla base russa da cui sarebbero partiti i due missili Iskander che hanno provocato 35 morti e centinaia di feriti. A raccontarlo sono stati alcuni siti web russi, indicando che gli ucraini hanno preso di mira la 112esima Brigata missilistica. Nel frattempo, la legge marziale è stata prorogata per altri 90 giorni, dunque fino all’inizio di agosto; il parlamento di Kiev ha accolto il decreto presidenziale che prevede anche la mobilitazione generale fino al 7 agosto. La legge marziale è in vigore nel Paese dall’invasione russa, iniziata il 24 febbraio 2022 e sino a quando sarà attiva, non sarà possibile indire le elezioni. Mentre la guerra sul campo prosegue, gli Stati Uniti inviano il segretario di Stato Mark Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff a Parigi; i due vi rimarranno fino a venerdì 18 per avere “colloqui con le controparti europee al fine di promuovere l’obiettivo del presidente Trump di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e fermare lo spargimento di sangue”. Che vi sia una frattura è noto: i “volenterosi” europei vogliono continuare a sostenere Kiev, la Casa Bianca intende raggiungere un risultato immediato anche a costo di permettere alla Russia di ottenere le regioni occupate e tagliare fuori l’Ucraina dalla Nato. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto nell’Est, con le ricadute sulla politica italiana.


IL PONTE SULLO STRETTO E GLI STIPENDI D’ORO. LA SOCIETÀ SMENTISCE, CONTE (M5S) ATTACCA IL GOVERNO. L’articolo pubblicato oggi sul Fatto rispetto all’aumento di stipendi nella società Stretto di Messina riattivata dal ministro Salvini, con paghe cresciute quattro volte rispetto al 2023, ha suscitato diverse reazioni. La Società sostiene che non vi sia stata “nessuna ‘quadruplicazione’ di stipendi tra il 2023 e il 2024”. Inoltre, in una nota si indica che “la deroga al tetto sui compensi, prevista per legge per il solo personale dipendente di Stretto di Messina, riguarda attualmente due dirigenti di alto profilo e risponde alla necessità di assicurare alla società le professionalità idonee per la realizzazione di un’opera come il ponte sullo Stretto di Messina e, quindi, di essere in grado di dialogare, negoziare e controllare tutti i soggetti italiani e internazionali coinvolti nella realizzazione che possono contare su organizzazioni di primo livello”. Una versione che non placa le richieste di chiarimenti. Una di queste è portata avanti dal leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte: “In questi giorni il Governo non è stato in grado di trovare 6 milioni di euro per la prevenzione del tumore al seno, ma le cose vanno certamente meglio nella società Stretto di Messina Spa per il Ponte, rianimata dal Governo Meloni: 9 milioni di stipendi, quasi quadruplicati rispetto al 2023 e infornate di personale”. Sul giornale di domani leggerete le ultime novità sulla vicenda.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Inghilterra, sentenza della Corte suprema: transgender non hanno diritto a essere riconosciuti come donne. I giudici inglesi hanno stabilito che i transgender non possono condividere le tutele previste per chi sia nato biologicamente di sesso femminile. Il ricorso era stato presentato da For Women Scotland contro il governo della Scozia in quanto promotore d’una legislazione volta a garantire il riconoscimento della definizione di donne anche ai trans che abbiano chiesto e ottenuto un Gender Recognition Certificate. La sentenza della Corte suprema vale per Inghilterra, Galles e Scozia.

Brescia, sacerdote ai domiciliari per abusi sessuali su minori. L’accusa viene mossa nei confronti di don Ciro Panigara; le violenze sarebbero avvenute all’interno della parrocchia. Si parla di diversi episodi tra il 2011 e il 2013. Panigara avrebbe attirato le sue vittime approfittando del rapporto di fiducia che instaurava con loro. Le indagini dei carabinieri sono iniziate dopo le dimissioni del parroco, accettate il 3 gennaio dal vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada.

Napoli, cadde in un dirupo e il compagno invece di aiutarla, la uccise. Si fratturò la caviglia cadendo in un dirupo, dove il compagno la raggiunse non per prestarle soccorso, ma per soffocarla. Così, secondo le indagini dei carabinieri, il 13 luglio 2024 è morta Marta Maria Ohryzko, 32 anni, ucraina, a Vatoliere di Ischia. I militari dell’Arma, sulla base dei riscontri della Scientifica e del medico legale, e di intercettazioni, hanno notificato il provvedimento a Ilia Batrakov, 41 anni, già detenuto per questa vicenda, a cui ora viene contestato l’omicidio volontario pluriaggravato.

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